Che Michael McDermott sia un ottimo cantautore, non lo scopriamo oggi. Ma questo disco, St,. Paul's Boulevard, è forse la cosa più bella pubblicata da Michael. Un disco di ballate, personali ed intense, dove musica e cultura vanno di pari passo, fatto reso più palese dalla partecipazione di musicisti del calibro di David Grissom e Will Kimbrough. Un disco importante.
Passo per passo, disco dopo disco, Michael McDermott sta tornando all'inizio della sua carriera, quando era un singer songwriter tosto, un diretto discendente dei grandi, di Dylan, Morrison, Springsteen. What In The World è, senza alcun dubbio, il disco migliore pubblicato da McDermott negli ultimi 15 anni. E parliamo di un musicista che sembrava tornato a non sbagliare un colpo, almeno dal 2016, da Willow Springs. What in The World è sano rock and roll, elettrico e pulsante, da ascoltare tutto d'un fiato. Rock and roll is here to stay !
Michael McDermott ha saputo risalire la china, in modo lento e costante, passando dal più assoluto anonimato al fatto di essere nuovamente un musicista che conta, che ha un pubblico, che sa farsi valere. Gli ultimi due dischi, Willow Springs ed Out From Under, sono stati molto importati in questo senso. Sono stati, e sono ancora, due dischi ben fatti, con una serie di canzoni di valore e musicisti di vaglia come pickers. Orphans, come narra il titolo, raccoglie brani registrati durante le sessions dei due dischi precedenti. Brani però molto belli, al punto che sono diventati parte intergrante del suo nuovo sforzo. Nel disco suonano, oltre alla compagna della sua vita, Heather Lynne Horton, anche musicisti importanti come Will Kimbrough, Lex Price e John Deaderic. Tra le canzoni da memorizzare, citiamo Tell Tale Heart, The Last Thing I Ever Do, Los Angeles, A Lifetime Ago, Black Tree Blue Sky, Full Moon Goodbye, Richmond. Meadowlark. Altro che scarti, queste sono canzoni vere, fatte e finite.
Out Of Under segue, a distaza di un anno, Willow Springs, il disco della rinascita artistica di McDermott. Uscito dagli inferi della droghe e dell'uso di alcol, McDermott ha saputo ricostruire la propria carriera, srivendo canzoni di peso e incidendo un disco di indubbia qualità. Out From Under è un disco da cantautore, da grande cantautore. Come dimostrano canzoni quali Cal-Sag Road, Gotta Go to Work, Knocked Down. This World Will Break Your Heart, Celtic Sea e Sideways. Registrato nel suo studio personale, sito vicino a Chicago, Out From Under riporta McDermott in quel microcosmo discografico di cui ha sempre fatto parte ma che aveva rischiato di perdere in seguito ai problemi personali. 11 canzoni, non un brano fuori posto, suoni calibrati, una voce ben impostata. Michael McDermott è tornato !!!!
Esce all'improvviso il nuovo album di Michael McDermott, Un disco a suo nome, senza i Westies, la sua attuale band. Un bel disco, ovviamen te, solido, elettrico, con una manciata di canzoni di spessore. E' un momento caldo per Michael che, dopo vari problemi, è tornato a fare musica vera, da rocker e da singer songwriter. Intro dylaniano con Willow Springs, poi il disco si sviluppa attraverso una serie di canzoni di indubbio spessore, in cui il nostro è supportato da Heather Horton, Will Kimbrough, Edddie Firiz, Lee Price, John Deaderick. Confezione in digipack e libretto coi testi, sia in italiano che in inglese.
2CD. Nuovo doppio album per il rocker e cantautore di Chicago, in verità si tratta di due album distinti: Lighthouse on the shore è acustico, folk e crepuscolare mentre East Jesus è elettrico, grintoso e decisamente rock'n'roll come fossero lo yin e lo yang dell'anima artistica di Michael. Se a ispirare il primo potrebbero essere le folk songs di Woody Guthrie o le ballate notturne di Tom Waits, nel secondo affiora la botta dei dischi dei Rolling Stones, degli Who o le spirito ribelle di John Mellencamp.