




pur essendo una trattazione compiuta dei vari argomenti implicati nel fenomeno della tragedia greca e pur seguendo di dramma in dramma l`opera dei singoli tragici (compresi i minori), l`opera di max pohlenz non e` un manuale nel senso corrente. la tragedia greca non e` una somma di problemi esteriormente tenuti insieme da un intento didattico, bensi` un lavoro unitario, concepito organicamente, valido soprattutto per la lezione derivante dal suo insieme, dove la tragedia greca e` illustrata come fenomeno complesso, incidente su tutta la vita dei greci; con le parole stesse dell`autore: "la tragedia greca e`, oltre che servizio divino, anche servizio del popolo. e arte popolare nel senso piu` alto". ed e` anche un`opera, questa di max pohlenz, scritta in una lingua suggestiva, che continua a restare la migliore introduzione per chi desideri iniziarsi a questa problematica tanto affascinante.



una monografia sull`artista pugliese: tutta l`opera di raffaele spizzico, dalla pittura agli acquerelli, ai disegni, alle sculture, alle ceramiche, ecc. esaminata da sette critici d`arte e corredata da un`antologia critica che raccoglie testimonianze di molti nomi del mondo artistico italiano.


il volume illustra la raccolta del collezionista gino magnani, racchiusa nella villa della fondazione magnani rocca, nel parco di corte di mamiano (parma). l`intero palazzo e` uno scrigno ricco di dipinti, sculture, mobili e oggetti di grandi artisti di tutti i tempi: filippo lippi, ghirlandaio, durer, van dyck, goya, canova, e ancora, renoir, ce`zanne, matisse, carra`, braque, severini, de chirico, guttuso, burri e morandi. l`opera prevede una prima parte di saggi a firma di emiliani, fornari e sgarbi, mentre nella seconda parte, divisi in capitoli tematici, vengono passati in rassegna gli artisti e le opere presenti nel museo.






il volume e` il catalogo della mostra di roma (complesso del vittoriano, 7 ottobre - 4 febbraio 2001).


"gentile signore, la prego di dedicare qualche attenzione a queste poche pagine. a tratti potranno sembrarle leggere, oppure gravi e impudiche, ma a poco a poco capira` che da esse dipende la mia vita. sono entrata nella sala da te` il 16 ottobre dell`anno scorso." parigi. per sfuggire alla pioggia, alice, 48 anni, si e` infilata in un locale diverso dal solito, dove una signorina gentile le ha portato un vassoietto con una teiera nera e una fragile tazza azzurra, una bevanda "che ha il colore del sole visto nell`erba alta quando si e` adolescenti e ci si sdraia nei prati". la stessa signorina, per via di un malinteso, ha poi condotto la donna in una stanzetta adibita allo shiatsu, e l`ha invitata a indossare un sottile pigiama blu. un uomo ha posato le mani sulla sua pelle: gesti morbidi pieni di rispetto, senza bisogno di parole. per alice quel massaggio e` stato un risveglio, la riconciliazione con un corpo quasi dimenticato, l`inizio di una guarigione, l`esplosione del desiderio. fino a quel momento la sua vita non e` stata altro che un susseguirsi di doveri, allevare una figlia da sola, mantenersi con un lavoro qualsiasi, non conoscere la felicita` di un amore, di una quotidianita` da condividere. una donna di mezza eta` in una grande citta`, senza piu` sussulti, senza progetti. ma dopo quel pomeriggio per caso, alice e` tornata a cercare le mani del dottor akifumi, una settimana dopo l`altra, e per poter comunicare con lui ha frequentato un corso di giapponese. e cosi` e` passato un anno, e oggi e` pronta a confessarsi. poetico, ricco di suggestioni, "lettera d`amore senza dirlo" e` un romanzo che parla a tutte le donne che hanno perso la magia del sogno, un piccolo dono a chi vuole ancora stupirsi e ritrovare la bellezza della nostra esistenza.



negli anni di piombo tra il `74 e l`81 hanno perso la vita, in italia, decine di persone uccise semplicemente per il loro lavoro. l`attacco al "cuore dello stato" spesso ha sbagliato mira, o ha colpito volutamente personaggi insospettabili o inconsapevoli. attraverso testimonianze inedite e racconti di prima mano, questo libro vuole dare voce ai familiari delle vittime.

