il mondo visto da un bambino (con tutto il suo stupore, le sue ingenue e profonde intuizioni) e narrato dalla penna di pre`vert: in queste pagine in prosa il poeta francese racconta la propria infanzia. gli affetti e le immagini della vita familiare si alternano alle percezioni dell`ambiente esterno: la scoperta di parigi, le vacanze in bretagna, il cinema, i libri d`avventura, e un`occhiata stranita sulla societa` e sulla politica.
in un unico volume due dei racconti piu` emblematici di heinrich von kleist, del 1808 e del 1810. la marchesa di o..., giovane vedova e madre di due bambini, rimasta incinta, viene ripudiata dalla famiglia. paradossalmente la marchesa non sa chi sia l`artefice del misfatto e per questo mette un annuncio sul giornale per invitare il colpevole a farsi avanti... michael kohlhaas e` un ricco mercante di cavalli, "uno degli uomini piu` giusti e insieme piu` terribili del suo tempo" - la germania di lutero - che diventa un ribelle per amore e per necessita` di giustizia. questa nuova versione dei racconti intende riprodurre l`essenzialita` e l`economia della prosa kleistiana, la rapidita` quasi drammatica degli avvenimenti che, piu` che negli altri racconti, fanno pensare al kleist drammaturgo, nel tentativo di rendere la necessita` etica, prima ancora che narrativa, che guida la sua prosa.
"sono stato un uomo giovane, ho vissuto con pienezza e allegria, prima o poi dovro` morire". e questo il pensiero naturale e spaventoso al centro del nuovo libro di domenico starnone. un pensiero che rimbalza di testa in testa, da un personaggio all`altro, dettando gesti e comportamenti, muovendo la vita e la sua "spoglia dolciastra", la letteratura, in direzioni diverse. perche` se di fronte alla morte la letteratura e i suoi infiniti giochi sfarinano, se la scrittura mette la vita "sotto spirito come le ciliegie", la paura di morire puo` diventare vero oggetto di racconto. lo scrittore che inventa la storia e l`uomo che e` al centro di quella storia, pietro tosca, sceneggiatore sessantanovenne che sente che "sta cominciando la vecchiaia vera" e forse qualcosa di peggio. lo avverte dalla "sindrome del corpo sfiduciato", e poi da un segno che ha la forza di una rivelazione: qualche goccia di sangue nell`urina. mentre intorno a lui la vita scalcia, soprattutto nella piccola cerchia dei giovani pronti a rubarsi le idee a vicenda, a imporsi nel mondo con un`autentica e inguardabile furia di vita, tosca forse sta per morire. e all`idea della morte reagisce inventandosi una strategia di elusione. ma all`improvviso lo scrittore che sta scrivendo questa storia si ammala anche lui. sdraiato nel suo letto di ospedale continua a scrivere, e piu` scrive piu` sanguina.
connell e marianne frequentano la stessa scuola di carricklea, un piccolo centro dell`irlanda rurale appena fuori sligo. a parte questo, non hanno niente in comune. lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell`amore e del rispetto. lui e` il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d`altri (quella della madre di marianne). nell`inventario di vantaggi e svantaggi, l`inferiorita` economica di connell e` bilanciata sul piano sociale. lui e` il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni e` molto amato, mentre marianne, che nella pausa pranzo legge da sola proust davanti agli armadietti, e` quella strana ed evitata da tutti. se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. ma connell e marianne sono : nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non e` che boicottaggio di se`. certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso trinity college cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari. perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto connell quanto marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali. in un modo o nell`altro entrambi aspirano alla normalita`, connell per un`innata benche` riprovevole pulsione di conformita`, marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilita` che tanto dolore le causa e che facilmente vira all`autodistrutt
sono gli anni che seguono la morte della figlia paula. isabel allende adotta la forma "diario" per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in california dal 1992 al 2006. i ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. due leitmotiv danno coesione all`insieme: la relazione amorosa con il secondo marito willie e l`ansia di costituire e difendere una grande tribu` familiare. con intelligenza e autoironia isabel ci mostra le difficolta` di tenere insieme un clan variegatissimo e di dominarlo; in una sorta di messa a nudo delle proprie inclinazioni, ci dice che un`innata generosita` puo` facilmente travalicare in esercizio di potere e controllo nelle altrui vite per modificarne il corso. gli episodi teneri, burleschi si intrecciano a quelli tragicomici o drammatici e la narratrice esibisce una tolleranza imperturbabile per le passioni e un`intolleranza viscerale nei confronti dell`ingiustizia. non mancano le acute riflessioni sull`incombere della terza eta`, sulle proprie debolezze, sulla fatica di sbagliare. si esce dalla lettura con la sensazione di aver attraversato una grande galleria di ritratti familiari, di aver vissuto una cronaca di affetti che ci riguarda da vicino.
