
baudelaire, artaud, bataille, ce`line, michaux e beckett sono autori che tutti, in un modo o nell`altro, si sono scontrati con il rischio del silenzio, della impossibilita` di comunicare, e che ne sono venuti fuori producendo alcune delle opere piu` significative dei tempi moderni. come nel caso emblematico di antonin artaud che, subito dopo la guerra, ci ha trasmesso l`impossibilita` cui e` stato condannato il poeta, e i suoi sforzi di testimoniare: ridotto a corpo recluso, il poeta e` diventato la vittima sacrificale che invia segnali della propria agonia, con una identificazione del manicomio con il forno crematorio dei campi di sterminio, per cui il nuovo teatro della crudelta` esprime le torture del secolo.

in un libro che avrebbe fatto la delizia di teofrasto, tanto ricca e` la documentazione aneddotica che la sostanzia, kris e kurz si mettono sulle tracce dei caratteri genetici e determinativi della figura dell`artista, non solo nella civilta` occidentale, trovando nelle varie epoche e paesi consonanze sorprendenti. campo d`indagine e banco di prova dell`analisi e` appunto la tradizione aneddotica, che per l`occidente risale almeno a duride di samo, discepolo di teofrasto, e scende fino alle grandi raccolte biografiche settecentesche. una tradizione che - mostrano gli autori - si svolge intorno ad alcuni poli fondamentali, ove si tendono a mettere in luce ben determinati aspetti della vita e della personalita` dell`artista: umile origine, intervento di un caso fortunato, autodidattismo nativo, estro incontenibile. l`artista e` anzitutto un "enfant prodige" baciato dalla sorte, estraneo ma innalzato dal basso al sommo della piramide sociale. e la sua e` la vita bizzarra, trasgressiva di un bizzoso: che sceglie a volte la miseria, e a volte e` adulato dai potenti; dipinge assorto nelle citta` assediate e s`immerge in zuffe coi rivali, in beffe al pubblico; e` geloso delle sue opere e per un nulla le distrugge; lavora con foga incredibile, come tintoretto, o si adagia nella contemplazione, come leonardo. insomma, la vita di un personaggio da leggenda che, nella varieta` e imprevedibilita` delle sue reazioni, racchiude e cristallizza il mistero di quella particolarissima forma di magia che e` la creazione d`immagini.

l`approccio corrente al problema del rapporto tra attivita` umana e ambiente tende a considerare l`ambiente come una risorsa da utilizzare nel modo piu` efficiente nell`attuazione dei programmi di produzione e consumo. la questione ambientale si pone quando diventa evidente l`esistenza di un limite ai programmi di espansione della base produttiva e dei livelli di consumo. il superamento di questo limite e` stato tentato attraverso la formulazione del concetto di sviluppo sostenibile. l`ambiente non e` un luogo amorfo, ma un sistema complesso che si mantiene tramite il funzionamento delle sue componenti in condizioni di omeostasi tale da consentire la vita al suo interno.

la "mitologia del femminile" e` altra cosa rispetto alla "storia delle donne". all`autore non interessa ricostruire la costellazione storica, sociale, culturale, che ha prodotto il mutamento della posizione sociale della donna, ma l`elaborazione fantastica intorno ai processi storici che si e` venuta costruendo. in particolare, si propone di esaminare la presenza del motivo del matriarcato, intrecciato con quello della bisessualita`, in alcuni autori del novecento.

il libro e` un processo alla figura convenzionale dell`artista. in esso gimpel ripercorre la storia di coloro che costruivano o dipingevano immagini, studiandone i rapporti di dipendenza economica, lo status sociale, la progressiva acquisizione di prestigio, lungo un percorso che coincide con quello dell`affermazione della civilta` borghese. la religione dell`arte nell`economia capitalistica, il bello come valore economico, l`artista come pedina di un gioco che ha come fine il profitto. una storia che ha i suoi inizi con giotto, "primo pittore borghese", e che, dopo la nascita della "religione del bello" in eta` moderna, culmina con l`evoluzione romantica della figura dell`artista.

il primato dell`intersoggettivita` e` il tema che collega tutti i saggi di questa raccolta. la memoria e l`utopia connotano due diversi atteggiamenti del soggetto, l`uno volto al passato e l`altro al futuro, entrambi convergenti su un forte ancoraggio al presente. le due posizioni condividono il carattere critico del rapporto con la situazione attuale, che rende questo ancoraggio mobile grazie agli stimoli che provengono dal passato e dal futuro. cio` e` possibile sulla base di una concezione del soggetto non unitario ma autoriflessivo, capace di riflettere e ironizzare su se stesso a partire dalla propria costitutiva intersoggettivita`, dall`essere in relazione con l`altro.

scopo del libro e` richiamare l`attenzione sull`incidente come l` attraverso cui molti adolescenti segnalano un disagio che andrebbe di volta in volta esplorato. il tema e` affrontato da un punto di vista psicoanalitico, ma le interpretazioni che l`autrice propone coniugano la ricchezza qualitativa di questa prospettiva con i riscontri quantitativi della ricerca. uno studio su ragazzi ricoverati per incidenti mostra, da un lato, la varieta` delle costellazioni psicologiche che differenziano ogni adolescente e ogni incidente, ma dall`altro evidenzia indicatori di rischio su cui fondare interventi preventivi mirati. il problema della prevenzione e` il filo conduttore di tutto il libro.

