








il nazismo, le persecuzioni, gli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale: un chirurgo. ravic, e` costretto ad abbandonare la germania e a rifugiarsi a parigi dove viene ridotto dalla crudele indifferenza della gente a esercitare la sua professione ai margini della societa`. sembrerebbe inevitabile abbandonarsi alla rassegnazione, rinunciando a tutto, a ogni speranza di riscatto...














attraverso la ricostruzione storica della nascita della moderna famiglia borghese, l`autore porta alla luce le contraddizioni di una societa` che si era illusa di liberarsi attraverso la negazione dell`importanza delle relazioni familiari. la crisi della famiglia nella "societa` edonistica" si esprimerebbe nella diffusa affermazione di modelli di comportamento anafettivi ed egoistici. lo studio critico delle teorie sulla famiglia elaborate nel nostro secolo evidenzierebbe come anche i nuovi modelli relazionali siano in realta` il frutto di un progetto generale di ordine costituito non meno repressivo del precedente.


























ispirandosi alla "tosca" di puccini, questo romanzo mette in scena una bizzarra storia d`amore che e` anche ricerca (o scoperta) "dell`abisso". a narrare la vicenda in prima persona, con accenti ora tragici ora ironici, e` il "cattivo", il barone scarpia, burocrate della tortura e cultore di speculazioni teologiche, carnefice e vittima, protagonista insieme con tosca di una discesa agli inferi nella quale l`eros (una particolare forma di eros) svela il potente e incontrastato fascino dell`annientamento.


cofanetto due volumi
a cura di sarah zappulla muscara`
i edizione dicembre 1994


in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa (luglio `44) dell`autore, vengono pubblicate (o ripubblicate) tutte le sue opere. il primo volume contiene alcuni famosi romanzi (corriere del sud, volo di notte, terra degli uomini), oltre a un inedito (l`aviatore) e ad altri testi vari: scritti giovanili, articoli, prefazioni, diari e lettere.



















"lumie di sicilia", "pensaci, giacuminu!", "liola`", "a patenti" sono forse i piu` noti fra i testi in dialetto che costituiscono l`esordio teatrale di luigi pirandello. questi ed altri lavori, inediti o rari, per un totale di dodici, sono qui raccolti in un unico "corpus" corredato di un glossario dei termini dialettali. dodici lavori nati negli anni in cui lo scrittore andava elaborando le sue rivoluzionarie tecniche teatrali. la vivacita` vernacolare, intima, colloquiale, fantasiosa, conferisce a queste pagine un forte spessore antropologico e psicologico, ed e` proprio mediante il codice del dialetto che pirandello assume la sicilia non solo a modello interpretativo e ideologico, ma a provocatoria proposta culturale.








