
Quinto volume della serie di ristampe della Folkways, dedicate alla ballata folk Americana. Contiene 29 canzoni, tra cui Buffalo Gals, resa celebre da Springsteen di recente. Poi ci sono anche Red River Valley, St James Infirmary, Rye Whiskey, I Will Never Marry You etc.

chet baker - musicista, eroinomane, pioniere del cool jazz della west coast e` sempre stato una figura tanto venerata e affascinante quanto misteriosa. fino all`uscita di queste memorie, scoperte a dieci anni dalla morte, grazie alle quali possiamo ascoltare una volta per tutte la sua vera voce. baker domino` la scena del jazz negli anni cinquanta, lavorando a stretto contatto con musicisti del calibro di charlie parker e stan getz. tuttavia nel decennio successivo si trovo` risucchiato in una spirale sempre crescente di eroina, cocaina e droghe chimiche. dentro e fuori dal carcere, passando di relazione in relazione, da una parte all`altra dell`atlantico, in cerca di una sorta di riscatto: questo e` il suo memoriale. qui, alle reminiscenze della sua infanzia si susseguono le storie di donne, i ricordi da galeotto, la dipendenza raccontata con il gergo del tossico e - naturalmente - le mille esperienze nel mondo del jazz: in tutto l`arco della sua vita, infatti, baker e` sempre tornato a rifugiarsi nel conforto che la musica portava con se`, sotto l`ala accogliente delle placide note della sua tromba e dei sussurri sommessi della sua voce. fino a questa preziosissima testimonianza autobiografica, le sue registrazioni erano tutto quello che avevamo.

tutti noi che lavoriamo, manager o professional, viviamo nel tempo. ci troviamo cosi` a fare i conti con una risorsa che spesso sembra non bastarci: tra i molti compiti non sempre siamo in grado di stabilire le priorita`, gestire le urgenze, sviluppare le forme di collaborazione piu` efficaci. questo volume nasce che nasce dall`esperienza di due consulenti e formatori di professione, ci aiuta a ripensare il nostro rapporto con il tempo e a riconsiderare il modo in cui investiamo nel tempo le nostre energie.

in prima edizione gli scritti "nascosti" di saussure che offrono nuovi spunti di interpretazione della teoria generale del linguaggio.




L'"Anfitrione" di Plauto è la commedia degli equivoci e degli scambi di identità per eccellenza. Quando Molière la riscrive riesce a combinare la perfezione della macchina teatrale plautina alleggerendone il peso e spostando il baricentro dal tema dell'identità rubata a quello dell'adulterio. In quest'operazione sono fondamentali l'eleganza dei versi e l'ironia della lingua, che Molière porta a un livello vicino alla perfezione. Questa traduzione, che Patrizia Cavalli ha scritto nel 1980 per la messa in scena fatta da Carlo Cecchi con il suo Granteatro, rende pienamente questi due elementi.




EMI 1978. Non sigillato, mai suonato.
