Edizto originariamente nel 1993, prodotto da Don Was e Roy Halee, questo è il classico scrigno nascosto di Willie Nelson. Across The Bordeline vede il texano duettare con gente del calibro di Bob Dylan, Paul Simon, Bonnie Raitt, Sinead O'Connor. Le canzoni sono dei piccoli classici, brani scritti da Dylan assieme a Nelson ( Heartland ), John Hiatt, Lyle Lovett, Peter Gabriel, Willie Dixon. Copia non sigillata.
scritto nel 1901, questo dramma si pone sulla soglia del secolo come prefigurazione di tutte le audacie del teatro moderno. "tutto puo` avvenire, tutto e` possibile e probabile. tempo e spazio non esistono; su base minima di realta`, l`immaginazione disegna nuovi motivi: un misto di ricordi, esperienze, invenzioni, assurdita` e improvvisazioni". cosi` scriveva strindberg presentando il sogno. in effetti anche il lettore di oggi rimane stupefatto davanti alla naturalezza con cui strindberg scavalca tutte le convenzioni teatrali del tempo per addentrarsi in una nuova regione, in una nuova forma, che si potrebbe definire "teatro psichico".
nella sua versione psicoanalitica il discorso possiede grandi capacita` di seduzione. in realta` la pratica psicoanalitica e` fatta di discorsi che hanno spesso l`aria di chiacchiere: il pettegolezzo costitui` il nucleo problematico che freud dovette affrontare per esempio nel caso di dora ed ha assunto un`importanza centrale nell`interpretazione che e` stata data della psicoanalisi e del suo stesso fondatore. forrester riesce ad apprezzare lacan e derrida e a riavvicinare due rivoluzioni teoriche fondate sul linguaggio come strumento di trasformazione non solo di descrizione. la psicoanalisi come storia di storie: di qui il suo successo come strumento di critica letteraria.
in questo breve libretto l`autore tenta una nuova via: penetrare il segreto della personalita` di matilde, mettersi in sintonia con i moti del suo animo e restituirne la complessita`. nella evocazione di fumagalli, matilde, che fu una delle donne piu` potenti e guerriere del medioevo, appare come una donna malinconica e sola, spinta a forza dagli eventi e dalla sua propria devozione a farsi paladina del papa contro l`imperatore, ma in realta` presa dal miraggio tutto medievale della secessione dal mondo, della vita contemplativa, del convento.
"la spiaggia di palesa" (1892), "racconto dei mari del sud", appartiene a quel momento magico della vita di stevenson in cui, abbandonata per sempre la cappa plumbea della pur amatissima scozia, si rifugia nel sole delle isole samoa, dove morira` solo cinque anni dopo, a 44 anni. e la scoperta inebriante di un mondo nuovo, di luoghi e colori, lingue, odori e personaggi mai immaginati prima, ma anche di una nuova impenetrabile complessita` in cui si mostrano le maschere grottesche del colonialismo europeo e i nodi profondi e insondabili dello scontro di civilta`: i rozzi e avidi mercanti in guerra tra loro, i missionari e la loro ambigua opera di evangelizzazione, i misteriosi inquietanti tabu` di una razza diversa e lontana, la sensualita` innocente e irresistibile di una bellissima indigena. per raccontare tutto questo stevenson cerca modi e linguaggi nuovi, che fanno posto al realismo, all`ironia e al disincanto: e la gioiosa "isola del tesoro", abbandonati pirati e pappagalli, si carica delle voci dissonanti, delle luci e delle ombre che di li` a poco avrebbero dato vita al romanzo coloniale di conrad e kipling.
nel 1820 il re d`inghilterra giorgio iv aveva intentato una causa legale contro la moglie carolina di brunswick, la quale da tempo conduceva pubblicamente una vita immorale in italia. il celebre avvocato irlandese charles philips era intervenuto a favore di carolina con una lettera indirizzata al re, nella quale screditava i testimoni italiani giudicandoli ipocriti, falsi e bugiardi per natura, indegni di un tribunale inglese. tali denigrazioni non furono tollerate da lorenzo da ponte, massimo esponente della cultura italiana in america, il quale con forte intento polemico diede alle stampe "sull`italia. discorso apologetico". riproponiamo al lettore questo breve scritto non tanto per la sua eccellenza letteraria, quanto per l`onorata intenzione dell`autore di difendere il proprio paese in terra straniera.