quest`opera vuole ripercorrere le ultime tappe di un genere pittorico di antica tradizione: la veduta romana. gli estremi cronologici tra cui si collocano le novanta opere selezionate sono la fine della prima guerra mondiale e il secondo dopoguerra. "appena ieri", ma alcune delle opere riprodotte, i mutamenti subiti dall`aspetto della citta` sono tanto radicali da riproporre, anche per anni cosi` vicini, il topos fin troppo usato della "roma sparita". la pittura, tuttavia, non documenta solo i mutamenti esteriori, come quelli avvenuti in nome del mito imperiale e a opera del "piccone risanatore". sensibile all`evolversi della storia umana, registra le trasformazioni profonde subite dal "clima" della citta`, mentre questa vive le contraddizioni del fascismo, gli orrori della guerra, le miserie e gli entusiasmi dell`italia liberata. eventi del nostro passato recente, eppure ancora poco noti dal punto di vista dell`interpretazione figurativa. al crescente interesse da parte degli studiosi e del grande pubblico va incontro questa antologia, che propone, oltre ai pittori della scuola romana, anche il lavoro di illustri ospiti come de chirico, de pisis, severini, e si sofferma sui rapporti tra i pittori e l`ambiente letterario.

non c`e` da meravigliarsi che l`arte danese sia quasi sconosciuta in italia: la danimarca e` un paese piccolo e lontano e la sua cultura ha avuto solo raramente risonanza fuori dall`ambiente scandinavo. alcune mostre allestite a roma hanno fatto conoscere la pittura danese della cosiddetta "eta` d`oro", e dimostrato l`importanza che i soggiorni romani ebbero per i pittori danesi della prima meta` dell`ottocento. "ho l`intenzione di fare una collezione delle vedute piu` belle fra i numerosi punti pittoreschi di roma e i suoi dintorni", scriveva christoffer wilhelm eckersberg all`incisore danese clemens, "spero in quel modo di poter rendere a lei e ai miei compatrioti una idea abbastanza chiara di questo bel paese, dove e` quasi impossibile non occuparsi di paesaggistica, essendo troppo bella e pittoresca la natura". in queste parole si riassume l`impressione che i danesi ricevevano dall`impatto con la capitale. quasi tutti hanno descritto la "roma sparita" da loro conosciuta, quella che va dai primi dell`ottocento al risorgimento, e di cui hanno immortalato non solo l`ambiente, ormai radicalmente mutato, ma le feste e i costumi dei tempi andati, i tempi del pinelli e del belli. i danesi, come gli artisti di tanti altri paesi, hanno cosi` dato il loro contributo alla descrizione e alla perpetuazione della memoria di questi aspetti della citta` eterna.

la sardegna rivive, attraverso le sue leggende, un mondo arcaico e suggestivo di complicate e affascinanti contaminazioni storico-culturali. nei racconti popolari si incontrano demoni, tracce di miti, brandelli di un`antica religione, relitti di riti iniziatici del mondo agro-pastorale e personaggi leggendari. gli e`rchitos, ad esempio: uomini condannati a trasformarsi nella notte in buoi che annunciano la morte; le su`rbiles: donne-vampiro che si tramutano in insetti per succhiare il sangue dei neonati; le jannas: fate luminose che tessono le loro stoffe su telai d`oro. e molti altri ancora. un patrimonio della tradizione orale e scritta che merita di essere ancora raccontato.


si tratta di una raccolta di scritti del dottore di vienna che hanno dato inizio a un nuovo modo di considerare il mondo psichico infantile. il testo riporta un ampio quadro sui problemi dello sviluppo psichico infantile, indispensabile per quanti vogliono capire il complesso e ricchissimo mondo dei bambini.

Il romanzo di Walter Wager da cui è stato tratto il celebre film con Arnold Schwarzenegger.

e la storia di piura, piccolo centro di provincia dedicato all`agricoltura e al commercio del bestiame, che diventa una grande e tumultuosa citta` moderna, tra fabbriche, grattacieli e automobili. la casa verde e` il postribolo che sorgeva nella mangacheria, l`agglomerato di capanne ai margini della citta`, variopinto crogiolo di razze e miserie destinato a diventare uno squallido suburbio. un luogo realissimo e mitico al tempo stesso, che vargas llosa evoca nei modi e nelle cadenze della mitologia popolare, attraverso i suoi personaggi: don anselmo, padre garcia, il dottor zevallos, la santera domitilla.

