
in nessun altro luogo al mondo esiste una biodiversita viticola cosi vasta come quella del nostro paese: oltre mille vitigni autoctoni, con molti altri che stanno tornando alla luce grazie al lavoro appassionato di viticoltori innamorati della propria terra. nebbiolo, montepulciano, sangiovese, glera, barbera, trebbiano, pignoletto, malvasia... per molto tempo questa ricchezza e stata considerata un problema: negli anni dell`agricoltura industriale, dell`enologia standardizzata e delle classifiche si cercavano varieta "internazionali" valide per ogni clima e ogni mercato. eppure, da qualche tempo qualcosa e cambiato. e cresciuta la voglia di scoprire cio che rende un vino unico e irripetibile. perche ogni vitigno racconta un luogo meglio di qualsiasi guida turistica, ricordandoci che l`enologia italiana non si e costruita attorno a pochi modelli dominanti, ma su infinite varianti locali, custodite da generazioni di contadini anonimi. di fronte ai cambiamenti climatici e alle sfide ambientali, disporre di una base genetica ampia significa poter scegliere, sperimentare. significa anche difendere un modello culturale, perche un vino nasce dalla terra, dalle parole che usiamo per descriverlo. questo viaggio attraverso le vigne d`italia lascia un`impressione profonda: la grandezza del vino italiano sta nella sua molteplicita. ogni collina, ogni valle, ogni isola ha dato vita a una voce diversa. ogni bottiglia e non solo vino, ma atto di resistenza culturale. e allora il nostro compito non e solo bere o produrre vino, ma ricordare i nomi. perche ogni vite ha un nome. e ogni nome e una storia da raccontare.










