
"se rabelais fosse stato un soldato nella prima guerra mondiale, non avrebbe potuto fare niente di meglio di celine. piu di ogni altra cosa, lo spazio narrativo cosi ristretto, nel quale i personaggi appaiono e scompaiono ciclicamente come i pupazzi di una giostra, esalta la sua straordinaria capacita di caratterizzare e rendere indimenticabili i singoli esseri umani ... celine e stato piu di ogni altra cosa un superbo ritrattista, un impareggiabile anatomista della singolarita umana. il suo stesso senso del comico e del grottesco nasce dalla constatazione, cosi fertile di conseguenze poetiche, che ognuno, in quel grande circo che e il mondo, recita la sua parte a modo suo, destinato a rimanere incomprensibile agli altri". (emanuele trevi). con una premessa di francois gibault.

"morte a credito", pubblicato nel 1936, e il secondo grande romanzo di celine, che nelle sue pagine ritorna alla propria infanzia e adolescenza. cresciuto in un?atmosfera soffocante e carica d?odio, illuminata solo dalle presenze della nonna caroline e dello zio eduard, il giovane ferdinand racconta le proprie esperienze familiari, scolastiche, erotiche. quella di celine e una prosa di sconvolgente carica espressiva e visionaria, brulicante di ossessioni, oscenita e violenza. ma, come ha notato andre gide, "la realta che celine descrive e l?allucinazione provocata dalla realta". del testo di "morte a credito", censurato per oltre quarant?anni nei suoi passaggi piu scabrosi, e qui pubblicata la versione integrale nella storica traduzione di giorgio caproni.
