
Chip Taylor è noto come autore ( Wild Thing ed altre ) e come performer ( ha inciso una valanga di dischi a suo nome ), ma ben pochi sanno della sua famiglia. Infatti Chip, il cui vero nome è James Wesley Voight, è fratello dell'attore Jon Voight. Questo disco parla della sua giovinezza, della vita coi due fratelli ( il terzo è Barry, di professione vulcanologo ) ed è composto da una serie di ballate in stile folk rock, anche Americana, piacevoli e ben costruite. Un disco più immediato che ci riporta il Chip Taylor anni settanta, quello che aveva regalato dischi del calibro di Last Chance e Some of Us.

Dopo l'ottimo esordio di qualche anno fa, Long Way Down, il giovane cantautore britannico continua a fare parlare di sè con questo secondo lavoro. Il disco, prodotto da Jim Abbiss (Arctic Monkeys, Kasabian, Adele), conferma tutto quanto di buono è stato scritto attorno a lui. Odell ha dei musicisti a cui si ispira, il primo Elton John ed anche Billy Joel. L'uso del piano, e non solo, lo avvicina ai due grandi, ma poi è anche il suo essere british, il suo modo di cantare, di fare musica in un certo modo, che lo affianca a questi grandi. Comunque Odell sa scrivere, canta bene e, a conti fatti, non è una meteora.Edizione normale con 11 canzoni

2 CD. Electric Hot Tuna, Live at Wanee 2016. 13 canzoni, con Funky 7, Rock Me Baby, Water song, I See The Light, Hesitation Blues etc. Pubblicazione non ufficiale.

Secondo lavoro da solista per Will Butler degli Arcade Fire. Si tratta di un disco dal vivo, registrato per lo più il 4 Giugno 2015 a Chicago, alla LIncoln Hall. Butler, a capo della sua band, Policy, presenta cinque canzoni nuove di zecca, cinque del disco precedente e due uscite solo per il giornale The Guardian. Una scelta personale, dove l'autore mischia la sua esperienza di rocker con sonorità tipiche degli Arcade Fire, in un melting pot di suoni decisamente coinvolgente.

Molto atteso, ecco finalmente disponibile il disco inciso in collaborazione tra tre cantautrici al femminile: Neko Case, kd lang e Laura Veirs. Le tre, così diverse tra loro, hanno trovato una perfetta alchimia incidendo assieme. Sono riiuscite a creare quella magia che ha permesso loro di registrare e cantare assieme, senza che l'ego di nessuna prevalicasse le altre. Folk rock, ballate elettriche intessute su melodie ben costruite: tre voci splendide, diverse, ma armonicamente unite, hanno create una magia abbastanza difficile da trovare. E molto si deve alla produzione attenta di Tucker Martine, uno che sbaglia molto di rado.

Bruce Hornsby, reduce dai magistrali concerti coi Grateful Dead, il Fare Thee Well tour, incide un nuovo disco, con la sua attuale band, The Noisemakers. Invece del piano, questa volta Hornsby usa come strumento base il dulcimer, strumento più antico e usato in ambito folk e country. Il disco contiene quindi una serie di canzoni e ballate, legate alle radici, in cui troneggia la bravura dell'autore, ma anche la sapienza della sua band: J.T. Thomas (organo), J.V. Collier (basso), Sonny Emory (batteria), Gibb Droll (chitarra) e Ross Holmes (fiddle e mandolino). Oltre a due ospiti del calibro di Bon Iver e Mavis Staples. Uno dei dischi più riusciti di Bruce Hornsby

Era dal 2011, da Smart Flesh, che Ben Know Miller e la sua band, The Low Anthem, non si facevano vivi. Non hanno mai abbandonato la loro base, Providence, Rhode Island, dove hanno poi registrato anche questo nuovo lavoro, in uno studio di registrazione creato per l'occasione: The Columbus Theater.La musica è sempre la stessa, tra folk e rock, con accenni pischedelici, ombre blues, ballate notturne, richiami tradizionali. Miller e i Low Anthem non hanno perso il vizio di fare buona musica, ma si sono gettati di nuovo alla ricerca di motivi particolari, per solleticare l'interesse di un pubblico mai sazio. Come confermano brani come Ozzie, In Eyeland, The Circular Ruins in Eupio e Behind The Airport Mirror.

Dopo la concente delusione con Wilder MInd, i Mumford & Sons cambiano completamente registro e pubblicano un EP. 5 canzoni, in compagnia del musicista afro Baab Maal, e di Beatenberg and The Very Best. Registrato a Johannesburg l'EP è un punto di partenza deciso da tutto quanto la band inglese ha fatto sino ad oggi.

Il nuovo album, 2016. Si tratta di registrazioni inedite, mai pubblicate sino ad oggi, ma registrate nel 1986, per la colona sonora di Made in Usa

Non contento del successo dei primi due dischi, l'omonimo Jake Bugg e Shangri La, il giovane cantautore inglese ha addirittura prodotto lui stesso ( a parte tre canzoni ), il nuovo lavoro. Ballate folk rock, influenze roots ed una manciata di canzoni, tra cui Hold On You, On My One, Never Wanna Dance e Love Hope and Misery che confermano che Jake Bugg è uno dei migliori giovani talenti sulla attuale scena inglese.

