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un nugolo di piccoli puffin e` alle prese con un problema che a prima vista e` piu` grande di loro: salvare la vita a un gigante dei mari spiaggiato. eppure, a volte, basta cambiare la prospettiva con cui affrontiamo le cose. e d`improvviso, l`impresa che prima pareva impossibile diventa un successo. leggendo il libro nei due sensi, prima dall`inizio alla fine e poi dalla fine all`inizio, la storia cambia completamente. proprio come quando guardiamo ai problemi dal punto di vista giusto! "le montagne si possono spostare unendo le forze, pur se piccine." eta` di lettura: da 6 anni.

"tutta trieste stava a guardare l`alta casa bianca dove le fiamme divampavano a ogni finestra. fiamme come lingue taglienti, come rosse bandiere. (...) gli uomini neri intanto gridavano e ballavano come indiani che, legata al palo la vittima, le avessero acceso sotto il fuoco. ballavano armati di accette e manganelli." con gli occhi di branko ed evka, due bambini di origine slovena che crescono nella trieste del primo dopoguerra, boris pahor ripercorre con l`arte del racconto uno dei capitoli piu` drammatici della storia europea del novecento. in una citta` uscita divisa dalla prima guerra mondiale, in cui italiani e slavi si guardano con diffidenza, branko ed evka crescono tra i giochi e le paure dei loro coetanei, immersi nelle lingue e nelle culture della mitteleuropa. finche`, il 13 luglio del 1920, le squadre fasciste incendiano la casa della cultura slovena di trieste, il narodni dom: inizia la caccia allo straniero, e anche i giochi dei bambini devono cambiare.

baldassarre embriaco e` l`erede di una famiglia di librai che, proveniente da genova, si e` stabilita nella cittadina di gibelleto, nel levante musulmano, trovando terreno fertile per i loro affari. dopo la recente morte del padre tommaso, ora tocca a baldassarre gestire il negozio di famiglia e fare fronte alle richieste dei suoi clienti. anche alle piu` strane, come quella di un libro miracoloso al cui interno verrebbe rivelato il centesimo nome di allah. un volume in grado di compiere miracoli e salvare chi lo possiede persino dall`apocalisse, che alcuni prevedono imminente, mancando pochi mesi al fatidico 1666, l`anno della "bestia". baldassarre, uomo colto e raffinato, e` scettico a riguardo ma, quando un misterioso mendicante gli dona un libro che sembra proprio il testo tanto ricercato, inizia a dubitare delle sue certezze e, quando e` costretto a venderlo a un cliente ricco e potente, decide che deve recuperarlo per poterne svelare il mistero. inizia cosi` un lungo e avventuroso viaggio che conduce il protagonista - accompagnato dai due nipoti e da una donna di cui si e` invaghito - attraverso tutto il mediterraneo e ancora piu` in la`, fino all`antica patria.

"`la cupa` e` lo strascico nevicato in polvere di tufo, la deriva della nostra societa`, dove la manipolazione dell`odio di massa conduce al potere. il protagonista giosafatte `nzamamorte ha celato e nascosto, sotterrato per anni, un orrore e sulle falde acquose di quell`orrore ha creato un mondo osceno e irraccontabile. quest`opera narra la deriva di un pianeta in un tempo senza creazione, senza creativita`; prima si giocava con le pietre e con quelle ci si immaginava a essere guerrieri, soldati o principi e mostri, ora quei mostri sono gia` creati e con un gesto su un touch-screen si ha la sensazione di portarli alla vittoria. in questo pensiero ho condotto una riflessione piu` grande: l`impossibilita` di essere padre senza mal ferire e senza peccato. in un mondo che definivo qualche anno fa alla deriva e ora in balia dell`arenile di una baia che non ha porto, non ha civilta`, non ha bussola, versante, senso, rotta e non ha neanche un ponte al quale attraccare, ne` posto sicuro dove emigrare. anche se fosse l`inutile pontile della mia torregaveta. creare vita, essere pronti a essere i padri, e` ancora auspicabile? la famiglia e` il termometro dell`esistenza, e` la spia che da sempre, nella sua virulente forma, ha lasciato scoperte le facciate agli scoppi delle sue crepe. dalla terra sono stati creati uomini e case. dalla pietra, dalle insidie della terra, ci difendiamo con la pietra, nella pietra ci tumuliamo. la rivolta e` il crollo. mettere sottosopra, commettere stragi o resistere ai cambiamenti per mutare quei cambiamenti stessi. un rituale di trasformazione e metamorfosi. una favola di anime, uomini e bestie che si chiude con una frana che smuove tutte le malefatte dissotterrate e nascoste."

daniel stein nasce nel 1922 in una famiglia ebrea polacca. intelligente e dotato, inizia gli studi e, insieme al fratello, sogna di trasferirsi in palestina. il suo grande talento per le lingue e la sua astuzia gli permettono di sopravvivere all?olocausto. costretto a fare da interprete e traduttore per la gestapo, riesce ad approfittare della sua posizione per salvare molti ebrei. scoperto, si salva miracolosamente dalla fucilazione, combatte con i partigiani contro i tedeschi e, dopo la guerra, si converte al cristianesimo. prende i voti, entra nell?ordine dei carmelitani scalzi e si trasferisce finalmente in israele, dove continuera ad aiutare gli altri, vivendo in fede e lavorando per promuovere l?ecumenismo in un contesto complesso. questo romanzo polifonico, composto da lettere, interviste, diari, articoli di giornale e atti giudiziari, racconta la storia di un eroe indimenticabile la cui figura, ispirata alla vita di oswald rufiesen, rappresenta una luce e una speranza in tempi difficili. ludmila ulitskaya ci regala un romanzo ricco, doloroso e, al contempo, divertente, che e anche una riflessione su ebraismo e cristianesimo, fede e umanita, coraggio e le conseguenze da affrontare per restare umani, nonostante tutto.

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