tra le classiche definizioni filosofiche dell`essere umano - l`uomo e` animale razionale, l`uomo e` animale politico - ve n`e` una, la quale viene di solito sottaciuta. quella di animale erotico. eppure e` proprio essa che indica l`originaria condizione di possibilita` dell`incontro, ossia di cio` a partire da cui puo` aver luogo ogni pratica e ogni forma di relazione umana, compresi l`esercizio del pensiero e la politica. l`uomo come mortale, infatti, nasce solo dopo che ha fatto irruzione nel mondo il demone di eros. prima, quando gli esseri erano immortali, eros non esisteva affatto e del sesso non c`era alcun bisogno. il libro affronta le principali questioni relative all`erotismo e alla sessualita`: il desiderio, la caccia, il matrimonio, le cosiddette perversioni, la violenza, la pornografia di massa, sino ai legami tra eros e politica. e lo fa reinterpretando alcuni miti antichi e medievali (come quelli di orfeo ed euridice e di tristano e isotta), ripercorrendo i luoghi fondamentali della tradizione filosofico-erotica occidentale (da platone e aristotele al misticismo cristiano-medievale, da giordano bruno a schopenhauer, a kierkegaard e nietzsche, da freud a deleuze e derrida), senza trascurare alcuni eminenti luoghi artistico-letterari come "le lettere" di abelardo ed eloisa, il "don giovanni", la "filosofia del boudoir" di sade, i romanzi di von sacher-masoch e quelli di kafka, l`arte di michel duchamp, la fotografia di pierre molinier, sino alle esperienze estreme del transgender.

e` una riflessione sulla protezione della biodiversita`, sulle implicazioni della biotecnologia e sulle conseguenze per l`agricoltura della preminenza a livello mondiale del sapere scientifico occidentale, condotta da un punto di vista che e` in grado di affrontare simultaneamente i problemi dello sviluppo, dell`ambiente e della posizione delle donne nella societa`. largo spazio e` dedicato alla distruzione attualmente in corso della foresta tropicale, sostituita da monocolture imposte nel nome della produttivita` e ai processi di impoverimento e distruzione del tessuto sociale che ne conseguono, precedendo l`inevitabile isterilimento dell`ambiente. vandana shiva denuncia anche gli interessi che stanno dietro le biotecnologie.

non e` dato oggi di amare se non si ritiene preliminarmente che l`amore sia ormai impossibile o almeno condannato". cosi` scriveva ele`mire zolla un quarto di secolo prima che la sua teoria della mania amorosa imperniata sulla figura della sposa celeste prendesse forma ne "l`amante invisibile". "chi - domanda zolla - fa zampillare gli alberi della vita? irraggiungibile ma onnipresente, lei, natura sempre mutevole, intelligente in modi a noi preclusi, rigorosa e dissipatrice, che ci impone di fremere di desiderio, di illuderci, e che, se proviamo a disingannarci, ci punisce, in noi non tollera la tiepidezza. in una donna mortale si puo` incarnare, offrendoci la sua pace, che include la trepidazione e il dolore".


lo studio comparato della cognizione, nato con darwin, ha avuto negli ultimi vent`anni un rigoglioso sviluppo, cui hanno partecipato discipline diverse: la psicologia comparata e l`ecologia, le neuroscienze e la psicologia dello sviluppo, la filosofia della mente e la biologia evoluzionistica. il volume, partendo dalla considerazione che le menti sono il prodotto di milioni di anni di evoluzione biologica, analizza i meccanismi della percezione, della memoria e del pensiero negli animali e nell`uomo in una prospettiva comparativa.


quali sono le ragioni del crescente sospetto nutrito dalla critica contemporanea nei confronti di un`analisi delle implicazioni morali dell`opera d`arte? la questione dei rapporti tra etica e letteratura, in particolare, resta marginale, problematica e non piu` "alla moda", in un`epoca in cui, paradossalmente, la filosofia tenta con tutte le sue forze di mostrare la possibilita` di fondare logicamente i postulati della morale. partendo dalla ridefinizione del concetto stesso di morale, intaccato e "reso del tutto equivoco" da postmodernismo, pluralismo e relativismo, yehoshua affronta l`argomento non da un punto di vista specialistico, ma come "amante della scrittura".

questo volume raccoglie testi e articoli pubblicati su vari giornali dal 1974 al 1995, in cui lo scrittore si sofferma sugli scenari piu` roventi dell`ultimo scorcio del novecento: le difficolta` della costruzione del socialismo a cuba, strangolata dal blocco statunitense, la lotta armata dei montoneros contro la dittatura militare argentina, la fulminea presa del palazzo nazionale di managua da parte dei sandinisti, la piaga del narcotraffico in colombia, ma anche la rivoluzione dei garofani in portogallo, il dramma dei profughi vietnamiti, la poco nota avventura di ernesto che guevara, guerrigliero in angola in nome della solidarieta` internazionalistica.












amore per le lettere e desiderio di dio costituiscono le due tensioni fra le quali, dal vi al xii secolo, da benedetto da norcia a bernardo di chiaravalle, i monasteri sono centri di un`elaborazione culturale ampia e autonoma. questa ricca e vitale produzione e` stata spesso etichettata come prescolastica in base all`ipotesi che la scolastica fosse del medioevo la teologia unica. jean leclercq muove proprio dalla confutazione di questa tesi riduttiva per esplorare il vasto patrimonio della cultura monastica medievale, cosi` intrecciata di umanesimo e misticismo, per presentarne e analizzarne esponenti, testi, generi letterari e risolvere in una sintesi conclusiva il dualismo fra letteratura ed esperienza spirituale.