2 CD. Neil Young ci regala un altro disco dal vivo, questa volta con la band dei fratelli Nelson (figli di Willie): Promise of The Real. Un disco ruspante dove il canadese, oltre a recuperare una valanga di brani oscuri ma belli, ci regala anche un inedito (Seed Justice). La sola Love & Only Love (28 minuti), vale il prezzo del biglietto. Ma anche Vampire Blues, After The Gold Rush, Human Highway, Western Hero: tutte grandi canzoni che non sentivamo da anni. E poi, dulcis in fundo, ogni canzone è aperta e chiusa dai rumori della terra, da grilli, cani, rane, clacson di macchine ed altre stranezze. Un disco, a dire poco, originale.

Cantautore ( rock) irlandese, Vance ha sempre avuto il sostegno della stampa britannica, oltre che il supporto di vari musicisti, locali e non, a cominciare da Ed Sheeran.
Con questo terzo lavoro, Vance mischia folk, rock e acoustic blues . Le canzoni hanno molta forza, ma il suono, rispetto ai dischi precedenti, risulta più curato.

Dopo l'interessante The Shipwreck From The Shore, Anthony D'amato approda al nuovo album, in ottima compagnia. Il disco è stato inciso ad Omaha con la produzione di Mike Mogis (Bright Eyes, First Aid Kit). Nell'album suonano musicisti del calibro di Conor Oberst ed anche membri dei Bright Eyes, The Faint e Cursive. Un disco dal suono ampio, molto curato, lavorato anche nei particolari, grazie ad una produzione ricca ed a una strumentazione larger than life. Secondo NPR " he writes in the tradition of Bruce Springsteen or Josh Ritter ", mentre la rivista inglese Uncut scrive, a sua volta, che la sua musica ha "echoes with early Bob Dylan".

Uno dei dischi più belli del duo folk rock, edito originariamente nel 2002.

I fratelli Johnny (voce nei Lynyrd Skynyrd) e Donnie (leader dei 38 Special) hanno formato una propria band, Van Zant, per rendere pubbliche le loro passioni private, sopratutto per la musica country. Assieme hanno inciso tre dischi e si sono conquistati una bella fetta di pubblico, al di fuori dalle proprie band. Questo album dal vivo, registrato nel 2006, durante l'unico tour dei Van Zant, è stato inciso a Valdosta, Georgia. La band, come ci si aspetta, esegue in parte brani tratti dai proprio dischi, in parte repertorio classico dei Lynyrd Sknynrd e dei 38 Special. Brillano le versioni di alcuni classici come Call Me The Breeze, Sweet Home Alabama, Wild Eyed Southern Boys, I Can't Help Myself, My Kinda Country. I masters arrivano dalla collezione privata dei Van Zant.

Era già da un pò di tempo (da Eagle Rock Fire, Maggio 2014), che Joe Purdy non si faceva vivo. Who Will Be Next? è un disco totalmente nuovo, con una band alle spalle ed uno splendido suono, tra rock e radici. Il violino di Scarlet Rivera (ve la ricordate, con Dylan?) e la steel guitar di Chris John Hillman sono due degli strumenti guida di un disco bello, intenso e profondo. Ballate classiche, scrittura lucida, per una manciata di canzoni di alto livello. Come ogni disco di Joe Purdy, anche questo ha una reperibilità abbastanza difficile. Disponibilità abbastanza limitata.

Il nuovo album, 2016, Versione Deluxe, con due brani aggiunti: Don't Want Can't e In The Name of The Wee Man.
Vista l'imminente visita nella nostra penisola, offriamo il disco, nella versione deluxe ed in digipack, ad un prezzo molto conveniente.

Jon Anderson (Yes) e Roine Stolt (Transatlantic), in una nuova collaborazione. Questa volta, nel disco suonano anche Nad Sylvan, Tom Brislin e Danierl Gildenlow. Limited digipack edition.

Texano, atipico, Sean McConnell non è al primo disco come solista, anche se è più noto come autore, che come esecutore. Ha scritto per vari musicisti texani e non, passando disinvoltura da Wade Bowen alla Randy Rogers Band, da David Nail alla Eli Young Band. Questo suo nuovo lavoro, che segue Midland e Saints, Thieves and Liars, è il migliore della sua produzione. Tra rock e radici, in puro stile Americana, ma non country, McConnell mette sul piatto un disco solido, cantato bene, arrangiato alla grande, che offre dieci canzoni di qualità. Da tenere d'occhio.

