candido munafo` nasce in una grotta della sicilia la notte dello sbarco degli americani, nel 1943. e questo romanzo ci fa seguire le vicende della sua vita sino al 1977 in una serie di capitoletti che rimandano a quelli del candide di voltaire. la forma del conte philosophique, particolarmente congeniale a sciascia, gli permette di prendere la giusta distanza - e da` un passo leggero, aereo a questo libro, che per altro e` forse il piu` intimo e segreto fra tutti i suoi romanzi. "le cose sono sempre semplici" mormora talvolta candido. e sara` appunto il suo desiderio di nominare le cose con il loro nome a procurargli varie disavventure. questo giovane mite, testardo e riflessivo finisce per apparire, agli occhi del mondo, come un "piccolo mostro".
la critica letteraria e` stata generalmente concorde nel ritenere che shakespeare abbia eluso nelle sue opere ogni confronto diretto con la rivoluzione scientifica determinata dalla concezione cosmologica copernicana, e dalle successive scoperte di galileo. attraverso la lettura attenta di antonio e cleopatra, gilberto sacerdoti riesce a dimostrare come i personaggi di questo dramma, proclamando l`assoluta necessita` di scoprire "un nuovo mondo e una nuova terra", facciano riferimento - seppure con linguaggio simbolico e metaforico - al tramonto della cosmologia aristotelica e alla costituzione di un universo in cui sono confluite le nuove acquisizioni cosmologiche. la "rilevazione di alcuni minuti dettagli tanto curiosi e a volte grotteschi" disseminati all`interno dell`opera, e l`analisi delle numerose implicazioni simboliche presenti, hanno permesso inoltre all`autore di rilevare come shakespeare si riferisca in particolare alla divulgazione della lezione copernicana messa in atto da bruno in inghilterra due decenni prima, una versione del copernicanesimo in cui la scoperta del nuovo universo portava con se implicazioni etiche, politiche e religiose.
tornano in un unico grande volume emmaus, mr gwyn, tre volte all`alba, la sposa giovane. quattro romanzi da leggere uno dopo l`altro, intimamente connessi fra loro dal filo conduttore che da` il titolo alla raccolta. in una prefazione originale, scritta appositamente per questa collezione, alessandro baricco racconta perche` le quattro opere, che costituiscono i suoi ultimi romanzi, formino in realta` un ciclo narrativo che racchiude nei corpi il proprio recondito senso. quattro nuove copertine interne, pensate per dialogare fra loro e con la copertina del libro, impreziosiscono il volume. con un`introduzione inedita dell`autore.