nella societa` delle immagini il colore informa, come nelle mappe. seduce, come in pubblicita`. narra, come al cinema. gerarchizza, come nelle previsioni del tempo. organizza, come nell`infografica. valorizza, come nei cosmetici. distingue, come negli alimenti. oppone, come nella segnaletica stradale. si mostra, come nei campionari. nasconde, come nelle tute mimetiche. si ammira, come nelle opere d`arte. infine, nell`esperienza di ciascuno, piace. tutto questo accade grazie a qualche tecnologia. in primis quella dei mass media, che comunicano e amplificano le abitudini cromatiche. il pubblico osserva, sceglie, impara; finche` queste consuetudini non standardizzano la percezione e il colore comincia a parlare da solo, al punto da sembrare un fatto naturale. perche` le matite gialle vendono di piu` delle altre? perche` flaubert veste di blu emma bovary? perche` nei dipinti di mondrian il verde non c`e` mai? e perche` invece hitchcock lo usa in abbondanza? intrecciando storie su storie, e con l`aiuto di 400 illustrazioni, falcinelli narra come si e` formato lo sguardo moderno, attingendo all`intero universo delle immagini: non solo la pittura, ma anche la letteratura, il cinema, i fumetti e soprattutto gli oggetti quotidiani, che per la prima volta ci fa vedere in maniera nuova e inconsueta. tutte le societa` hanno costruito sistemi simbolici in cui il colore aveva un ruolo centrale: pensiamo al nero del lutto, al rosso del comunismo o all`azzurro del manto della madonna. cio` che di straordinario e` accaduto nel mondo moderno e` che la tecnologia e il mercato hanno cambiato il modo in cui guardiamo le cose, abituandoci a nuove percezioni. visto su uno smartphone, un affresco risulta luminoso come una foto digitale. le tinte cariche e brillanti dello schermo sono ormai il parametro con cui valutiamo la purezza di ogni fenomeno cromatico. chi ha conosciuto il colore della televisione, insomma, non puo` piu` vedere il mondo con gli occhi del passato. magari non ne siamo



nella corrispondenza tra la mai completamente esperita singolarita` delle architetture e dei luoghi di roma e gli studi sulla stratificazione dei suoi insediamenti si colloca questa storia di teatri progettati e non costruiti. in parallelo a quella degli edifici realizzati, la storia delle architetture immaginate illumina la conformazione della citta` attuale e ne rende piu` evidenti caratteri e contraddizioni. la vicenda delle sale per gli spettacoli e` in questo senso esemplare; che alla citta` delle scenografie barocche e alla fitta rete di luoghi destinati agli spettacoli, realizzati nel corso dei secoli xvii e xviii, ha fatto seguito, all`inizio dell`800, una reiterata impossibilita` di arrivare alla costruzione d`un nuovo teatro pubblico, in conseguenza d`una difficolta` di trasformazione sociale, civile e architettonica, su cui molto resta da indagare. il non realizzato teatro di roma prende forma nelle storie del teatro municipale, del teatro massimo o teatro regio e in quella dell`auditorium, che fanno interagire immagini diverse, sul fondo della straordinaria complessita` formale dei luoghi. cosi` la citta` non costruita e` parte integrante di quella che abbiamo sotto gli occhi e, a volte, solo attraverso quella e` possibile "vedere" l`immagine piu` significativa di questa.
















donna-cibo, donna-natura, fertilita`, fecondazione, inseminazione, sessualita`: nelle societa` primitive sono madri, raccoglitrici, sacerdotesse, vittime sacrificali, veneri della cucina. ma nella societa` moderna? che cosa opporre al sistema complesso della comunicazione e dei significati legati alla nutrizione? i messaggi pubblicitari, i rituali della donna consumatrice, i processi produttivi dell`alimentazione, il rapporto psicologico e patologico con il cibo, l`anoressia mentale: e` possibile invertire una tendenza cosi` consolidata proponendo il terreno (arduo) della controinformazione, dell`economia alimentare, dell`uso e controllo collettivo delle fonti energetiche? e, tanto per cominciare, come dove e quando mangiamo? le autrici propongono un test: dai suoi risultati una proposta per nutrirci meglio. introduzione di anna corciulo.









la tossicomania non e` che un aspetto di un problema piu` generale: la difficolta` di risolvere, nella nostra epoca, molte crisi di adolescenza e di rapporto con la societa`. questo dossier non si limita a denunciare gli effetti dell`uso delle droghe o a indicare definitive soluzioni, analizza piuttosto gli aspetti strettamente umani del problema droga, in particolare i fattori affettivi e relazionali che sono alla base delle diverse forme di tossicomania e che costituiscono gli aspetti fondamentali della personalita` del tossicomane.