Le canzoni dei Creedence riviste da una bella serie di band latine. Una idea originale, messa a punto dalla Concord, etichetta Usa. Ci sono nomi noti e non, ma il disco funziona, prima di tutto per via delle canzoni, poi perchè alcune interpretazioni sono da manule. I Los Lobos, che non hanno certamente bisogno di presentazioni, ma anche Los Lonely Boys, Ozomatli, Billy Gibbons. Per arrivare poi ai nomi latini: dal famossissimo Juan Gabriel a Andres Calamaro, El Tri, Bunbury, Salvador Santana ( figlio di Carlos ) etc. Le canzoni: Proud Mary, Bootleg, Who'll Stop The Rain, Have You Ever Seen The Rain ?, Born on The Bayou, Bad Moon Rising, Fortunate Son, Green River ed altre. Di nuovo disponibile.

Nuovo album per la popolare jam band sudista che, anche in questa occasione, vede il batterista degli Allman Brothers (Butch Trucks), nella propria formazione. I Great Caesar's Ghost sono una cover band di lusso, in quanto rifanno, ovviamente alla loro maniera, le canzoni degli Allman Brothers e dei Grateful Dead. Come in questo disco dove accanto ad una spettacolare In Memory of Elizabeth Reed, troviamo Franklin's Tower. E poi Blue Sky e St. Stephen. Ma anche brani loro come Dreams I'll Never See e Mr Charlie. Reperibilità difficoltosa.

Band molto particolare questi Faun Fables. Vengono da San Francisco e la loro musica è un coacervo di tradizioni folk, psichedelia, tentazioni avant, teatralità e visionarietà pantenista. Come si può evincere, i Faun Fables ( che non facevano un disco nuovo da sei anni ), sono una band originale, diversa di qualunque altro gruppo sulla scena, ma anche un gruppo creativo che fa della musica totalmente personale.

Clover Lane, pubblicato nel 2014, lo aveva imposto come autore di un certo valore, grazie anche ad un disco che era piaciuto parecchio, anche al pubblico legato a sonorità Americana. Tolchin è un autore vero ed il suo cocktail di rock, country e blues è personale, ma anche di indubbia qualità. Negli ultimi due anni ha girato assieme ai fratelli Alvin, Chuck Prophet, Dwight Yoakam e Chris Stapleton. Thousand Mile Night, registrato negli studios di Muscle Shoals, Alabama, è il suo biglietto di sola andata per la notorietà. Diamogli fiducia.

Scoperta da Alan Sparhawk dei Low, nel corso di una serata open mike a Duluth in Minnesota, Haley Bonar si è poi fatta strada lentamente.Questo è il suo sesto lavoro come solista, dove la ragazza, nata in Canada ma residente in Usa ( South Dakota ), mostra una crescita esponenziale sia dal punto di vista della scrittura che come interprete. Tra ballate rock, influenze pop e momenti più rilassati, Haley mostra un talento in decisa crescita.

Amos Lee si è ormai fatto un nome, come autore e come performer. In questo disco, il sesto da solista, Lee addirittura diventa il produttore di sè stesso e dà fondo alla sua vena melodica, mischiando antico e moderno, rock e canzone d'autore. Un disco che conferma il suo talento e che, al tempo stesso permette, a chi non lo conosce, di trovare un nuovo musicista su cui contare.

Terzo album per la cantautrice irlandese, questa volta prodotto da Aaron Dressner ( The National ), già resposabile per lo splendido tributo ai Grateful Dead. La Hannigan, che ha due dischi alle spalle ( Passenger e Sea Saw ), qui è più legata ad un suono folk intimista, più dark. D'altrone è la sua stessa cultura a creare queste melodia stringate e profonde, che la sua bella voce evidenzia in modo diretto.

Disco d'esordio per la band sud californiana. Una band che ha una storia tutta particolare. Infatti The Shelters (anche il nome è importante), nascono perchè Tom Petty li ha sentiti, gli sono piaciuti. Quindi ha dato loro le chiavi del suo studio e gli ha lasciato incidere il disco, senza intervenire. Ci ha messo però i soldi, Petty, visto che ci crede, producendo il lavoro assieme al fido Ryan Ulyate. Chase Simpson e Josh Jove, i due leaders della band, hanno le idee chirare, compongono bene e suonano le chitarre alla Heartbreakers. Lo provano Rebel Heart (titolo pettyano), Birdwatching, Gold, Down, The Ghost is Gone. E poi il nome Shelters, suggerito da Petty, è un omaggio alla Shelter, la casa discografica per cui stavano per incidere i Mudcrutch nei primi anni settanta. Tra i debutti più importanti di quest'anno.

Li abbiamo scoperti qualche anno fa con Empty Pockets, poi è arrivato l'ottimo Almost Home a farci capire che questa roots band di New York, che ha le radici nel suono di New Riders e Flying Burrito Brothers, ma che si ispira agli Stones di Exile on Main Street ed a Gram Parsons, ha personalità e, fatto più importante, mette sul piatto belle canzoni. Come dimostra questo album This is The Year, il loro disco più popolare, stando alle recensioni Usa, con canzoni dello spessore di Carolina Heart, This is The Year, Fallin', I Let You Down, Easy Road.

Terzo album, dopo un silenzio di qualche anno, per la band di Portland, Oregon. Come i concittadini Decemberists, anche i Blind Pilot si affidano a Tucker Martine, produttore e ricercatore di talenti. E Martine dà un buon input al loro suono, una via di mezzo tra quello di The King is Dead dei Decemberists e certe inflessioni più rock. Le canzoni sono state tutte composte da Israel Nebeker, in un periodo di tre anni.

