una visita alla metropoli multietnica per eccellenza, secondo un itinerario che percorre il territorio urbano e che comprende le opere di wright, schindler e neutra per arrivare ai progetti piu` recenti di gehry, morphosis e moss.
come fa un neonato a dire che ha fame? piange. come puo` avvisare che e` ora di cambiargli il pannolino? piange. come puo` chiamare la mamma che e` andata in cucina? piange. come puo` ribellarsi al papa` che lo bacia con troppo impeto? piange. il pianto e` l`unico modo che il bebe` ha per comunicare bisogni, desideri, insofferenze. il libro insegna a distinguere i vari tipi di pianto e offre gli spunti per intervenire in modo efficace e consolatorio.
il libro raccoglie, nella prima traduzione italiana, un ampio fascio di schizzi, glosse, critiche letterarie, cronache, racconti e ritratti. in ognuno di questi scritti polgar, che era giornalista e critico teatrale, sa innalzare il feuilleton a dignita` letteraria e portare a perfezione quella "piccola forma" per la quale, recensendo la quotidiana "commedia della vita" in succosi estratti e profumate essenze, si e` guadagnato l`ammirazione di scrittori come broch, banjamin, musil, roth, kafka, tucholsky e molti altri.
il libro e` nato da un`esperienza diretta di ben jelloun che, approdato a parigi negli anni `70, lavorava come psicologo in un centro di medicina psicosomatica. per un periodo di tre anni ha osservato e ascoltato piu` di un centinaio di pazienti nordafricani che venivano al consultorio per turbe affettive o sessuali. questa esperienza si e` condensata nel monologo di uomo che riassume nelle sue parole tutta la sofferenza e il disagio dello sradicamento e dell`incontro-scontro con una realta` nuova e incomprensibile. la voce narrante di ben jelloun e` quella di "un essere invaso dai sogni, che sopravvive grazie alla capacita` di inventarsi una vita anche se fatta di chimere e di nostalgia".
le circa 6000 voci di questo dizionario compendiano tutto quanto c`e` da sapere su ogni possibile aspetto della danza e del balletto, dal cinquecento ad oggi: termini tecnici, storia della danza, trame dei balletti noti e meno noti, schede biografiche di danzatori e coreografi, compagnie e scuole di danza che compongono un mosaico variegato e proteiforme, esposto in voci sintetiche ma estremamente accurate nei contenuti. rispetto all`originario concise oxford dictionary of ballet da cui il dizionario gremese ha tratto origine nel 1995, questa nuovissima, terza edizione del volume a cura di alberto testa ha subito una completa revisione di tutti i dati, aggiornati alle piu` recenti tendenze coreutiche internazionali e talora emendati di alcune inesattezze riportate nelle edizioni precedenti. il risultato e` un dizionario ampio, un completo e strutturato strumento di consultazione per chiunque si interessi, a qualsiasi livello, della danza in tutte le sue forme.
Il libro ci porta in una delle pagine più drammatiche della recente storia portoghese: il ritorno dei coloni che nel 1975 sono stati costretti ad abbandonare i loro possedimenti in Angola, e si ritrovano stranieri in patria. Ignorati o guardati con imbarazzo, fanno l'esperienza della solitudine e dell'esclusione, non riescono a inserirsi in una realtà che sentono estranea, in un ambiente freddo e ostile, segnato da tanti piccoli egoismi personali.
Izzy, un giovane sassofonista che non può più suonare il suo strumento a causa di una ferita d'arma da fuoco al petto, camminando una sera per le strade di Manhattan scopre il cadavere di un uomo con una borsa al suo fianco. Nella borsa un numero di telefono e una strana pietra che si illumina al buio. Il numero di telefono, che Izzzy si affretta a chiamare, è quello di una ragazza, Celia, aspirante attrice. Per caso Celia ha appena comprato un cd di Izzy; nasce così una storia d'amore. Celia, dopo avere ottenuto la parte di Lulu in un film, lascia New York per Dublino. Izzy sta per raggiungerla quando viene rapito da un certo dottor Horn alla ricerca della pietra, che però è rimasta nelle mani di Celia...