
le leggi oggettive della politica hanno tempi di verifica lunghi. quella scoperta nel "18 brumaio" a meta ottocento individua la tendenza secolare al rafforzamento e all?estensione dell?apparato burocratico e militare dello stato borghese. e una scoperta importantissima perche permette un passo avanti sostanziale rispetto al "manifesto" del 1848. il proletariato non puo adoperare per la sua emancipazione uno strumento che la borghesia ha costantemente perfezionato e ingigantito attraverso i secoli con lo scopo prioritario di salvaguardare il proprio dominio. la sostituzione della "macchina" statale borghese con un tipo di stato completamente nuovo e uno dei primi passi del proletariato sulla via del potere. e la prima condizione perche una rivoluzione proletaria possa affrontare il compito di organizzare la produzione sociale in forme capaci di condurre alla estinzione di ogni genere di stato. l?indicazione strategica che ne viene alla lotta plurigenerazionale per il comunismo verra testata da marx stesso alla luce della comune di parigi nel 1871 e trovera piena conferma a distanza di un altro mezzo secolo con la rivoluzione d?ottobre del 1917.

le tappe fondamentali della vita politica di lenin sono delineate attraverso osservazioni e testimonianze di oltre cinquanta autori assai diversi: militanti rivoluzionari, temporanei compagni di strada, intellettuali borghesi, avversari di classe. certo, rispetto alla ricchezza teorica e pratica del leninismo, il contenuto del volume e` cosa modesta, ma sicuramente utile ad avvicinare il lettore alla comprensione dei suoi aspetti essenziali. a quasi trent`anni dalla prima, la nuova edizione, essa stessa testimonianza della vitalita` del leninismo, si presenta arricchita, oltre che di contributi storici, testimonianze dirette e materiale iconografico, di giudizi politici che di quella strategia politica comprovano l`attualita`.

"salario prezzo e profitto" offre al lettore i fondamenti della teoria economica marxista in forma piana e scientificamente rigorosa. il testo e` in origine un "paper" che marx legge nel corso di due sedute del consiglio generale della prima internazionale, esprimendo "in forma straordinariamente succinta, ma `relatively popular`, parecchio di nuovo", come lo stesso marx ne scrisse ad engels. il "parecchio di nuovo" e` la fondamentale scoperta del "valore del lavoro" attraverso l`introduzione del concetto di "forza-lavoro". si tratta quindi anche della prima spiegazione scientifica del meccanismo dello sfruttamento capitalistico.

la crisi delle relazioni globali ha prodotto anche l`ennesima "riscoperta di marx". non potevano certo mancare nella "biblioteca giovani" quei fondamenti teorici della dottrina economica marxista che trovano proprio nell`"analisi della merce" la spiegazione ultima del fenomeno tipicamente capitalistico della crisi. i concetti piu` astratti di "per la critica dell`economia politica", quelli mano a mano piu` "concreti" sviluppati nel "capitale", sono gli attrezzi teorici indispensabili per indagare la realta` complessa della crisi capitalistica. quella marxista, solo apparentemente una delle tante possibili spiegazioni della crisi, in realta` e` l`unica scientifica perche` e` l`unica che non debba inglobare il dogma, indimostrabile e falso, che il capitalismo non abbia alternative. il marxismo muove dalla certezza che le crisi sono la prova della transitorieta` storica del capitalismo e le studia nella prospettiva della battaglia per una forma piu` elevata di societa` che superi l`attuale disordine sociale.