undici racconti apparsi su rivista tra il dicembre del 1892 e il dicembre del 1893, che vedono apparire per la prima volta sulla pagina due personaggi chiave dell`universo creato da arthur conan doyle: la perfida controparte criminale di holmes, moriarty, e l`indolente, geniale fratello del nostro detective, mycroft holmes. alla capace penna di watson questa volta holmes decide di affidare anche il suo primo caso, il mistero della gloria scott, affinche` lo trasmetta ai posteri, assieme a un altro caso giovanile, il cerimoniale dei musgrave, in cui un compagno di universita` di holmes cerca il suo aiuto per risolvere una sparizione e un indovinello vecchio due secoli. passando per un contabile che deve inspiegabilmente spendere le proprie giornate a trascrivere la guida telefonica di parigi, la misteriosa sparizione di un cavallo da corsa purosangue, e giovani fanciulle greche sparite nel nulla, si giunge all`apice de il problema finale, il racconto che vede il celebre detective di baker street in una lotta all`ultimo sangue con la sua nemesi, il "napoleone del crimine", moriarty. un grande sollievo per doyle, felice di liberarsi della sua ingombrante creatura, che scateno` pero` nei lettori anglofoni di tutto il mondo una profonda isteria, impensabile fino a quel momento per un personaggio letterario, come ben ricostruisce giancarlo carlotti nella sua postfazione, uccidero` sherlock holmes.
. una parola misteriosa () scagliata dal padre geloso contro la madre a scombinare una notte napoletana. un bambino atterrito che pero` e` attratto da quel suono elegante, che sicuramente viene dai libri. nasce cosi` una fascinazione per le parole, e per la scrittura, che dura tutta la vita. schegge di memoria, riflessioni sapienti sulla letteratura, annotazioni sui romanzi che hanno folgorato domenico starnone ragazzo, su quelli commentati a scuola come insegnante per tanti anni, su quelli riletti e studiati con l`acribia di uno scrittore che e` stato prima di tutto un lettore, appassionato, curioso, e attratto sempre da quell`urto originario tra oralita` e scrittura. una sorta di autobiografia attraverso la lettura delle pagine dei grandi autori della letteratura: da luigi meneghello a ugo foscolo, da raffaele la capria a natalia ginzburg, da raymond carver a edmondo de amicis, da leonardo sciascia a joseph conrad, da mark twain a cesare pavese. il libro e` innanzitutto un invito quanto mai trascinante a leggere o rileggere i romanzi di cui racconta. ma e` anche un originale , una porta di ingresso privilegiata all`officina di uno scrittore che leggendo insegue le sue ossessioni.
violeta nasce in una notte tempestosa del 1920, prima femmina dopo cinque turbolenti maschi. fin dal principio la sua vita e` segnata da avvenimenti straordinari, con l`eco della grande guerra ancora forte e il virus dell`influenza spagnola che sbarca sulle coste del cile quasi nel momento esatto della sua nascita. grazie alla previdenza del padre, la famiglia esce indenne da questa crisi solo per affrontarne un`altra quando la grande depressione compromette l`elegante stile di vita urbano che violeta aveva conosciuto fino ad allora. la sua famiglia perde tutto ed e` costretta a ritirarsi in una regione remota del paese, selvaggia e bellissima. li` la ragazza arriva alla maggiore eta` e conosce il suo primo pretendente... violeta racconta in queste pagine la sua storia a camilo in cui ricorda i devastanti tormenti amorosi, i tempi di poverta` ma anche di ricchezza, i terribili lutti e le immense gioie. sullo sfondo delle sue alterne fortune, un paese di cui solo col tempo violeta impara a decifrare gli sconvolgimenti politici e sociali. ed e` anche grazie a questa consapevolezza che avviene la sua trasformazione con l`impegno nella lotta per i diritti delle donne. una vita eccezionalmente ricca e lunga un secolo, che si apre e si chiude con una pandemia.