da vecchio, quando sara` diventato un pittore famoso, a chi gli chiedera`: "maestro, qual e` l`immagine che ha di se stesso?" louis cuchas rispondera` senza esitare, allegro e pudico come sempre: "quella di un ragazzino". infatti, anche quando attorno a lui si sara` ormai creata una vera e propria leggenda, rimarra` il bambino dall`occhio limpido e svagato che sembrava non guardare niente e invece "guardava molta gente e molte cose, ma non quelle che ci si aspettava lo interessassero", il bambino che non reagiva alle aggressioni degli altri, e a cui avevano affibbiato il soprannome di "angioletto". era stato cosi` sin da piccolissimo, negli anni - alla fine dell`ottocento - in cui dormiva su un pagliericcio uguale a quello che spettava a ciascuno dei cinque fratelli (ciascuno, peraltro, di un padre diverso), in una sordida stanza di rue mouffetard. tutto lo incuriosiva e lo affascinava, e tutto lui assorbiva e immagazzinava - i tram, la verruca sulla guancia di una donna grassa, un quarto di bue appeso a un gancio, le espressioni delle facce per strada, i facchini delle halles -, tutto quello che un giorno, quando avrebbe finalmente scoperto la propria vocazione, sarebbe entrato nei suoi quadri in larghe pennellate di "colori puri": come puri erano lo sguardo e l`anima di colui che se n`era appropriato.
Un viaggio immaginoso aggrappato ai fili della memoria, fili impregnati di vita vera, storie d’amore, vicende tragiche e farsesche. Un modo tutto nuovo di rileggere il passato per illuminare il nostro presente.
questa e` una storia che comincia una sera a cena, quando libero marsell, dodicenne, intuisce come si puo` imparare ad amare. la famiglia si e` da poco trasferita a parigi. la madre ha iniziato a tradire il padre. questa e` la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell`immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della citta`. avverte prima con le antenne dell`infanzia, poi con le urgenze della maturita`, il generoso e confidente mondo delle donne. le grand libero`, cosi` lo chiama marie, bibliotecaria del iv arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine, e` pronto a conoscere la perdita di se` nel sesso e nell`amore. lunette lo porta sin dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio. quando quella passione si strappa, per libero e` tempo di cambiare. da parigi a milano, dallo straniero di camus al deserto dei tartari di buzzati, dai deux magots, caffe` esistenzialista, all`osteria di giorgio sui navigli, da lunette alle "trentun tacche" delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di liberta`, al sentimento per anna.
Rhyhtm and blues fiero e selvaggio.
che cos`e` la storia culturale? come ha cambiato il modo di fare storia e la nostra comprensione del passato? un lessico in sedici parole chiave - dalla famiglia alla guerra, dalle emozioni alla sessualita` - per capire come si puo` leggere il passato e coglierne complessita` e multidimensionalita`. ognuna delle voci proposte ricostruisce come si sviluppano nuovi interrogativi, come emergono nuove fonti e nuove piste di indagine, come si aprono sguardi capaci di offrire uno spessore storico lungo a molti problemi che attraversano le societa` attuali, dai processi di omologazione della societa` di massa alle dinamiche che normano relazioni ed esclusioni sociali. con la svolta culturale, la storiografia si e` avvicinata alla cultura di massa e ai mass media, alla cultura visuale e alla tecnoscienza, ma anche alla memoria e ai suoi usi.
naipaul ricostruisce tre esemplari parabole umane, tra gli anni cinquanta e settanta del secolo scorso, che si traducono in altrettante variazioni sul potere in tutti i suoi toni, dal tragico al grottesco. la figura di mobutu, dominus del congo/zaire, e` un condensato di dissimulazione ideologica, con la sua capacita` di perpetuare le leggi dispotiche del colonialismo belga sotto una sorta di e di spacciare per maoista l`esercizio crudele della regalita`. michael de freitas alias michael x, sedicente attivista per i diritti civili, finito sulla forca per aver massacrato alcuni affiliati a trinidad, e` uno dei tanti riverberi farseschi dell`: un , che si impone come mito underground solo nell`inghilterra in cui ha trascorso la giovinezza come pusher e magnaccia. la vicenda del regime peronista ha il suo contrappunto nella passione del popolo per evita, aspirante attrice emersa dalla , e predestinata a eternare i suoi tratti fantasmatici e sensuali nella fissita` dell`imbalsamazione, dopo la morte ad appena trentatre` anni. e cornice ideale del trittico e` il magistrale saggio su joseph conrad, vero corpo a corpo critico con lo scrittore che piu` di ogni altro ha segnato naipaul, dove il personaggio chiave di diventa la sintesi archetipica delle tre parabole che abbiamo attraversato.