
creatori per alcuni studiosi di un periodo di fioritura culturale e artistica paragonabile a quello dell`atene di pericle, furono, secondo altri, uomini d`affari senza scrupoli, tiranni e assassini dello spirito repubblicano. quel che e` certo e` che in tre sole generazioni gli esponenti di questa singolare famiglia si trasformarono da abili banchieri a onnipotenti signori di una citta` al centro della vita culturale e artistica dell`epoca rinascimentale.


gli studi di dionisotti sono sempre stati percorsi dalla passione civile e dall`analisi politica della storia italiana. cosi` gli scritti qui raccolti da giorgio panizza, in parte apparsi su vari fogli del partito d`azione, in parte rimasti inediti, in parte pubblicati saltuariamente nel dopoguerra, forniscono un ritratto di uomo impegnato nelle vicende del suo tempo e di antifascista, complementare al magistero di etica intellettuale che emerge dal suo lavoro di storico letterario. in stretto contatto con diversi amici torinesi che operavano nei gruppi di "giustizia e liberta`" negli anni trenta, si dedico` piu` direttamente alla politica negli anni 1943-45, quando si era trasferito a roma partecipando all`attivita` di uno dei nuclei del partito d`azione che si raccoglieva nell`ambiente dell`enciclopedia italiana. nel fervore dell`attivita` pubblicistica, spicca per profondita` di analisi l`articolo scritto a caldo dopo l`uccisione di gentile. riprendera` temi di argomento civile solo negli anni sessanta, in un clima molto mutato, affrontando il problema del neofascismo e la contestazione del sessantotto. tanto negli interventi piu` urgenti, scritti nel cuore della guerra civile, quanto in quelli piu` tardi, dionisotti riesce sempre a collocare i singoli problemi in un quadro storico-culturale di lungo periodo. convinto che i mali italiani hanno radici lontane e che il fascismo, contrariamente a quanto sosteneva croce, non e` stata una malattia passeggera.

italia figlia benedetta della provvidenza, o piuttosto italia incorreggibile pecora nera del vecchio continente? da quando e` nata tra alti clamori sconvolgendo l`equilibrio geopolitico europeo - la piu` giovane delle grandi nazioni occidentali e` una fucina di ambizioni e frustrazioni, slanci e sconfitte. "fin dal principio, la nazione italiana e` stata difficile da definire e ancora piu` difficile da costruire; e malgrado gli sforzi di poeti, scrittori, artisti, pubblicisti, rivoluzionari, soldati e politici di vario colore, la fede nell`ideale dell`italia non ha avuto lo sviluppo auspicato da tanti patrioti. e d`altronde possibile che l`insistenza con cui il progetto di `fare gli italiani` e` stato perseguito fino alla seconda guerra mondiale abbia finito col risultare controproducente, contribuendo a erodere la credenza nei valori nazionali collettivi. al principio del nuovo millennio, l`italia continua ad apparire un`idea troppo malcerta e contestata per poter fornire il nucleo emotivo di una nazione, o almeno di una nazione in pace con se stessa e capace di guardare con fiducia al futuro." christopher duggan ricostruisce oltre due secoli di storia italiana, dalla deludente invasione napoleonica di fine settecento ai nostri giorni.