PROSSIME USCITE
Sono ormai quatrto anni, due EP ed un disco intero, che Joe Pug ha sfondato il muro del nulla per diventare uno dei cantautori più interessanti, emersi negli ultimi anni. The Great Despiser, che si avvale della partecipazione di Craig Finn, è un bel disco. Molto bello. Echi di Dylan, John Prine, Steve Earle: ballate con influenze irlandesi, brani folk intensi e personali, ma anche un paio di canzoni rock, che deviano in parte il percorso. La crescita di Joe Pug, da promessa ad autore vero, è un fatto reale. Copia non sigillata.
Il nuovo album del cantautore, sos4.
Joe Pug è un cantautore, nel senso più puro del termine. Ha iniziiato ad andare in giro solo con la sua chitarra e la sua musica, con un paio di EP come bagaglio. Poi, via via, ha registrato dei dischi, spostando il suo asse sonoro sempre più verso il rock. Balladeer, non rocker, Pug è comunque un cantautore vero, tra i migliori della nuova genrazione americana. Questo nuovo lavoro, elettrico, lo vede a contatto con gente come Pat Sansone ( Wilco ) ed altri sidemen di Chicago.
Si è rivelato lo scorso anno con l'EP Nation of Heat. Conferma il suo valore di real folk singer con questo full album d'esordio in cui propone una serie di canzoni nuove, più la rilettura elettrica dell'ormai classica Speak Plainly Diana. Il resto va da brani voce e chitarra a qualcuno più strumentato e ci mostra un cantautore vero e non uno dei tanti menestrelli che si rifanno a Nick Drake. Pug si ispira al primo Dylan ma anche a John Prine ed ha tutti i numeri per diventare qualcuno.









