
"sorseggiarono il caffe, l`uno davanti all`altra, fra le macerie della vita passata di lui e i frammenti di quella presente di lei, agitati da una dolce eccitazione per quel supplemento di vita cui sentivano di avere diritto, da una feroce nostalgia per una vita che non c`era mai stata". questa e la storia vera di un amore possibile. o forse e la storia possibile di un amore vero. margherita e marcello si conoscono su un treno. lei sta scappando dalla sua famiglia, lui vi sta facendo ritorno. seduti l`una di fronte all`altro, su un vagone affollato, tra bambini che giocano e anziani che hanno voglia di chiacchierare, i due si prendono le misure. all`inizio sono cauti; poi, quasi senza accorgersene, si ritrovano a confidarsi. parlano di rapporti di coppia, di figli, di sogni e fragilita, di promesse mantenute oppure dimenticate. come in un film d`autore, nell`intimita di un`inquadratura fissa, matteo bussola mette in scena un dialogo a cuore aperto tra una donna che ha uno sguardo schietto e disilluso e un uomo che non smette di credere negli altri. due persone dalle esistenze apparentemente ordinarie, familiari al punto che ci sembrano le nostre. e che, nella realta parallela del viaggio, scoprono una parte inedita, inconfessabile, di se. un incendio fuori stagione che forse neppure il destino riuscira a spegnere. come sarebbe "prima dell`alba" se i protagonisti, anziche una ragazza e un ragazzo, fossero due adulti che si sentono traditi dal mondo? sarebbe "la luce degli incendi a dicembre". la storia di uno di quegli inattesi spiragli con cui la vita ci ricorda che siamo ancora in tempo.











