63 a.c., la repubblica di roma sta scricchiolando. aulo spurinna e` un ragazzo di famiglia ricca. ha tredici anni e vive con gli zii in etruria, perche` i suoi genitori sono morti entrambi. i possedimenti di famiglia sono in pericolo, minacciati da manlio, un prepotente e violento che ha deciso di impossessarsene. quando lo zio viene trovato morto, aulo decide di recarsi a roma per chiedere aiuto al protector della famiglia, il console cicerone. a roma, aulo viene a scoprire che manlio altri non e` che un tirapiedi al servizio di catilina, che sta ordendo una congiura ai danni della repubblica di roma. giunto a casa di cicerone, aulo conosce tullia, la giovane figlia del console. insieme a lei e al padre, riuscira` a sventare la congiura. eta` di lettura: da 10 anni.
la corrente pittorica iniziata da giotto e proseguita da masaccio, mantegna e da altri maestri del quattro e cinquecento, trova la sua massima espressione negli affreschi della stanza della segnatura in vaticano. raffaello sceglie quattro temi fondamentali per l`educazione di un pontefice: teologia, poesia, diritto e filosofia. appartiene a quest`ultima il grande affresco della scuola di atene, dominato dalle figure imponenti di aristotele e platone, in un ambiente che ben rende l`armonia serena della nuova epoca.
"raffaello ha solo dipinto. non e` stato un uomo complesso come leonardo, un pensatore curioso di tutto; non e` stato come caravaggio, un `maledetto` che vive una vita piena di contrasti; non e` stato un artista come michelangelo, pittore, scultore, poeta, architetto. raffaello ha dipinto soltanto. e ogni volta ha inventato un capolavoro. i pittori, come il suo maestro perugino, tendono a ripetersi, a riprodurre un modello, hanno un archetipo di riferimento. lui no. ogni volta inventa un`immagine nuova. opere che la critica disconosce sono di raffaello: sono opere diverse da quelle che ci aspettiamo, perche` raffaello non e` solo raffaello, e` anche giorgione, e` caravaggio, e` michelangelo, e` parmigianino. lui e` tutto: nessuno e` `piu` tutto` di lui. quello che ha fatto raffaello e` un prolungamento della creazione di dio e della bellezza del mondo, una bellezza assoluta, senza limiti." seguendo il racconto di giorgio vasari, vittorio sgarbi compone il suo racconto di raffaello, dal commovente rapporto con il padre e la madre, al magistero di pietro perugino, dagli affreschi delle stanze vaticane fino al torbido amore per la fornarina che destabilizzo` la sua calma olimpica. e ogni volta vittorio sgarbi percorre la fitta rete di legami con i pittori del suo tempo: l`ammirazione per leonardo, il rapporto contrastato con michelangelo, l`amicizia con bramante.