
la beata elisabetta era una fanciulla che, per la sua eccessiva bellezza, fu vittima di ogni lascivia e vanita`. tento` di suicidarsi, gettandosi da un campanile, ma venne trattenuta e salvata, da un accesso di vertigini. da allora, convertita, condusse vita pia, diventando la protettrice di coloro che soffrono di vertigini. la vicenda e` piena di crittografie e profezie, manoscritti tarlati e vendette, dubbi teologici e certezze criminali. due domande ci accompagnano sempre, insinuanti, infide: puo` una profezia diventare delitto? e puo` un delitto diventare profezia?

un uomo e una donna si incontrano per caso mentre tornano al loro paese natale, che hanno abbandonato vent`anni prima scegliendo la via dell`esilio. riusciranno a riannodare i fili di una strana storia d`amore, appena iniziata e subito inghiottita dalla palude stigia della storia? il fatto e` che dopo una cosi` lunga assenza "i loro ricordi non si assomigliano". crediamo che i nostri ricordi coincidano con quelli di chi abbiamo amato, crediamo di avere vissuto la medesima esperienza, ma e` solo un`illusione. d`altro canto, che puo` fare la nostra memoria, quella memoria che del passato non ricorda che una "insignificante minuscola particella"? viviamo sprofondati in un immenso oblio e ci rifiutiamo di saperlo.

del cervello umano, davide sa quanto ha imparato all`universita`, e usa nel suo mestiere di neurochirurgo. finora gli e` bastato a neutralizzare i fastidiosi rumori di fondo e le modeste minacce della vita non elettrizzante che conduce nella lucca suburbana: l`estremismo vegano di sua moglie, ad esempio, o l`inspiegabile atterraggio in giardino di un boomerang aborigeno in arrivo dal nulla. ma in quei suoni familiari e sedati si nasconde una vibrazione piu` sinistra, che all`improvviso un pretesto qualsiasi - una discussione al semaforo, una bega di decibel con un vicino di casa - rischia di rendere insopportabile. e quello che tenta di far capire a davide il suo nuovo, enigmatico maestro, diego: a contare, e spesso a esplodere nel modo piu` feroce, e` quanto del cervello, qualunque cosa sia, non si sa. o si preferisce non sapere.

Questo primo volume di scritti teatrali raccoglie tre delle sei tragedie scritte e più volte rielaborate da Pier Paolo Pasolini tra il 1966 e l'inizio degli anni Settanta: Calderón, liberamente ispirato a La vita è sogno e unica opera teatrale pubblicata vivente l'autore, venne rappresentato per la prima volta nel 1978 per la regia di Luca Ronconi e mette in scena l'impossibilità di evadere dall'universo della propria condizione sociale e lo scontro tra il potere e l'individuo nella Spagna franchista. In Affabulazione, il cui primo allestimento con regia e interpretazione di Vittorio Gassman risale al 1977, l'autore rielabora invece i miti di Crono e di Edipo attraverso la storia della scandalosa e sconvolgente attrazione sessuale di un padre per il figlio. Con Pilade, infine, reinterpretando ancora una volta in chiave moderna il mito greco, Pasolini supera il dramma della dialettica contro il potere per una rappresentazione lirica del potere stesso che incessantemente avanza, incurante di ogni cosa. Il volume è arricchito da un'appendice di testi di critica teatrale scritti da Pasolini tra il 1961 e il 1973.

Il capolavoro assoluto della nostra letteratura, l'opera che ha fondato la lingua italiana. Una creazione poetica di assoluta novità, versi di potenza e dolcezza inaudite che scolpiscono indelebilmente nella mente del lettore ritratti di personaggi e immagini di straordinaria forza suggestiva. È questo la Divina commedia dantesca, un poema che, quanto più lo leggiamo e rileggiamo, quanto più tempo passa a separarci dall'epoca in cui fu composto, e tanto più sembra avere cose da dirci. Un libro che, come ha scritto Eugenio Montale, ci insegna come «la vera poesia abbia sempre il carattere di un dono», reso disponibile al pubblico in un'edizione dal rigoroso commento, curato da Anna Maria Chiavacci, grande esperta di Dante, e dai ricchi apparati critici, comprendenti glossario e rimario, due utili strumenti per orientarsi nel vasto mondo dantesco.

2 album (capolavori) su 1 CD.