
Bel disco, finalmente, per il leader di Jason and the Scorchers.
In ogni brano Jason duetta con un musicista diverso e di nomi per cui vale la pena dargli un ascolto ce ne sono parecchi - Steve Earle, Todd Snider, Tommy Womack, Lambchop, BR5 49, Paul Burch etc Rock, country, folk: sferzate rock alla Scorchers e ballate introspettive. Pura Americana.

Nuovo album solista per la voce di Echo & The Bunnymen

Interessante secondo album per il cantautore, scoperto sul tributo a The Band. Canzoni concepite nei boschi del Canada, registrate in una fattorie in Francia e completate a Los Angeles.

Debutto si una band di cui si parla da tempo, costruita attorno al talento di Joseph Arthur, cantautore interessante, Jeff Ament, bassista dei Pearl Jam, e del batterista Richard Stuverud. Registrato durante quattro giorni lo scorso aprile, dall'igegnere del suono dei Pearl Jam, Brett Eliason, il debutto degli RNDM ( Random, che si riferisce alle circostanze del loro incontro e della conseguente formazione del gruppo ), è un disco che mostra molti punti di interesse. Dal rock classico alla musica d'autore.

Vi ricordate degli Scruffs ? Una power pop band di Memphis. Stephen Burns, una volta sciolti gli Scruffs, ha fondato i Messenger 45, per cambiare leggermente il suo suono. pop alla Nick Lowe ma con forti implicazioni roots. Tutto da godere.

Atteso nuovo lavoro per il cantante inglese, sulla scena sin dagli anni sessanta. Forte di un grande culto personale, Walker continua la sua ricerca musicale, mischiando melodia e musica moderna, dando luogo ad un pampleth sonoro originale, decisamente diverso da qualunque altro disco ci sia oggi sul mercato. La confezione contiene un libro.

Sulla scena già da qualche anno, Sara Groves si sta lentamente conquistando un bel pubblico. Cantautrice classica (la potremmo avvicinare al primo Jackson Browne) Sara con questo nuovo lavoro dà prova della sua raggiunta maturità. Basterebbero tre canzoni, Floodplain, This Cup e Native Tongue a dare il sigillo di maturità alla cantautrice. Ma è tutto il disco che ci dice che Sara Groves è ormai pronta per essere conosciuta da un pubblico in grado di apprezzare la sua arte.

Paul Hornsby è un produttore, un musicista di studio ed un ingegnere del suono che, per anni, ha unito il suo nome alla musica del South, alla Capricorn Records, al giro degli Allman Brothers e della Marshall Tucker Band. Ora, per la prima volta, incide un disco a suo nome. E lo fa nel migliore dei modi, mischiando il blues, il rock and roll, il rock più classico. Un disco che profuma di Sud, dalla reperibilità molto difficoltosa, con brani come Mess Around, Corinna Corinna, Hallelujah I Just Love Her So, Red Hot, Key To The HIghway, Let The Good Times Roll ed altre.

Per il suo quinto lavoro come solista, William Fitzsimmons sintetizza il suo anno terribile, un periodo decisamente difficile in cui si è separato da sua moglie. Fitzsimmons mette in musica emozioni positive e negative, amarezza e solitudine. E lo fa con un disco in cui amplia di molto il suo spettro sonoro aggiungendo, alle usuali chitarre acustiche, anche chitarre elettriche, violini e persino un sintetizzatore. Creando così una base musicale, dove prima c'era il vuoto. Un cambiamente intrigante che dà uno spessore molto più profondo alla sua musica.

Se togliamo le canzoni apparse sui primi dischi di Crosby, Stills & Nash e Crosby, Stills, Nash & Young, le canzoni più famose di Graham Nash sono quelle apparse su Songs For Beginnners e Wild Tales. Cioè i suoi primi due dischi come solista. E, infatti, se leggiamo i titoli, ce ne rendiamo conto: Military Madness, Simple Man, Chicago, Man in The Mirror, Wild Tales, Prison Song, I Used to Be a King, You'll Never Be The Same, Wounded Bird, And So it Goes. I due dischi appaiono nella loro totalità in questo disco dal vivo, inciso splendidamente e suonato alla grande da una band in cui appaiono musicisti del calibro di Shane Fontayne, Tom e Tony Caldwell, Andy Bess.

Lend Me A Hand, il nuovo album degli String Cheese Incident, riporta in vita una delle jam band più longeve ma anche più amate della scena Americana. Molto vicini ai primi Grateful Dead, come spirito e certe sonorità, il gruppo del Colorado, pubblica il nuovo lavoro, intitolato Lend Me A Hand, che contiene 11 canzoni registrate insieme al produttore Brad Cook nello studio di proprietà del gruppo a Boulder e spazia su sonorità più aperte, lasciando da parte certe consuetudini jam tipiche del passato. Sei musicisti che questa volta si sono messi di buzzo buono per cercare di fare delle canzoni in quanto tali, tralasciando i sintetizzatori, le improvvisazioni jam, per portare invece a termine canzoni in quanto tali, canzoni in grado stare in piedi da sole. Lend Me A Hand ci restituisce una band solida e creativa, una band con la voglia di essere più normale, ma anche più tonica. Ed il disco dà ragione agli String Cheese Incident.

Packaged in digipak

Il primo album, dopo 2 musicassette, della band stoner rock della Louisiana.