



e` la rievocazione delle ultime battaglie combattute nel deserto egiziano fra il luglio e il novembre del 1942 e il drammatico racconto di un piccolissimo reparto di artiglieri carristi, qui menzionati con i loro nomi veri. l`autore comandava la prima batteria del dliv gruppo semoventi da 75/18, in forza al 3. reggimento articelere "duca d`aosta" della divisione corazzata "littorio". con esso partecipo` a tutte le fasi delle varie offensive e controffensive in quell`estate e in quell`autunno, e in particolare alla "piccola" e alla "grande" battaglia di el alamein.



la raccolta di componimenti in versi e in prosa di piero jahier nasce dall`esperienza dell`autore come tenente istruttore di un reparto di alpini durante il primo conflitto mondiale. e un diario di guerra scritto al fronte, tra il marzo del 1916 e il luglio del 1917, ma e` anche un diario di vita e di valori indelebili e un unicum dal punto di vista letterario, che alterna squarci lirici e poetici a momenti narrativi. e un racconto di incontri e complicita` fra reclute, di fratellanza tra quegli alpini in cui jahier ritrova i valori in cui si rispecchia: la vita degli umili, la ricerca di purezza e verita`, l`amore per la montagna. per questo chi legge il suo diario di guerra e` con lui e con gli alpini.



la documentata testimonianza della presenza della comunita` ebraica nella storia del nostro paese, dal risorgimento alla resistenza.

"tu passerai per il camino" era la minaccia che gli aguzzini di mauthausen lanciavano di continuo ai detenuti del lager maledetto; una minaccia che ogni giorno si concretava atrocemente. oltre settemila furono i deportati italiani che qui trovarono la morte. l`autore, sopravvissuto, racconta in questo libro le atrocita` di quello sterminio.










"il peso dello zaino" e` la naturale integrazione di "centomila gavette di ghiaccio", con il quale costituisce un unico blocco narrativo. chiusa la vicenda del fronte russo con il rimpatrio dei superstiti, gli alpini, ritornati ai loro reparti dopo un mese di licenza, vengono impiegati nel settore di confine verso la jugoslavia: ma incombe su di loro il dramma dell`8 settembre.

difficilmente puo` essere trovata una personalita` piu` controversa, discussa e per certi versi, indecifrabile, tra gli alti esponenti militari del periodo fascista, di quella di rodolfo graziani. comandante delle truppe libiche nel 1913, generale di divisione nel 1930, generale di corpo d`armata due anni dopo, governatore della somalia nel 1935, nel 1936 e` nominato maresciallo d`italia. poi, con la guerra del 1940, inizia il rapido declino dovuto alla sua ritirata da sidi el-barrani e da el-alghiela. dopo l`8 settembre aderisce alla repubblica di salo` e diventa capo di stato maggiore. arresosi agli alleati l`1 maggio 1945, conosce la prigionia. viene poi liberato, aderisce all`estrema destra, poi ne esce. ribelle e solitario: un personaggio scomodo.