Nuovo lavoro per il singer songwriter californiano, noto per avere scritto canzoni per gente del calibro di Eagles, George Jones, Glenn Frey, Randy Meisner, Glen Campbell, Emmylou Harris, Trisha Yearwood, Chris Hillman, Patty Loveless, Tom Rush, Kate Wolf. Di mestiere autore, Tempchin fa anche dischi a suo nome ed ha un bel seguito. Prova ne sono i suoi dischi che, in tempi di crisi, continua a pubblicare ed a vendere. Da Peaceful Easy Feeling in poi, Tempchin non ha mai smesso di fare buona musica.

Promettente cantautrice, Ingrid Michaelson ha già seminato sei dischi alle sue spalle. Dotata di bella voce e di una vena melodica ricca, la cantautrice ora torna in grande stile con un disco caldo e coinvolgente in cui propone le sue classiche ballate pianistiche, alternandole con canzoni dal piglio sofisticato. Dieci canzoni, tra cui Light Me up, Whole Lot of Heart, Miss America, I Remember Her ( dedicata alla madre, scomparsa di recente ), Old Days. Bella confezione in digipack.

Daniel Lanois, produttore extraordinaire (Bob Dylan, U2, Neil Young, Willie Nelson, Emmylou Harris, per citarne alcuni) è, sopratutto, un musicista. Autore, compositore, cantante. Un musicista completo, a 360 gradi. E lo dimostra a tutti gli effetti in questo disco dove usa la pedal steel guitar e lavora a stretto contatto con la lap steel di Rocco DeLuca. Un disco fuori da ogni schema che mischia folk e musica contemporanea, intuizioni sperimentali e ricerche sulla melodia. Un disco che trascende i generi musicali.

Nel 1970 i Cactus ( Tim Bogert, Carmine Appice, Jim McCarty e Rusty Day ) erano considerati la risposta Usa ai Led Zeppelin. Ora, 46 anni dopo, sono tornati. La formazione non è la stessa, ma riprende quel sound, a metà tra hard rock e blues rock, intenso e chitarristico. Carmine Appice è il leader assieme Jim McCarty ( coadiuvati dall'ex Savoy Brown Jimmy Kunes e da Andy Pratt e Pete Bremy). Il nuovo album riprende quei suoni ma ci offre anche due canzoni inedite della formazione originale, incisi all'iniizio della carriera, nel 1970.

Chanteuse sofisticata, musicista di classe, performer di grande spessore, Madeleine Peyroux esce dal suo seminato con un disco diverso, coraggioso ma decisamenter godibile. Un disco in trio, con il chitarrista degli Steely Dan ed un bassista. Due strumenti e la sua voce. Il resto lo fanno le canzoni, covers per lo più. Madeleine interpreta da par suo brani di Eric Clapton, Townes Van Zandt, Tom Waits, Willie Dixon, Stephen Foster, Alen Toussaint, Sister Rosetta Tharpe. Tutto da scoprire.

Per il terzo album la formazione di Seattle passa addirittura alla Warner e firma il suo disco più importante. La produzione è affidata a Jay Joyce ( assieme alla band ) ed il disco ha un suono diverso, più elettrico. Si parte da All We Ever Knew, composta durante le sessions del disco precedente ( Let's Be Still), ma lasciata da parte perchè ancora incompleta. Il disco ha suscitato critiche e consensi in Usa ma buona parte della stampa di settore ne parla già molto bene. Sicuramente l'album rappresenta una evoluzione rispetto al passato.

Il nuovo disco in studio del rocker anglosassone (77 anni), è un ritorno ai suoni più classici. Iniziando da Dandy, scritta in memoria del grande amico David Bowie, e continuando con brani di caratura superiore come Fingers Crossed, la ballata pianistica che dà il titolo al disco, tra le cose più belle messe su disco da Hunter. Oppure Bow Street Runners, Morpheus, Ghosts, That's When The Trouble Starts. Registrato in New Jersey, con la produzione di Andy York (John Mellencamp's band), Fingers Crossed è un signor disco, ancora più bello se pensiamo che Hunter è uno che non molla. Rock and Roll is here to Stay! Di nuovo disponibile

Gerry Beckley, leader degli America, non è nuovo a dei progetti come solista. Questo album, il sesto che pubblica fuori dalla sua band, è un disco di canzoni, in cui interpreta brani suoi ma anche delle covers. Molto interessanti queste ultime: Nature's Way degli Spirit, Don't Let the Sun Catch You Crying di Gerry and The Pacemakers e To Each and Everyone di Gerry Rafferty.

Nuovo lavoro per la Handsome Family, il duo psychedelic swamp che si è conquistato una bella fama anche da noi, con la partecipazione alla colonna sonora della prima serie di True Detective.Una formazione che mischia Americana, rock ed elementi musicali diversi, in un sound che sta tra country e musica della Lousiana, psychedelia e rock. Rennie e Brett Sparks continuano il loro sodalizio: duo rock nella musica, marito e moglie nella vita reale. Più di venti anni on the road, ma hanno ancora parecchio da dire.

