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abdallah mohamed ben olman, ambasciatore del marocco, si trova a palermo nel dicembre 1782 per via di una tempesta che ha fatto naufragare la sua nave sulle coste siciliane. e questo il caso che fa nascere, nella mente dell`abate velia, maltese e incaricato di mostrare all`ambasciatore le bellezze di palermo, un disegno audacissimo: far passare il manoscritto arabo di una qualsiasi vita del profeta, conservato nell`isola, per uno sconvolgente testo politico, il consiglio d`egitto, che permetterebbe l`abolizione di tutti i privilegi feudali e potrebbe percio` valere da scintilla per un complotto rivoluzionario. apparso nel 1963, il consiglio d`egitto e` in certo modo l`archetipo, e il piu` celebrato, dei romanzi-apologhi di sciascia, dove lo sfondo storico della vicenda si anima fino a diventare una scena allegorica, che in questo caso accenna alla storia tutta della sicilia.

piu` di cento sopravvissuti raccontano la loro storia, componendo un grande racconto corale dell`ebraismo italiano. dal mondo di prima, l`infanzia, la scuola, alle leggi antiebraiche e alla conseguente catena di umiliazioni. e poi l`occupazione tedesca, gli arresti, le detenzioni, la deportazione. complessivamente nel 1943 venne deportato circa un quinto degli ebrei residenti sul territorio italiano: oltre 9000 persone. nella quasi totalita` dirette ad auschwitz. ma chi erano gli ebrei italiani? all`inizio degli anni trenta erano circa 45 000 persone; le comunita` piu` consistenti erano quelle di roma (oltre 11 000), milano, trieste, torino, firenze, venezia e genova. comunita`, in generale, fortemente integrate nel tessuto sociale del paese, a tal punto che dopo la liberazione solo un`esigua minoranza dei sopravvissuti scelse, a differenza degli ebrei di altre nazionalita`, di vivere altrove. un mosaico di testimonianze che ha sui lettori un effetto dirompente proprio grazie al fittissimo intreccio di ricordi, traumi, sogni, rabbia, smarrimento, sensi di colpa, e persino speranza, dopo il ritorno alla vita.

stark condivide con gli altri romanzi di bunker una vena di autenticita` che si respira in ogni descrizione e in ogni dialogo. il mondo degli eroinomani, pronti a tradirsi l`uno con l`altro per una dose o per pochi dollari, e` presentato con la consueta potenza e senza alcun compiacimento, e lo stesso vale per la brutale indifferenza delle forze dell`ordine. il protagonista somiglia al max dembo di "come una bestia feroce", ma con un cinismo e una capacita` di calcolo che ne fanno uno mago dei bassifondi. molto riuscite anche le caratterizzazioni di momo, dummy, crowley: tutti personaggi credibili, nei quali l`inclinazione alla violenza si accompagna spesso a una sorta di lacerata umanita`. come sempre, la conoscenza del mondo che racconta - "eddie" ha passato meta` della vita in carcere - e la sua vena di grande scrittore permettono a bunker di costruire un personaggio in apparenza freddo ma che coinvolge profondamente perche` esprime le nostre piu` segrete, inconfessabili pulsioni.

la narrazione di fiori ha la cadenza del racconto e narra i tormenti privati, la formazione intellettuale, le strenue battaglie di ernesto rossi la cui militanza si intreccia con cinquant`anni di storia italiana. vita privata e vita pubblica sono entrambe intense e drammatiche: le tragedie familiari, le gravi ferite subite in guerra, le oscillazioni politiche del primo dopoguerra, la confidenza con mussolini, poi l`incontro con salvemini e la svolta che lo porta nella cospirazione antifascista con i fratelli rosselli e calamandrei. studioso di economia liberale, si rivela un manager straordinario nella gestione degli aiuti del piano marshall e stimola la diffusione delle piccole e medie imprese.

una venezia estiva ammorbata da una peste incombente ospita l`inquieto gustav aschenbach, famoso scrittore tedesco che ha costruito vita e opera sulla piu` ostinata fedelta` ai canoni classici dell`etica e dell`estetica. un sottile impulso lo scuote nel momento in cui compare sulla spiaggia del lido la spietata bellezza di tadzio, un ragazzo polacco. un unico gioco di sguardi, la vergogna della propria decrepitezza, la scelta di imbellettarsi per nasconderla, sono i passi che scandiscono la vicenda. in pieno novecento, thomas mann ha colto e rappresentato la grande cultura borghese in via di dissoluzione, in un`opera emblematica che fonde la perfezione formale con la rappresentazione degli aspetti patologici di quella crisi.

