






sette storie d`amore, sette incontri tra il cane e il lupo, tra la vita addomesticata e l`attimo feroce. i protagonisti non sono bestie ma uomini-cane che abitano sulla terra, svolgono lavori tranquilli, hanno famiglie normali e amori scialbi. sono giornalisti, scrittori, studenti dalle caute speranze, le cui vite all`improvviso si spaccano davanti a un crepaccio, un orrido dove si intravede un corpo femminile, un volto crudele, una passione che fa affiorare una verita` piu` grande e dolorosa, un`ossessione che ritorna dal passato e ricorda che non c`e` tempo. allora la cuccia diventa stretta e la catena troppo corta, viene voglia di abbandonarsi al proprio destino, di farsi lupi e amare.

nel 1944 pisa e` divisa in due dal fronte, che corre nelle sue stesse mura. in un antico rione si consuma un eccidio che sembra sfuggire agli schemi consueti della brutalita` nazista: la sua vittima piu` insigne e` un personaggio molto noto in citta`, abramo giuseppe pardo roques, presidente della comunita` israelitica, di cui si favoleggiano le immense ricchezze. e` stata forse una delazione? perche`? con gli anni, la vicenda si e` caricata di ambiguita`, di "voci", di reticenze. il volume la ricostruisce nella sua interezza.

da quasi tre anni ogni settimana marco lodoli scrive una recensione di cinema sulla rivista "diario", diretta da enrico deaglio. ma probabilmente "recensione" non e` il termine giusto, perche` gli articoli di lodoli non hanno granche` da spartire con i puntigliosi giudizi sui film scritti dai critici professionisti. piu` che altro si tratta di un appuntamento con i lettori, un incontro amichevole intorno al tavolo di un bar. e a quel tavolo lodoli si lascia andare ad associazioni e ricordi, digressioni e ipotesi, a tutti quei pensieri sparsi ma non arbitrari suggeriti dalla visione di un film.

tra le piu` felici e celebrate opere di conrad, scritta negli anni della prima guerra mondiale, "la linea d`ombra" rievoca la vera storia del primo comando toccato al trentenne joseph conrad sul vapore vidar. alle qualita` autobiografiche e drammatiche della vicenda, si aggiunge il racconto della crisi di un uomo, la fine della sua giovinezza, riassunta nella potente immagine della linea d`ombra.




quarantatre` e` un romanzo articolato in sette capitoli, che prendono ciascuno il titolo da una ricetta di cucina. la protagonista si rivolge alla madre, morta piu` di trent`anni prima, quando lei era ancora bambina, e le racconta la propria vita, secondo una scansione cronologica che diventa pero` anche scansione tematica, segnata appunto dalle ricette che rappresentano gli snodi cruciali di un`esistenza. il colloquio con la madre diventa un percorso alla ricerca di se` in un dialogo continuo tra identificazione e affrancamento dalla figura materna. ma e` anche una sorprendente analisi di come i ricordi si modifichino nel tempo adeguandosi ai nostri bisogni. solo dopo aver raggiunto e superato l`eta` che aveva la madre al momento della morte, quarantatre` anni, la protagonista riesce a sentirsi davvero autonoma e capisce che il modo piu` giusto e piu` bello per ricordarla consiste nel considerare la madre sua pari, una donna adulta come lei, una figura forte, impossibile da dimenticare, il cuore della famiglia, il nucleo da cui prende vita il senso delle cose.

quarantatre` e` un romanzo articolato in sette capitoli, che prendono ciascuno il titolo da una ricetta di cucina. la protagonista si rivolge alla madre, morta piu` di trent`anni prima, quando lei era ancora bambina, e le racconta la propria vita, secondo una scansione cronologica che diventa pero` anche scansione tematica, segnata appunto dalle ricette che rappresentano gli snodi cruciali di un`esistenza. il colloquio con la madre diventa un percorso alla ricerca di se` in un dialogo continuo tra identificazione e affrancamento dalla figura materna. ma e` anche una sorprendente analisi di come i ricordi si modifichino nel tempo adeguandosi ai nostri bisogni. solo dopo aver raggiunto e superato l`eta` che aveva la madre al momento della morte, quarantatre` anni, la protagonista riesce a sentirsi davvero autonoma e capisce che il modo piu` giusto e piu` bello per ricordarla consiste nel considerare la madre sua pari, una donna adulta come lei, una figura forte, impossibile da dimenticare, il cuore della famiglia, il nucleo da cui prende vita il senso delle cose.