David Eugene Edwards, già leader dei 16 Horsepower, ha inciso almeno otto dischi a capo dei Woven Hand, la sua seconda creatura. E non ha voglia di mollare, anzi. La band, che mischia rock, radici, folk, sonorità esotiche, è un collage di idee e suoni, in cui Edwards va a nozze.

Nuovo album per la cantautrice folk n country. Tra musica colta e canzone d'autore, Chely non è la solita musicista, bensì una autrice raffinata e personale. La sua passione è per la musica d'autore, infatti Chely considera Joni Mitchell, Bonnie Raitt, James Taylor e John Prine i suoi punti di riferimento. Holy War è una grande canzone, come pure What About Your Heart. A confermare ulteriormente il valore della musicista, Joe Henry si è speso nella produzione mentre, tra gli ospiti, notiamo musicisti del calibro di Rodney Crowell ( che già aveva collaborato in passato con lei ), Emmylou Harris ed i Milk Carton Kids.

Il nuovo album, 2016

Terzo disco per la Ruf del figlio di Gregg Allman, reduce anche dall'esperienza con la Royal Southern Brotherhood. Con la produzione di Tom Hambridge, uno che sa dove mettere i suoni Devon mostra un deciso miglioramento, sia a livello compositivo che come cantante. La musica sta tra rock blues e white soul, con canzoni di indubbia qualità che segnano la crescita del musicista. Canzoni come Say Your Prayers, Lost, Pleasure & Pain, Live From The Heart, A Night Like This.

In bilico tra rock, radici e southern rock, il nuovo disco dei texani Reckless Kelly è un inno alla musica. Sulla strada ormai da quasi venti anni, hanno battuto tutti i locali d'America, suonando fino a 200 date ogni anno. Depositari di un suono deciso ed elettrico, con elementi rock ma anche country o puramente texani, non hanno mai deluso il proprio pubblico in quanto si sono mantenuti nel proprio ambito sonoro, curando più la canzone che il suono. Ed il risultato si vede anche in questo nuovo lavoro, Sunset Motel, che si può considerare tra i più riusciti della loro carriera.

Concerto inedito per la formazione newyorkese, registrato a Montevideo nel Novembre 1994. Johnny Ramone e Co, la band è in tournèe in Sud America per supportare il disco Acid Eaters, ma il set che la band esegue rimane largamente legato al loro periodo anni settanta. 30 canzoni, brevi, secche, tirate, con Teenage Lobotomy, I Wanna Be Sedated, Rock and Roll High School, Rockaway Beach sino ad Have You Ever Seen The Rain !!!

Era un pò di tempo che Rachael Yamagata non si faceva viva con un nuovo lavoro. Beh, non ha perso nè la voglia, nè il talento. Singer songwriter di razza, Rachael si misura con dieci nuove canzoni, con gusto e personalità. Non per nulla, in passato, ha collaborato con gente del calibro di Ryan Adams, Ray Lamontage e Conor Oberst. Ma Tightrope Walker è un progetto particolare, diverso, anche più curato dei suoi precedenti. Infatti Rachael ha scritto molte canzoni, le ha selezionate con cura ed ha estratto queste dieci piccole gemme. Bentornata.

Nuovo disco per la popolare rock band Usa. Si tratta del primo disco nuovo, con canzoni nuove, inciso da 16 anni a questa parte dalla band statunitense. Tra classic rock e progressive rock. La versione speciale è in digipack, contiene un laminato commemorativo del tour e due canzoni in più, esclusive per questa edizione. Si tratta di due standards americani ( Home On The Range ed Oh Shenandoah ) suonati nel classico stile dei Kansas.

Per la terza volta, nella sua lunga carriera, Randy Newman siede dietro al suo pianoforte e ri incide, da solo, alcuni dei suoi classici. I primi due dischi, Randy Newman Songbook Vol 1 e Vol 2, erano quasi due capolavori. Questo li supera. Newman rilegge brani come Short People, Burn On, Mama Told Me Not To Come, Simon Smith and The Amazing Dancing Bear, I Love L.A., Guilty, I'll Be Home, You've Got A Friend in Me, Red Bandana, ed altre. Il tocco pianistico è sublime e la voce sempre meglio. E poi c'è solo un Randy Newman. Unico, assolutamente unico.

CD /DVD. Frankie Miller, nel corso degli anni novanta, ha avuto una emorragia cerebrale che lo ha paralizzato e gli ha anche tolto la parola. Ma Frankie è rimasto nel cuore di molti dei suoi colleghi al punto che hanno deciso di celebrarlo in modo molto particolare. Infatti tramite il suo produttore David McKay e lo moglie Annette, sono stati trovati dei provini di Miller, incisi alcuni anni prima dell'incidente. Questi provini sono stati portati in studio e, con la sola eccezione di I Do, la canzone che chiude il disco (dove Frankie canta da solo), Miller è stato affiancato da una bella serie di ospiti: Joe Walsh, Elton John e Steve Cropper, Huey Lewis, Bonnie Tyler, Rod Stewart, Francis Rossi, Kiki Dee, Kid Rock, Steve Dickson, Delbert McClinton, Kim Carnes, Willie Nelson, Paul Carrack, John Parr, Bian Cadd ed altri. Edizione speciale con un DVD aggiunto: si tratta di un film documentario sulla carriera del cantante scozzese, con materiale registrato sia in studio che dal vivo. Un documento prezioso. CD non sigillato.