Arizona Parker, cioè Giorgia Carena, è una rocker italiana, qui al suo esordio. Nella vita fa altro, la musica è un hobby ma, visto come ha curato il suo disco di esordio, c'è da dire che la ragazza ha talento. Rock, ballate elettriche, influenzate dalle sonorità Indie Americane. Niente country o musica dellle radici, ma sano rock and roll, cantato in modo vibrante e suonato alla grande. Il disco è autogestito.

And_Its_Still_Alright-Nathaniel_Rateliff
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Nathaniel RateliffFormato: LP23.50 € Aggiungi al carrelloRimuovi dalla wishlist

Dopo avere pubblicato dei dischi con la sua band, The Night Sweats, Nathaniel Rateliff torna a fare un album a suo nome, da solista.Come aveva fatto all’inizio della sua carriera.
E’ vero che And It’s Still Allright ha preso forma durante le session di scrittura fatte per Tearing At The Seams, nel 2017.
Dove ha scritto e poi messo in un cassetto What A Drag.
Poi, passati due anni, ha ripreso in mano il progetto, anche perché sconvolto dalla improvvisa scomparsa di Richard Swift, suo grande amico, ma anche produttore nel periodo coi Night Sweats.And It’s Still Allright ci mostra un Nathaniel Rateliff più tranquillo, ma la voce c’è sempre e la penna è ancora calda.
E canzoni come What A Drag, And It's Still All Right, In Memory of Loss, Rush On e Falling Faster Than You Can, lo stanno a dimostrare. Edizione in vinile molto limitata, stampa Eu. 180-gram COKE BOTTLE CLEAR VINYL

durante il terzo reich furono uccisi tra i 5 e i 6 milioni di ebrei. per i nazisti, l`antisemitismo finalizzato all`eliminazione fisica degli ebrei era una questione di importanza fondamentale e le principali divergenze tra gli studiosi riguardano l`interpretazione piuttosto che il fatto in se`. questo dizionario e` frutto del lavoro collettivo di oltre cento autori di undici paesi, con l`aggiunta di saggi specifici dedicati alla peculiare situazione italiana.

tra le capitali piu` amate e visitate al mondo, parigi offre continue sorprese all`amante del bello e del buon vivere. seguendo i consigli di questo piccolo atlante edonista, scoprirete imperdibili gioielli della ville lumiere, fra uno spettacolo all`opera garnier e un pranzo in un autentico bouillon, una passeggiata sull`ile aux cygnes e una visita a un gabinetto di curiosita`, un film in un cinema art nouveau e un`avventurosa esplorazione dei sotterranei... e poi ancora musei, boulevard, biblioteche, giardini, bouquinistes e altre meraviglie fra una riva e l`altra della senna.

questo libro nasce da un inedito esperimento sul campo, frutto del dialogo maieutico e dell?incontro diretto, autentico e dinamico tra un essere umano e un?intelligenza artificiale generativa. la macchina diventa cosi interlocutrice, nel tentativo di comprendere il modo in cui la tecnologia influenza e modella i nostri schemi psicologici, sociologici e culturali. non un semplice saggio teorico quindi, ma un vero e proprio viaggio filosofico attraverso i secoli, per proporre una ricerca in evoluzione, fatta di tanti dubbi, stimoli, stupori. dal dialogo tra uomo e ia nascono prospettive nuove e sorprendenti: le idee millenarie dei grandi filosofi - dalla techne dei greci al potere invisibile degli algoritmi - entrano in dialogo con la realta del nostro presente iperreale, dove tecnologia e pensiero si intrecciano e sfidano, mostrando come la prima riesca a ridefinire il significato stesso di "essere umani". anche quando in questo dialogo ci ritroviamo senza risposte definitive, abbiamo il conforto di riscoprire e approfondire la domanda che l?uomo si pone da sempre: stiamo usando la techne per avvicinarci al bene o per allontanarci da noi stessi? concepito e scritto come un brano a quattro mani con l?intelligenza artificiale, "filosofia" ci spinge a considerare l?ia non piu come un mero strumento, ma come qualcuno con cui dialogare, per espandere i nostri orizzonti, passati e futuri.

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