



il mondo antico costituisce un ambito storico dai contorni assai ben definiti, le cui problematiche politiche e culturali consentono allo studioso di oggi di cogliere con chiarezza l`atto di nascita delle diverse culture, il susseguirsi delle varie strutturazioni sociali, fino all`imporsi delle istanze egemoniche imperiali. il volume di clauss analizza, seguendone le linee portanti, l`organizzazione sociale ed economica, cosi` come le strutture del potere, nelle societa` ebraica, greca e romana, dando una posizione di rilievo alle questioni metodologiche e di correlazione con le discipline affini.

konrad johanser, archivista dell`istituto del romanticismo tedesco a berlino, non sopporta piu` la vita nella capitale: il suo matrimonio e` andato in crisi, la sua amante e` sparita, e l`istituto, di cui ha accresciuto la fama spacciando per romantici testi falsi, lo ha appena licenziato. non gli resta che ritirarsi in svezia, dagli zii. ma quando viene a sapere che i suoi inganni sono stati scoperti e che la polizia lo sta cercando, la sua vacanza si trasforma in esilio, il paese in nascondiglio. il vivere quotidiano diventa una minaccia ed egli a poco a poco sprofonda in un mondo di menzogna e illusioni.





in questo testo l`autore propone la sua interpretazione del contributo che il cinema sperimentale ha fornito all`affermarsi del cinema come arte autonoma, dotata di un suo statuto specifico. il filo conduttore dell`analisi, che dalle opere ispirate alle avanguardie storiche si snoda fino ad arrivare alle produzioni underground di fine anni `60, e` infatti il rapporto, apparentemente paradossale, fra le diverse forme d`arte e il cinema sperimentale. quest`ultimo infatti, nella sua ricerca di un "cinema puro", affrancato da ogni elemento che non sia filmico, riesce a realizzare le proprie qualita` piu` specifiche proprio attraverso le strutture e i linguaggi dell`arte, della musica, della letteratura.
















la scoperta del problema meridionale non solo come episodio di una condizione arcaica, intollerabile nella nostra societa, ma anche come teatro di una straordinaria civilta contadina. ""cristo si e fermato a eboli" e un cardine della letteratura italiana ed europea. e la scoperta di una diversa civilta, un "viaggio al principio del tempo", il racconto di un popolo colonizzato fatto da chi, venuto dalla stirpe dei colonizzatori, si spoglia del proprio privilegio ricevendone in cambio una "lingua nuova". e un romanzo, un documento, un resoconto, un memoriale, un libro antichissimo sbocciato nel cuore della modernita. ed e un?evocazione, un discorso corale, un ponte tra mondi non riconciliati. nessun lettore puo inoltrarsi nei suoi capitoli e restare indifferente" (nicola lagioia). con una postfazione di riccardo gasperina geroni. in appendice scritti di italo calvino, carlo ludovico ragghianti e jean-paul sartre. introduzione di nicola lagioia.

la storia comincia con un`amicizia, quella tra il narratore, un giovane catalano con un incarico annuale in una universita` del midwest americano, e il suo collega rodney falk, un taciturno veterano del vietnam, che nasconde una vasta cultura ma anche inconfessabili segreti. quando rodney scompare improvvisamente dalla circolazione, il giovane catalano comincia le sue ricerche, che trovano il loro approdo nelle lettere dal vietnam che il padre di rodney gli affida. in quelle parole si ritrova tutto il dramma dell`esperienza militare di rodney: prima l`orrore e poi l`assuefazione all`orrore, fino addirittura al senso di potenza che da` uccidere, devastare, torturare, stuprare, distruggere...





