organizzare un matrimonio, preparare il corredo, scegliere i padrini, pianificare il viaggio di nozze, ma anche come comportarsi durante una festa da ballo, oppure preparare un pranzo di livello o scegliere i regali di natale: sono questi alcuni dei temi raccontati in questa "strenna" del lontano 1901 per gli abbonati del "mattino" di napoli. un vademecum di buone maniere che dispensa in modo dettagliato consigli pratici e raffinati suggerimenti per portarsi in societa` e per affrontare con decoro i momenti piu` delicati e talvolta piu` problematici della convivenza tra le persone. l`autrice matilde serao, con arguta saggezza e con un pizzico sottile di malizia, elargisce regole di bon ton accanto a una sua filosofia del "saper vivere". a distanza di piu` di un secolo dall`uscita, il libro della scrittrice e giornalista napoletana resiste all`usura del tempo grazie a uno stile terso e appassionato che garantisce una lettura ancora coinvolgente. saper vivere e` una testimonianza dei costumi e delle aspirazioni di un paese, solo da un quarantennio nazione, alle prese con i problemi di una modernita` con cui cerca affannosamente di fare i conti.
dopo cinque romanzi, ian fleming confesso` al suo amico eric ambler di avere finalmente capito quali fossero gli ingredienti base per una delle sue (delle loro) storie: , meglio se ospitate sulla stessa isola. di isole adatte al sesto episodio di 007 fleming ne aveva visitate parecchie, e la piu` attraente era senz`altro great inagua, nelle bahamas: colonie di uccelli rari protetti dalla audubon society, grandi paludi, mangrovie, granchi giganti assai temibili - e guano ovunque. anche la trama era gia` pronta, bastava prendere un trattamento per la televisione americana di qualche anno prima, mai realizzato, in cui fleming aveva ipotizzato che una misteriosa, potentissima organizzazione criminale possedesse apparecchiature in grado di deviare i missili intercontinentali americani. bisognava solo trovarle un capo, magari prestandogli qualche tratto di un cattivo per antonomasia, il dottor fu manchu, e il gioco era quasi fatto. cosa mancava? ah gia`, le ragazze nude, almeno una. be`, qui fleming giocava sul sicuro, tanto da potersi permettere di non aspettare gli arzigogolati rituali di accoppiamento del suo 007, presentandoci honeychile, appena uscita dall`acqua, nella stessa veste in cui, da allora, e` impossibile non continuare a immaginarla.
"la statua di sale" e` la storia di jim willard, figlio "normale" di una famiglia della media borghesia del sud: bello, atletico e schivo. e innamorato del suo migliore amico. dopo un weekend d`amore insieme a lui, jim trascorrera` molti anni ricercando bob ostinatamente, e nel frattempo nessuno dei suoi amanti riuscira` ad avere il suo cuore: ne` ronald shaw, corteggiatissimo divo di hollywood, ne` paul sullivan, scrittore giramondo, ne` maria, affascinante ereditiera dalla quale jim e` inutilmente attratto. fino all`incontro finale con bob, l`amore della sua giovinezza, che riserva un potente colpo di scena. nel 1947 gore vidal era un giovane di ventidue anni, gia` apprezzato dalla critica per "williwaw", un romanzo di guerra. lanciato sulle orme del nonno verso una brillante carriera politica, si trovo` a un bivio: aveva finito di scrivere "the city and the pillar" - tradotto con "la statua di sale" per rispettare la citazione del passo di lot dalla genesi -, un romanzo dichiaratamente omosessuale. con questo romanzo vidal scandalizzo` l`america, suscitando reazioni isteriche.