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chi siamo e perche` siamo diventati quelli che siamo? come interagiscono le nostre funzioni cognitive, emotive e motivazionali? oggi sono le neuroscienze, e in particolare la neurobiologia, a offrirci le risposte piu` convincenti. raccogliendo i risultati di oltre vent`anni di ricerca, joseph ledoux ci guida in un viaggio alla scoperta del se`. non solo le nostre attivita` mentali sono il frutto di processi fisici che avvengono nel cervello, ma questi plasmano l`intera nostra esperienza, e viceversa. e infatti l`estrema plasticita` delle connessioni sinaptiche che per ledoux costituisce la base dell`apprendimento e della memoria, e permette di chiarire l`emergere di quel senso di continuita` necessario alla costituzione del se` e della personalita`.

cosa potremmo rispondere se un extraterrestre si materializzasse accanto a noi e ci chiedesse informazioni sulla strana specie a cui apparteniamo, che ai suoi occhi appare contraddittoria, generosa e feroce, creativa e distruttiva, in guerra con la natura e con se stessa? la risposta va cercata, dice il volume, nelle nostre radici biologiche ma anche, se non principalmente, in quel fenomeno unico nella natura che chiamiamo mente e che puo` forse fornirci delle ipotesi sul nostro incerto futuro.

un libertino che ha giocato un ruolo fondamentale nell`evoluzione della cultura europea, un irriducibile ribelle per le sue idee politiche, filosofiche e religiose. nella ricorrenza del 450? anniversario della nascita, luca addante ribalta le interpretazioni dominanti sul filosofo, raccontando tommaso campanella attraverso le sue rappresentazioni e smascherando l`incredibile stratificazione di miti e di usi politici e apologetici della sua figura, che ne hanno stravolto le originarie fattezze.

"nell`incipit delle metamorfosi ovidio dichiara con lucida concisione l`argomento del poema: subito dopo, nel corso dello stesso v. 2, si saggia lo spettro semantico di mutare. invocando l`ispirazione divina sui suoi progetti (coeptis) il poeta insinua, con un rapido slittamento metalinguistico (), che di origine divina sia anche il mutamento della propria attivita` e della propria carriera poetica. sara` bene ricordarsi di questo lampo polisemico, quando nel libro xv si approssima il termine del carmen perpetuum, che dai primordi del caos giunge fino all`impero di augusto, e proprio la categoria del mutamento e` collocata al centro del discorso di pitagora, che ne fa il puntello di due forti posizioni ideologiche, tra loro collegate: la metempsicosi, o rinascita dell`anima dopo la morte novis domibus (xv, 159), cioe` in un nuovo corpo, proprio come recitava l`incipit, e il vegetarianismo, misura prudenziale contro il rischio che il nuovo corpo sia quello di un animale. ma nel potente respiro di un linguaggio indebitato con lucrezio, ancorche` divergente per molti contenuti, il principio che omnia mutantur (xv, 165) si allarga alla struttura globale dell`universo: nel tempo, inarrestabile come un fiume, cuncta novantur (xv, 185), a cominciare dall`alternanza tra notte e giorno e tra sole e luna e dalla successione delle stagioni, per poi proseguire con le epoche della vita umana, nel suo processo di sviluppo e successivo declino. (...) non sembra ragionevole dubitare che il discorso di pitagora costituisca nel suo insieme l`attribuzione di un senso unitario all`insieme delle metamorfosi della persona in animale, vegetale o minerale, che sono oggetto del discorso poetico, inquadrandole nel genere prossimo del mutamento; quello che manca e` invece il riferimento alla differenza specifica, consistente nel fatto che, mentre il sistema descritto da pitagora e` governato da un ritmo

ha solo undici anni, gopi, quando muore la madre. per zia ranjan lei e le due sorelle maggiori non sono che "selvagge". cosi` ha detto al padre di gopi: sottintendendo che non rispettano le regole della comunita` indiana a cui appartengono. e aggiungendo che per dargli una mano e` pronta a prendersi in casa una di loro. per il momento, pero`, il padre pensa che le figlie abbiano bisogno di appassionarsi a qualcosa che le accompagni poi "per tutta la vita" - e decide che sara` lo squash. non funzionera` per tutte: l`unica che diventera` sempre piu` brava, e continuera` caparbiamente a cercare di scoprire, fra le quattro pareti del campo (ma non solo), che cosa fare dei suoi sentimenti, della sua vita, delle persone che incontra, e a quali traguardi puo` aspirare, sara` gopi. ed e` lei stessa a raccontarci quell`anno di lutto e di rinascita - l`anno in cui sperimenta il dolore e l`assenza, ma anche la tenerezza e la determinazione, i cambiamenti del corpo e le sue potenzialita`, le regole e la necessita` di trasgredirle - con una voce insieme pacata e audace, sommessa e perentoria. in questo suo primo romanzo, con mano insospettabilmente sicura, e con uno stile essenziale, preciso, allusivo, la scrittrice angloindiana chetna maroo ci apre le porte di un mondo che ci era ignoto - e non e` esattamente questa, come ci ha insegnato kundera, la funzione del romanzo?

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