Lang Lang è un pianista di musica classica, forse il più famoso al mondo, in questo momento. Ma questo nuovo album non è di musica classica bensi di canzoni con Lang Lang che suona, mentre nel disco appaiono come ospiti musicisti di vario genere ed estrazione musicale: Jason Isbell, Herbie Hancock, Andra Day, Jeffrey Wright, Kandace Springs, Lindsey Stirling, Lisa Fischer ed anche la grande Madeleine Peyroux.

CD / Blu Ray. Dopo il successo dell'eccellente Give My Love to London,probabilmente il suo disco più bello di sempre, Marianne Faithfull ha intrapreso un tour in Europa. Un tour che ha avuto molto successo e che ora viene rappresentato da questo CD/DVD. Il CD contiene dieci canzoni, registrate nel corso del tour europeo 2014, mentre il Blu Ray raccoglie un concerto completo, registrato a Budapest, alla Mupa Concert Hall. 16 canzoni, con una bella manciata di classici da As Tears Go By, a Sister Morphine, Broken English, The Ballad of Lucy Jordan, Love More or Less, sino ai brani del disco più recente. Il Blu Ray contiene anche quattro canzoni registrate al Roundhouse di Londra.

C'era parecchia attesa, ed a ragione, per il nuovo disco di Norah Jones. Un disco di ballate, tra rock, soul, country e jazz, che riavvicina la cantante pianista al suo strepitoso esordio Come Away With Me. Un disco dai suoni semplici e diretti dove Norah è accompagnata da una super band: Brian Blade, John Patitucci, Wayne Shorter e Dr. Lonnie Smith. A moody Little Record, come lo descrive la stessa Jones, dove la ragazza rilegge Neil Young (Don't Be Denied), ma anche jazzisti di nome (Duke Ellington ed Horace Silver). L'edizione Deluxe comprende quattro brani in più, registrati dal vivo al Festival di Newport: Carry On, Flipside, Peace e I Don't Know Why.

Melissa Etheridge si è rimessa in carreggiata con i suoi ultimi lavori, This is M.E. ed A Little Bit of Me. Questo disco è un omaggio alla Stax, al suono soul degli anni sessanta, ad Otis Redding, prima di tutto, ma anche a Solomon Burke, Sam & Dave, Aretha Franklin ed altri luminari di quel periodo. E' andata a Memphis ad incidere, negli studi della Stax, ed ha usato i musicisti del luogo, sotto la direzione di Lawrence 'Boo' Mitchell, figlio del grande Willie MItchell. Ed ha fatto un bel disco, basta ascoltare le riletture di classici come Hold On, I'm Coming, Respect Yourself, I've Been Loving You Too Long, I've Got Dreams to Remember, Rock Me Baby, Born Under a Bad Sign etc.

Il nuovo album dei Simple Minds, acustico ! 2016

La nuova band di Chris Collingwood, già leader dei Fountains of Wayne, Edito dalla Yep Rock, un disco di rock e power pop. Prodotto da Mitchell Froom . Edizione in digipack.

Il nuovo album, 2016, del trio californiano.

Un debutto atteso per 40 anni. Questa band del Colorado, assieme già 40 anni fa, si è riformata sotto la guida di Tim Goodman (Southern Pacific) ma con gente del calibro di Jimmy Haslip, Chris Daniels, George Cahill nella band. Ed hanno finalmente inciso, ed in studio sono stati aiutati da Bill Payne (Little Feat), Sam Bush ed altri luminari. Rock, jam sound, grass: i Magic Music sono una jam band che però mischia rock e radici, influenze bluegrass (c'è parecchio dei Railroad Earth nel loro suono), ma anche frizioni rock che si mischiano bellamente con suoni completamente diversi.

I Mavericks, la band guidata da Raul Malo, sono uno dei Live Acts più vitali, eccitanti e vibranti che si possano vedere in questo momento. Questo disco dal vivo è il primo pubblicato dalla band sulla propria etichetta (Mono Mundo Recordings). Un disco che riflette alla perfezione la forza e l'assoluta godibilità del suono della band, a metà tra rock e musica latina, Messico e country, il suono dei Mavericiks è qualcosa di diverso, ma anche coinvolgente ed estremamente piacevole. Le canzoni brillano per forza, ritmo ed inventiva. Registrato nel corso del tour mondiale 2015.

