
"ogni maestro di pittura crea un`atmosfera particolare nei suoi quadri: l`atmosfera di beato angelico, quella di botticelli, di tiziano, del greco, di vela`zquez, di goya, di solana. non e` una forma letteraria che va ad aggiungersi alla pittura, bensi` qualcosa che scaturisce dalla superstizione dei colori, da quella tecnica che non s`impara nelle accademie e che da` luogo all`atmosfera come fosse una conseguenza spontanea. l`atmosfera del greco odora d`umidita`, di locali chiusi, di suffumigi in stanze con moribondi, di pazzia collettiva delle rinunce, di morte d`amore, di focolari pestilenti di crudelta`, di aspro timor di dio, un timor di dio tremendo come lo stare anni in attesa dell`esecuzione senza che il boia si decida a giungere."

in un`epoca in cui le autobiografie erano un genere molto popolare, questa autobiografia di uno dei piu` prolifici autori vittoriani, e forse dell`intera storia delle lettere, ebbe un grande successo. ragion per cui puo` considerarsi un modello esemplare del suo genere e del suo tempo. "scrivendo queste pagine, che, in assenza di un titolo migliore, saro` costretto a chiamare l`autobiografia di una persona cosi` insignificante come me, la mia intenzione non sara` tanto di parlare dei piccoli dettagli della vita privata, quanto di raccontare quello che io e forse altri intorno a me abbiamo fatto nel campo letterario, di narrare i miei fallimenti e i miei successi cosi` come sono avvenuti, con le loro cause, e le opportunita` che la carriera letteraria offre": nulla di personale, insomma, sembra dire il grande trollope. e infatti racconta la sua vita come se parlasse di un terzo, senza soggettivita`: la vicenda di un bambino povero e sfortunato, figlio di una famiglia colta e non oscura di origini, ma bislacca e fallimentare, e l`avventura del suo farsi avanti nella vita fino al successo la gloria e il denaro, grazie alla metodica applicazione del proprio talento e ad una inflessibile volonta`. quasi fosse un romanzo vittoriano: come un intreccio controllato e razionale evolve ordinatamente verso il suo esito edficante e moralmente giustificato.

ritrovando, a distanza di quasi mezzo secolo, l`ispirazione evangelica di alcuni suoi testi giovanili, giovanni raboni ripercorre in questo poema teatrale il racconto della vita e della morte di cristo. lui, il protagonista, e` assente o, almeno, non si vede; a parlare sono gli altri, i comprimari, quelli che c`erano, ma soltanto dopo, a prodigio o delitto consumato, acquistano una consapevolezza innocentemente o colposamente frammentaria degli eventi che li hanno sfiorati, dell`evidenza e del mistero di cui sono spettatori.

una poesia di rivolta contro ogni forma di accettazione dell`ingiustizia. una poesia decisa a sfidare le convenzioni della tradizione per far irrompere sulla pagina la nuda realta`. questo il programma di stephen spender, compagno di strada di w. h. auden e cantore della liberta` e della dignita` negli anni del totalitarismo.







l`amicizia e` la visione di se` negli occhi dell`altro", e in questo riconoscersi, nella condivisione totale della gioia e del dolore dell`esistenza, incomincia la rivelazione della verita`. per pavel a. florenskij - il filosofo che ha saputo unire la poesia e la scienza nella fede - l`amicizia e` la piu` elevata forma di conoscenza. una conoscenza che si attua nell`azione, che vive di fedelta` assoluta e che rappresenta, sulla terra, l`emanazione della forza di dio che ama. "l`amicizia" e` l`undicesima delle dodici lettere contenute nel trattato "la colonna e il fondamento della verita`", uscito per la prima volta nel 1914 e summa del pensiero del filosofo russo. la scelta della forma epistolare non e` un espediente retorico, ma una necessita` profonda nella quale il vissuto di florenskij e la sua riflessione teoretica si riflettono l`uno nell`altra. il "tu" a cui sono rivolte le lettere e` infatti il cognato sergej s. troickij, tragicamente morto anni prima. tutto il resto, nella sua ricchezza enciclopedica e nei suoi vertici di lirismo, e` allora anche il frammento di un dialogo ininterrotto con l`amico perduto, eppure per sempre presente.



il protagonista convince i genitori a farlo studiare privatamente, rimanendo cosi` libero di condurre una vita indolente e senza obblighi. si innamora di marthe che, fidanzata con un militare si sposa, ma poi cede ben presto alla passione del ragazzo. rimasta incinta di lui, il giovane si sente oppresso dalla responsabilita` e quando marthe muore di parto, il ricordo di quella disperata passione sembra annientarlo.












sempre accompagnato dal fido watson, sherlock holmes e` il detective londinese astuto, imperturbabile, imprevedibilmente ironico: il prototipo dell`investigatore. pubblicata nel 1892, questa raccolta di dodici racconti usciti originariamente sullo "strand magazine" e` la prima edita da conan doyle, e ci mostra holmes alle prese con una serie di misteri e problemi da risolvere: recuperare una fotografia compromettente che minaccia il trono del re di boemia; scoprire un`ingegnosa "banda del buco" che opera con un sistema piu` unico che raro; salvare un ragazzo innocente dall`accusa, sostenuta da indizi schiaccianti, di aver ucciso il padre. o ancora, una ragazza che vuole la verita` sulla morte della sorella, una serie infernale di decessi legati a cinque semi d`arancio, o il mistero di un gioiello rubato: sfide al limite dell`impossibile, ma non per l`ingegno sovrumano di sherlock holmes.

il "mondo di ieri" e` l`europa d`inizio novecento in cui stefan zweig e` cresciuto, si e` appassionato alla lettura e ai viaggi, ha raccolto i primi consensi come scrittore. e un mondo stabile e sicuro, ricco di charme e sempre pronto a stupire con nuove invenzioni, nuovi artisti, nuove promesse. e il mondo della certezza e della speranza infinite. per i tantissimi che scoprono o rileggono questo capolavoro, il mondo di ieri e` straordinariamente simile al nostro: ricco, soddisfatto, compiaciuto. ma se ieri tutto e` stato tragicamente travolto e cancellato dalla grande guerra e dalla tetra, ignobile affermazione dei totalitarismi, quale futuro possiamo attenderci per il mondo di domani?


5 CD. I Tornados sono passati alla storia per il brano Telstar, numero uno in Europa e, sopratutto, in Usa ( 1962). Brano strumentale che li ha resi celebri a livello mondiale. Questo cofanetto contiene 131 canzoni ( 119 inedite) tratte dagli archivi del produttore Joe Meek. I Tornados, come Shadows e Ventures sono stati una delle band cardine della rivoluzione strumentale avvenuta negli anni sessanta.