il tentativo di staccare le analisi scientifiche di marx dalla teoria comunista complessiva che le nutre e` ricorrente. era usuale venticinque anni fa, quando fu pubblicato la prima volta questo opuscolo, e` tornato in gran voga oggi, quando la crisi globale ha seppellito teorie e dottrine fino a ieri ritenute inossidabili. innumerevoli economisti - o presunti tali - hanno riscoperto che gli studi di marx sul fenomeno delle crisi del capitalismo sono a tutt`oggi insuperati, ma per potersene appropriare devono amputare le sue analisi economiche della loro premessa e delle loro conclusioni comuniste. all`ennesima riproposizione di questo vecchio trucco rispondono ancora sempre le parole di engels sulla tomba dell`amico e compagno di lotta di una vita: marx e` stato un grande scienziato, "ma lo scienziato non era neppure la meta` di marx ... perche` marx era prima di tutto un rivoluzionario". di qui la scelta di una rinnovata terza edizione di questa antologia.

le ragioni profonde di una scelta che permetta di comprendere i mutamenti cruciali dell`oggi, spiegarsene le acute contraddizioni, sottrarsi all`apologia del disimpegno. la via per battersi contro l`incertezza del futuro, contro una realta` sociale stridente, per l`affermazione di una "causa di tutta l`umanita`".

da sempre gli uomini sognano di liberarsi dal flagello della guerra, anche se e` impossibile negare che, ai crocevia della storia, la strada del progresso umano sia spesso passata per i conflitti militari. la borghesia francese, ad esempio, dovette difendere le conquiste della sua rivoluzione dagli assalti della reazione europea in una serie di guerre rivoluzionarie. l`esercito rivoluzionario francese, sconfiggendo i prussiani a valmy, apri` una breccia decisiva nel muro eretto dalle vecchie classi feudali sulla strada della storia. i comunisti non sono pacifisti. essi valutano le guerre per il ruolo concreto che hanno svolto - o svolgono - nel lunghissimo e accidentato cammino che l`umanita` ha percorso, e che deve condurla fuori dalla originaria condizione animale di provenienza.

non esiste, negli scritti di marx ed engels, un trattato di filosofia della storia; esiste pero` la concezione radicalmente nuova dello "sviluppo della formazione economico-sociale come processo di storia naturale", ed esistono di questa idea - gli ampliamenti, le precisazioni, le applicazioni che le scadenze della lotta politica rivoluzionaria resero via via necessarie. questa antologia propone alcuni momenti di tale riflessione, senza ovviamente voler raccogliere tutta l`elaborazione marxista al riguardo. il testo centrale e` costituito dalla prima parte della "ideologia tedesca", scritta da marx ed engels con lo scopo di "veder chiaro in noi stessi". segue la "prefazione" del 1859 all`opera "per la critica dell`economia politica" che puo` essere considerata la prima stesura del "capitale". completano il volume alcune lettere con cui marx ed engels precisano e chiariscono la loro scoperta, rispondendo cosi` anticipatamente agli equivoci o alle interessate deformazioni che riducono il materialismo storico ad un meccanicismo dove nulla conta al di fuori dell`economia.

le pagine indirizzate da marx al proletariato parigino che nel marzo 1871 compie il suo "assalto al cielo" dando vita alla comune. pagine in cui troviamo dignita`, energia, documentazione e, tracciate in una sintesi magistrale, le principali tendenze del secolo a venire. nell`introduzione engels sottolineera`: "la comune dovette riconoscere sin dal principio che la classe operaia una volta giunta al potere non puo` continuare ad amministrare con la vecchia macchina statale." lo stato era divenuto in secoli di storia un organo a se`, "al servizio dei propri interessi particolari" e cio` era evidente "non solo nella monarchia ereditaria, ma anche nella repubblica democratica". marx aveva scritto: "la lotta della classe operaia contro la classe capitalistica e il suo stato e` entrata, grazie alla lotta di parigi, in una nuova fase ... un nuovo punto di partenza di importanza storica universale e` conquistato". un punto di partenza perche`, scrive cervetto, "la comune di parigi e` durata pochi giorni. lenin lo sa bene quando restaura la scoperta di marx, mezzo secolo dopo, e pochi mesi prima che il movimento reale in russia la riproponga all`ordine del giorno".