2 CD / DVD. Tributo alla musica ed al genio di Jerry Garcia, registrato dal vivo nel 2015. Headliners della serata sono proprio i compagni di Jerry: Bob Weir, Phil Lesh, Bill Kreutzmann.e Mickey Hart. I quattro Dead, assieme ad uno stuolo di ospiti, rileggono le canzoni di Garcia. Un Live concert strepitoso, sia per il contenuto che per la qualità audio. Con Allen Toussaint, David Grisman, Buddy Miller, Jorma Kaukonen, Jimmy Cliff. moe., Disco Biscuits, Los Lobos, O.A.R., Widespread Panic, Grace Potter, Trampled By Turtles, Yonder Mountain String Band ed altri. Versioni superbe di classici quali Uncle John's Band, The Wheel, Sugaree, Deal, Franklin's Tower, I Know You Rider, Loser, Friend of the Devil, Touch of Grey, Ripple ed altre. Edizione con il DVD, che contiene tutto il concerto. Copia non sigillata.

Un nuovo album dei Van Der Graaf Generator è sempre un evento. La storica band inglese in cui suonano i membri originali Peter Hammill, Hugh Banton e Guy Evans non ha perso nè la voglia, nè lo smalto. Il suono, pur al passo coi tempi, è sempre legato alle classiche atmosfere dei primi storici dischi. Cominciando dall'iniziale Aloft, che mantiene il classico marchio del prog di inizio carriera, per poi proporre brani come Alfa Berlina, Room 1210, la bucolica Brough to Book, la tenue (Oh No! I Must Have Said) Yes.

Un disco decisamente originale. Si tratta di un super gruppo, formato da Kelly Hogan e Nora O'Connor con alcuni membri degli NRBQ. E il suono è un solare sunshine pop, con influenzue folk e soul, arrangiato in modo decisamente gradevole e con una manciata di canzoni che si fanno ascoltare con estremo piacere.

Sembra impossibile, ma alla non comune età di 82 anni, Leonard Cohen pubblica un nuovo disco. Da sei anni a questa parte, il poeta/ cantante canadese ha messo sul mercato tre dischi, composti di nuove canzoni. Tre dischi molto belli, anzi l'uno superiore all'altro, al punto che You Want It Darker risulta più riuscito dei due precedenti (Old Ideas e Popular Problems). Canzoni come Treaty, You Want it Darker, On The Level, If I Didn't Have Your Love, Traveling Light lo stanno a dimostrare. Leonard Cohen ci ha lasciato all'improvviso: questo disco, splendido, assume ancora maggiore importanza. Per ricordare uno dei grandi.

Racconti dal Sud. Nuova southern band che viaggia nel ricordo di Allman Brothers e Lynyrd Skynyrd, con un occhio anche alle evoluzioni più rock dei Gov't Mule di Warren Haynes. Rock, southern rock, blues, boogie blues, blues rock. Black Mountain Prophet sono una nuova band, vengono dal Kentucky, ed hanno un suono ruvido. Canzoni che sono tutte un programma: Feel Good Mama, Lay The Bottle Down, Whiskey Don't Make Me Cry, Front Porch Company, Mercy etc.

Il nome B.J. Barham forse non vi dirà nulla, ed è anche logico. Ma BJ è il leader, da sempre, degli American Aquarium, una formazione Alternative Country o Americana che dalle nostre parti riscuote un certo successo. Sono sempre in pista, e c'è anche un disco nuovo in uscita, ma Barham, nei ritagli di tempo, ha avuto il tempo di riflettere e di scrivere (e incidere) una manciata di canzoni in puro stile Americana. Un bel disco, con una manciata di canzoni coinvolgenti che non si distaccano poi molto dal suono degli American Aquarium.

Ex countryman, Jonny Fritz da Nashville si trasferisce a Los Angeles e firma per la ATO. Un disco un pò fuori dal coro, prodotto da Jim James (My Morning Jacket) e con i due Goldsmith (Dawes) in session. Testi bizzarri, ma canzoni solide, più rock che roots. Cambio di indentità musicale? Probabile, ma anche segno di maggiore personalità.

Il nuovo album, 2016. Confezione limitata in digipack.

2 CD. More acoustic stuff. Il secondo CD comprende anche brani dal vivo. Edizione Deluxe

Jonatha Brooke, di professione cantautrice, è una figura poco conosciuta della scena Bostoniana. Ma, a conti fatti, è una musicista molto seria e con una produzione media ben oltre la sufficienza. Come dimostrano i suoi lavori precedenti, Back in The Circus, ad esempio. Questo nuovo album, prodotto assieme a Mark Hornsby e Phil Nash, mette e assieme una manciata di canzoni di ottimo livello, cominciando da Put The Gun Down, You And I, Mean Looking Jesus, Light Years, Love Hurts sino a Midnight Hallelujah che, giustamente, dà il titolo all'opera. La sua musica sta tra folk e rock con liriche intense e complesse armonie vocali

Inglese, Faccini ama la canzone d'autore ed è un performer sensibile e molto preparato. Questo lavoro, in cui presenta dieci nuove canzoni, mostra il meglio della sua scrittura. Canzoni Come To Be Sky, Drone, Beloved, Comets, Oiseau dove l'amore per uil nostro paese viaggia di pari passo con la minuziosa descrizione di luoghi che il nostro ha sempre amato.Tra folk e rock, ma con un piglio creativo molto personale.