"io non so chi sei", nove storie di amore omosessuale. i personaggi di pastore si muovono tra solitudini (come nel racconto "filippo", in cui una madre si confronta con il tempo che passa), scelte decisive (succede in "`u piscicani" dove in una nevosa notte natalizia bisogna decidere da che parte stare), lutti (nello straziante e lucidissimo "ghost whisperer"), storie ironiche e divertenti (come nel caso del racconto "finocchi"), ipocrisie famigliari (nel racconto "manca il latte" un uomo e` alle prese con la propria identita`), ricerca di se` stessi (in "serpenti" il protagonista cerca in tutti i modi di trovare una risposta a cio` che di risposte non ha bisogno). ma "io non so chi sei" e` anche un libro che si confronta con la societa` e i suoi pregiudizi, e lo fa soprattutto con l`ultimo racconto, "io sono tommaso"; nel frastuono di denunce urlate, di violenze mediatiche e non, di falsi e veri moralismi, giancarlo pastore mantiene l`equilibrio e scende nell`animo mostrando in tutta la sua vulnerabilita` e durezza un mondo spesso interpretato per stereotipi.

3 CD / DVD. Prodotto ed assemblato da Al Kooper, un cofanetto retrospettivo che finalmente mette in luce il lavoro e la musica di Michael Bloomfield. uno dei grandi chitarristi della nostra musica, troppo presto dimenticato. Con diversi inediti, tra demos di studio e registrazioni dal vivo ( comprese diverse chicche, sia in studio che live, con Bob Dylan ), il box ci fornisce uno straordinario quadro d'insieme su uno dei grandi della chitarra blues. Il DVD ( Sweet Blues, a film about Mike Bloomfield ), è un accorato omaggio alla sua figura. Imperdibile. Attenzione, il cofanetto è fuori catalogo. Ultime copie a disposizione.

pubblicato nel 1942, "lo straniero" e` un classico della letteratura contemporanea: protagonista e` meursault, un modesto impiegato che vive ad algeri in uno stato di indifferenza, di estraneita` a se stesso e al mondo. un giorno, dopo un litigio, inesplicabilmente meursault uccide un arabo. viene arrestato e si consegna, del tutto impassibile, alle inevitabili conseguenze del fatto - il processo e la condanna a morte - senza cercare giustificazioni, difese o menzogne. meursault e` un eroe "assurdo", e la sua lucida coscienza del reale gli permette di giungere attraverso una logica esasperata alla verita` di essere e di sentire. un romanzo tradotto in quaranta lingue, da cui luchino visconti ha tratto nel 1967 l`omonimo film con marcello mastroianni. introduzione di roberto saviano.

2 CD. Concerto inedito, passato per radio al tempo, inciso al Bottom Line di New York, il 31.3.1074. Michael suona con una super formazione con Al Kooper, Roger Troy,George Raines e Barry Goldberg. Ospite extra John Hammond. Grande serata di blues, dove il nostro esegue una bella serie di blues, con delle jam che vanno spesso oltre gli otto minuti, ed anche più. Come in Sweet Little Angel, Inside Information, Glamour Girl, Heartbreak, Let Them Talk, Trouble Ahead of Me. Qualità audio ottima. Copia non sigillata.




KPFK Unplugged Radio Sessions, 23 Luglio 1974. Tra le canzoni: Rosie, Foggy Night, San Diego Serenade, Diamonds on My Windshield, The Heart of Saturday Night ed altre

Joe Bonamassa questa volta se ne va in Inghilterra, negli studios di Abbey Road, per incidere il suo nuovo disco. Royal Tea, inglese anche nel titolo, è un omaggio al British Blues. Infatti il chitarrista americano prende ispirazione dalle registrazioni di John Mayall, Cream, Jeff Beck Group, Graham Bond, Georgie Fame, Fleetwood Mac ed altri e scrive una manciata di canzoni assieme a musicisti ed autori anglosassoni. Infatti, tra i nomi coinvolti nel firmare le canzoni, troviamo Pete Brown ( già paroliere dei Cream ), Bernie Marsden ( chitarrista dei Whitesnake ), Jools Holland ( pianista ma anche sideman di gran nome ). Il risultato è un disco, moderno nei suoni, ma dal sapore antico nella struttura, nel volere ricercare certe atomosfere. E, lo sappaimo benissimo, Joe Bonamassa è un maestro nel fare certe cose.