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in occidente l`immagine del bivio, della decisione come fardello, taglio radicale e "cursus" irreversibile, fissa da sempre lo stereotipo dell`identita` maschile: scelta del dovere di contro al piacere e alla "mollezza", appannaggio femminile, e scelta tra virilita` di sacrificio, "a fortiori " eterosessuale, ed emozionalita` omosessuale. la costruzione degli stili di vita antiedonistici che definiscono il maschile e` avvenuta attraverso regimi discorsivi di dominazione simbolica che naturalizzano un dato tutto culturale. il linguista berrettoni fa un lungo passo indietro e riflette sul carattere di enigmaticita` di questo dato, che in origine presentava anche valenze congiuntive, non solo disgiuntive: il pensiero greco era infatti capace di figurarsi le relazioni amorose indipendentemente dalla polarita` tra maschile e femminile. lo testimoniano i miti dell`indistinzione - adone dall`ambivalenza seduttiva, eracle guerriero, eroe della scelta che accoglie pero` in se` il disordine del nomadismo e della melanconia - e alcune "catastrofi" che quell`indistinzione hanno cancellato, prima fra tutte la rivoluzione "apatica" prodotta dalla scrittura alfabetica, che ha normalizzato l`eccedenza somatica, il lusso sensibile dell`oralita` e ha irrigidito l`immaginario oppositivo del maschile/femminile, respingendo nell`ombra della colpevolezza il suo terzo escluso, l`omosessuale.

nel volume la guerra civile e` studiata come oggetto autonomo per coglierne l`aspetto di intreccio, pieno di zone di ambiguita`, tra violenza pubblica e violenza privata. in quanto tale essa costituisce un osservatorio privilegiato per studiare la natura della violenza, la sua autonomia rispetto ai motivi espliciti che tendono a legittimarla e la sua storia nel quadro del processo di civilizzazione. la prima parte del volume e` dedicata a definire il fenomeno della guerra civile in eta` contemporanea. nella seconda si cerca di ricostruire la pluralita` di linee conflittuali che confluiscono nelle guerre civili. l`ultima parte e` dedicata all`analisi delle forme della violenza che si manifestano nella guerra civile.

per claudio fratta disegnare giardini significa progettare uno spazio in cui arginare la natura, tentare di dare un ordine alla vita, ma anche curvare la propria esistenza secondo geometrie segrete. per questo sentire al telefono la voce di elisabetta renal, una sera di marzo, sara` come vedere un`incrinatura su di un vetro: lei era ferma come lui nel buio di un parcheggio, la sera in cui un uomo e` stato ucciso. un uomo che entrambi desideravano morto, ma che nessuno dei due avrebbe avuto la determinazione di uccidere. claudio sa da sempre di dover chiudere i conti con l`uomo che ha rovinato suo padre, e scoprire che elisabetta segue una strada parallela alla sua, significa sentirla immediatamente vicina.

in questo libro sono presentati i ritratti di 40 ragazzi e ragazze "singles". 40 storie d`amore. struggenti e ironiche, folli e melanconiche, normali e uniche. 40 squarci di vita intrecciati nel vissuto di una generazione disillusa e tenera. 40 fotografie di un sentimento effimero e potente. da una fortunata trasmissione di mtv, un libro che ha il ritmo febbrile di un videoclip e la raccolta intimita` di un canzoniere contemporaneo.

jurgen habermas affronta in questo saggio il tema controverso dell`ingegneria genetica e cerca di rispondere alla "controdomanda" suscitata dagli sviluppi della genetica: puo` la filosofia intromettersi nel dibattito senza rinunciare alle convinzioni del pensiero postmetafisico?

l`arte dei giardini come specchio delle concezioni artistiche di un`epoca e di un paese, e i suoi rapporti con le opere letterarie. dal medioevo all`ottocento, l`arte di creare parchi si e` espressa con linguaggi sempre diversi, che sono stati lo specchio di concezioni estetiche, filosofiche e politiche in perenne mutamento. lichacev dimostra come i giardini vanno sempre riportati a precise correnti artistiche, e come attraverso di essi prenda forma il legame tra due fondamentali settori dell`estetica, quello della visione e quello della parola e della musica, che convergono nel determinare lo stile e lo spirito delle varie epoche.

i sei libri del "de rerum natura" sono disposti a coppie: i primi due riguardano la fisica atomistica; il terzo e il quarto, la psicologia; gli ultimi la storia del cosmo e dell`umanita`. l`incipit di ogni libro e` una celebrazione di epicuro. lucrezio vuole guardare a fondo nell`esistenza e la scoperta del vero si rivela tutt`uno con la coscienza della fragilita` dell`uomo: ciascun libro si chiude con un potente quadro di desolazione.

ripartizione della materia: buddhismo; cristianesimo; ebraismo; induismo; islam; nuovi movimenti religiosi; religioni antiche: america precolombiana, asia minore, siria e palestina, egitto, europa, grecia, iran, mesopotamia, roma; religioni del mondo ellenistico; religioni dell`estremo oriente; religioni indigene: africa, america del nord, america del sud, pacifico; religioni artiche; religioni preistoriche; tradizioni esoteriche. sessanta studiosi hanno collaborato alla stesura delle circa settecento voci.

. l`ultima opera a cui vitaliano trevisan stava lavorando, inviata all`einaudi qualche mese prima di morire. nella sua brutale, lancinante verita`, e` forse quella che gli assomiglia di piu`: interrotta ma non incompiuta.

la nuova traduzione di paolo bertinetti si basa sulla versione del testo che tennessee williams scrisse per la messa in scena del 1974 e si discosta significativamente da quella originaria scritta per il primo allestimento del 1955. il testo del 1955 aveva subito una revisione importante da parte del regista elia kazan. quando sull`onda dell`enorme successo teatrale venne pubblicato, williams volle presentare due versioni del terzo atto: una, chiamata broadway version, era quella andata in scena; l`altra, chiamata cat number one, cioe` , era la versione originale prima degli interventi di kazan. poi nel 1958 arrivo` la famosa trasposizione cinematografica con paul newman e liz taylor (che a williams non piacque affatto), basata sulla broadway version ma ancora piu edulcorata, nascondendo l`omosessualita` di brick dietro ambigui accenni poco decifrabili. la versione del 1974 e` stata considerata dall`autore quella a tutti gli effetti definitiva, l`unica che rispondeva pienamente alle sue scelte di scrittura drammatica. possiamo cosi leggere per intero lo scontro verbale tra brick e il padre che ha il suo climax proprio sul tema dell`omosessualita` (ma il padre, splendido personaggio, e` assai piu tollerante di quanto brick, e il lettore, si aspettino). possiamo cosi comprendere come si articola piu esattamente il tema della falsita`, che e` il tema fondamentale del testo, per non dire assoluto: il dilemma tra vivere nell`ipocrisia o autodistruggersi per evitare di farlo.

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