Era una delle nostre favorite poi, come è successo a molte cantautrici, ha dovuto diventare indipendente, autogestire i propri dischi. Ma Catie non ha mai mollato. Tosta, tesa, indomita, Catie mischia folk e rock, amore e passionalità, forza ed impeto. Catie è preparata, conosce la musica, sa scrivere e canta molto bene. Questo disco dal vivo, forte, quasi dirompente, è un perfetto viatico per ricondurla verso il grande pubblico.

Il nuovo album, 2016

Un broadcast radiofonico indito. Winnipeg, 13 Dicembre 1986. 14 canzoni, Metallica agli inizi ma già forti e decisi nel suono.

C'era molta attesa per il nuovo lavoro di Hope Sandoval, già voce solista nei Mazzy Star. Nella band di Hope c'è anche Colm Ó Cíosóig dei My Bloody Valentine. Il disco, più rock rispetto agli standard della Sandoval, vede anche la presenza di Kurt Vile, chitarra solista in Let Me Get There. La voce diafana e sensuale di Hope, progressivamente sempre più langudia, accompagnata da un organo molto doorsiano e da un tappeto di suoni coinvolgente, fa di questo disco, dall'iniziale Into The Trees, una delle sorprese di questa fine anno.

Nuovo album per la Chris Robinson Brotherhood, registrato nello stesso periodo (nelle medesime sessions), in cui è stato inciso il disco precedente, Anyway You Love, We Know How You Feel. Solo cinque canzoni, ma canzoni lunghe, delle jam in cui confluiscono gli elementi tipici del sound di Robinson e della sua band. Rock ad ampio spettro, libero da ogni vincolo, in cui abbiamo rock e blues, attitudine all'improvvisazione, musicale libera ed implicazioni psichedeliche. Un suono che si fa via via più interessante.

Charlie Rich è stato uno dei più grandi, ma anche dei meno considerati, musicisti americani degli ultimi cinquanta anni. Voce formidabile, Rich era un musicista che sapeva convogliare nella sua musica rock e soul, con influenze southern ed anche un tocco di blues. Il tutto condito da una voce formidabile. Purtroppo ci ha lasciato troppo presto e, altrettanto presto, è stato dimenticato. Questo tributo, in cui ci sono musicisti del calibro di Shooter Jennings, Jim Lauderdale, Will Kimbrough, Kevin Connolly, Keith Sykes, Preston Shannon, Susan Marshall, Juliet Simmons, è solo l'inizio di una riscoperta che speriamo, avvenga in tempi abbastanza brevi.

Jim James, poliedrico leader dei My Morning Jacket, ma anche solista, produttore e musicista decisamente personale, approda ad un nuovo lavoro come solista, dopo il discutibile Regions of Light and Sounds of God, uscito tre anni fa. Eternally Even è più coeso, musicalmente parlando, meno dispersivo, e bada fortunatamente più alla sostanza. C'è del rock, anche qualche ballata, qualche brano impegnato politicamente, compresa la lunga We Ain't Getting Any Younger, quasi dieci minuti (divisa in due parti), che si può considerare il center piece del disco.

Il nuovo album, 2016.

Steve Forbert, sempre molto attivo, anche con dischi autogestiti, questa volta pubblica un nuovo lavoro attraverso i canali normali. Flying at Night è un disco nuovo a tutti gli effetti, con canzoni nuove di zecca (anche se qualcuna è rimasta per molti anni, senza essere incisa, nei suoi cassetti). Con il polisrumentista Anthony Crawford, Forbert ci consegna una serie di ballate, nel suo classico stile, tra rock, folk e radici. Elettriche, ma non più di tanto, con Crwaford che fa l'uomo band, e Steve che è in grado di fare ancora canzoni di spessore, come Flying at Night, Belle of Baltimore, Dear Angel, Quiet Day.

Itasca è il nome d'arte della cantautrice di Los Angeles Kayla Cohen. Atmosfere pastorali, arie psichedeliche, sonorità elettroacustiche, ballate poetiche. Il microcosmo di Itasca è sicuramente intenso e personale e la musica acquista in valore grazie anche alla band che la accompagna: Dave McPeters, Coleman Guyond e Julia Novak. Itasca ha tutti i numeri per diventare la nuova musa del Laurel Canyon, Open To Change è il suo (splendido) biglietto da visita.

Non si tratta di un vecchio album del noto chitarrista californiano ( ex Canned Heat, ex John Mayall, ha suonato persino coi Rolling Stones ), ma di un disco completamente nuovo. Harvey Mandel è ancora vivo e suona, e bene. Considerato uno dei chitarristi blues più influenti e più innovativi, Mandel è entrato in studio con musicisti più giovani di lui, gente che ha suonato con Ryley Walker e Sun Kil Moon. Il risultato è un disco a metà tra blues e psichedelia, con brani come Snake Pit, Space Monkeys, Baby Batter e Jack Hammer.