
franz caffa e` la figura muta (o quasi muta) attorno a cui ruota il tutto. e il tutto e` una ridda di voci incontrollate. forse caffa e` semplicemente un angelo caduto in un mondo di eccentrici, oppure e` un nevrotico assoluto. fatto sta che di mestiere fa l`impiegato, a tempo perso scrive, e` ossessionato dagli insetti, considera la musica "un nutrimento sconosciuto", ha varie fidanzate che non lo capiscono, amici che lo fraintendono. per certi versi ricorda kafka, ma per altri no. insomma, e` un enigma, ma piuttosto comico.

un manuale che ci insegna a conoscere, a sviluppare e a controllare l`intuizione, un`importante facolta` della nostra mente, spesso fattore chiave del successo in tutti i campi della vita. oltre che su enunciazioni teoriche chiare e sintetiche, il testo si basa soprattutto sulla descrizione di esercizi semplici e potenti che consentono di: sviluppare entrambi gli emisferi cerebrali, in particolare il destro, sede dell`intuizione; aumentare il livello di autostima e la capacita` di prendere decisioni; diminuire sensibilmente i livelli di stress e potenziare la memoria; esercitare le capacita` di osservazione attraverso ognuno dei cinque sensi, per arrivare a sviluppare il cosiddetto sesto senso.

karl rossmann, un allegro sedicenne, viene mandato dai genitori in america perche` dimentichi una cameriera che ha messo incinta. prima accolto con affetto poi, senza motivo, allontanato dallo zio, si unisce a due vagabondi. viene assunto come lift in un grande albergo e anche qui senza motivo, viene poi licenziato. torna dai due vagabondi fino a che non viene assunto dal "grande teatro" di okalhoma. a questo punto il romanzo, pubblicato postumo, si interrompe.


millenni di imposture e truffe. di bufale. in nome delle quali si sono mossi popoli, flotte, inquisitori, eserciti in battaglia. dal favoloso prete gianni, alla sapienza di ermete trismegisto, alla setta dei misteriosi illuminati di baviera che, secondo alcuni, manovrano nell`ombra da secoli e forse ci governano, ai famigerati protocolli dei savi di sion, fino alla invenzione del nemico e del complotto come risorsa assai utile se vuoi far fuori qualcuno. senza dimenticare il santo graal, la donazione di costantino, gli inafferrabili rosacroce, i perenni templari, nonche` il gonnellino scozzese divenuto dal nulla l`emblema di una nazione. il libro e` un catalogo ragionato, e impertinente, di tutti i falsi e le bugie che hanno modificato la storia, o piegato la realta` ai desideri dei loro inventori.


Pratico e semplice volume su i cocktail più famosi. Libro in lingua inglese.



allo psichiatra otto von lambert hanno ammazzato la moglie nel deserto del marocco, presso le rovine di al-hakim: chi l`ha violentata lasciando poi che gli sciacalli ne dilaniassero le spoglie? autentico mostro, von lambert incarica la giornalista televisiva f. di volare a marrakech e ricostruire le tappe della scomparsa di tina e un delitto "di cui lui come medico era l`autore, mentre l`esecutore non rappresentava che un fattore casuale". si tratta di mettere in piedi una simulazione che consenta un`osservazione postuma e fittizia dei fatti: del resto, un occhio onnipresente e occulto ci scruta, e la realta` e` percepibile solo attraverso l`obiettivo glaciale di una telecamera o di un satellite. ma cio` in cui f. e la sua e`quipe si imbattono e` uno scenario apocalittico: missili confitti nelle sabbie del sahara, mezzi corazzati arenati come gigantesche testuggini, cadaveri di acciaio radioattivo, in un folle gioco di guerre simulate e abbandonate dopo i test. e via via che la temeraria indagine prosegue, f. si addentra in una storia piu` grande di lei, precipita nel gorgo di un intrigo internazionale e golpistico, si cala nei labirinti scavati nelle viscere della terra da apprendisti stregoni. con questo "giallo", che ha la densita` di un racconto filosofico, durrenmatt ci trascina in un universo alla merce` di occhi elettronici, dove il solo cui sia dato osservare tutto e tutti e` un indifferente dio nascosto.

Perché leggere Karl Kraus? Perché farsi coinvolgere dalla sua rabbia? Cos'hanno in comune il nostro mondo e la Vienna d'inizio Novecento? E sono ancora attuali gli allarmi apocalittici che Kraus lanciava dalle colonne della sua rivista, tuonando contro la tecnologia e la macchina infernale dell'informazione? Jonathan Franzen rilegge Kraus con acume polemico e molta ironia. Tra autobiografia e critica culturale, questo libro è una guida imprescindibile all'universo del Grande Odiatore e insieme il racconto della passione intellettuale di un lettore d'eccezione.




11 marzo 2001. Parigi. Tom è afghano, vive in esilio e ha deciso che oggi lascerà moglie e figlia per Nuria, la misteriosa amante che lo aspetta ad Amsterdam. 11 marzo 2001. Kabul. Yussef svolge come sempre il suo lavoro di portatore d'acqua. Da qualche tempo vive con la cognata Shirin: anche se non dovrebbe, si sta innamorando di lei. 11 marzo 2001. Mentre i talebani abbattono gli imponenti Buddha di Bamiyan e calpestano la Storia, Tom e Yussef fanno i conti con il loro destino.

nel 1839 un`armata britannica di quasi ventimila uomini invade l`afghanistan per insediare sul trono del paese un sovrano fantoccio, shah shuja, e contrastare cosi` la temuta espansione russa in asia centrale: e` l`inizio del grande gioco, la sanguinosa partita a scacchi tra potenze coloniali europee per il controllo della regione, immortalata da kipling in kim. ma e` anche il primo fallimentare coinvolgimento militare dell`occidente in afghanistan. meno di tre anni dopo, il jihad delle tribu` afghane guidate dal re spodestato, dost mohammad, costringe gli inglesi a una caotica ritirata invernale attraverso i gelidi passi dell`hindu kush. soltanto una manciata di uomini e donne sopravvivra` al freddo, alla fame, e ai micidiali jezail afghani. l`impero piu` potente al mondo era stato umiliato. attingendo a fonti storiche in persiano, russo e urdu sino a oggi sconosciute - compresa l`autobiografia di shah shuja, la cui tragica figura rappresenta il vero fulcro del libro - nonche` ai diari e alle lettere dei protagonisti inglesi dell`invasione, dalrymple racconta una vicenda insieme drammatica e farsesca, popolata di personaggi affascinanti e crudeli, incompetenti e geniali, eroici e boriosi. e la racconta in maniera trascinante, senza tuttavia farci mai dimenticare quanto quegli eventi - le antiche rivalita` tribali sullo sfondo di territori inaccessibili e inospitali, gli errori strategici che portarono al massacro dell`armata britannica risuonino, ancora oggi, come un monito.