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il geniale scienziato sovietico professor preobrazenskij ha fatto una scoperta meravigliosa: grazie a uno speciale siero di sua invenzione qualsiasi animale puo` essere trasformato in un essere umano. il suo esperimento apparentemente ha un esito positivo, ma l`animale prescelto, un povero cane randagio, conserva, anche sotto la forma umana, tutta la sua natura canina, e questo causera` una serie di gravi problemi al professore.

pubblicato negli anni sessanta e` uno dei testi piu` importanti di pasolini: segna la conclusione di tutta la prima fase del suo lavoro tracciandone quasi una sintesi ideologica e culturale e nello stesso tempo indica un nuovo modo di guardare alla letteratura italiana del novecento.

la venezia giulia e` stata nell`immaginario nazionale la terra irredenta per antonomasia. pochi pero` sapevano dove si trovasse trieste e che cosa comprendesse quella mitica regione. a scoprirlo furono i milioni di italiani che vi affrontarono la guerra nelle trincee del carso o sulle vette delle alpi giulie. qui convivevano popoli diversi che vissero il primo conflitto mondiale con animo contrastante, specie quando l`italia decise di parteciparvi. la multietnica societa` giuliana era stata coinvolta sin dal 1914: la mobilitazione di massa vide partire decine di migliaia di uomini - italiani, sloveni e croati - nelle file dell`esercito dell`austria-ungheria. nelle citta` della regione donne, bambini e anziani dovevano misurarsi con le conseguenze della guerra totale. il libro offre uno sguardo d`insieme sulle vicende belliche della regione, sul coinvolgimento di uomini e donne nel conflitto, ma soprattutto sul modo in cui queste e il territorio vennero descritti. memorie, articoli di giornale, pagine di diario, canti, testi di riflessione politica sono utilizzati per raccontare un momento chiave della storia di quest`area multiculturale. ben lungi da concluderne le travagliate vicende, le conseguenze della grande guerra furono alla base delle successive tragedie che con la seconda guerra mondiale l`avrebbero nuovamente investita.

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