al primo campo scout, organizzato nel 1907 dal fondatore del movimento il generale r. baden powell, nell`isola di brownsea, 22 furono i ragazzi che vi participarono. da allora lo scautismo si e` diffuso in moltissimi paesi del mondo. il metodo scout e` centrato sull`autoeducazione, sulla responsabilita` individuale e sulla concretezza dell`imparare facendo. il volume offre una serie di informazioni sulla figura del fondatore, sulle strutture, sui principi e sul metodo pedagogico su cui poggia il movimento.
il pregiudizio antiebraico e` una delle piu` antiche e persistenti manifestazioni di intolleranza, che ha assunto la forma del razzismo nell`epoca moderna. manifestazione fra le piu` virulente ed emblematiche. all`accusa di deicidio rivolta al popolo ebraico si e` sostituita quella di voler dominare il mondo attraverso il denaro, fino alla demonizzazione dello stato di israele. oggi il conflitto medio-orientale rappresenta la forma contemporanea in cui si ripropone una questione ebraica tuttora irrisolta. essa ci riguarda tutti, come pietra di paragone dell`intolleranza circolante nella societa`.
"dopo aver creato il cane, dio si fermo` un istante a contemplarlo nelle sue incertezze e nei suoi slanci, annui` e seppe che era cosa buona, che non aveva tralasciato nulla, che non avrebbe potuto farlo meglio": scritta da rilke a un`amica, e` la frase che troviamo sulla soglia di questo romanzo - una nuova incursione di rosa matteucci nell`universo aggrovigliato e dolente dei rapporti familiari. nella famiglia della narratrice sono proprio i cani ad assumere un ruolo determinante: quello di una "risicata passerella di corde gettata fra due impervie ripe sentimentali". da un lato del baratro c`e` una madre di "leggendaria bellezza", refrattaria a qualunque "smanceria", sorda a ogni "desolato richiamo d`amore", e del tutto disinteressata a fornire alla prole piu` che un incorporeo nutrimento spirituale; dall`altro, una figlia convinta da sempre della propria inadeguatezza, che non nasconde "una malsana predilezione per quello sfaticato" di suo padre, e votata all`accudimento di una lunga serie di cani, tanto deliziosi quanto pestiferi (e nutriti, loro si`, parecchie volte al giorno). finche` non si trovera`, la figlia, a dover accompagnare la madre, amata sempre di un amore tacito e geloso, nel drammatico percorso della malattia che la portera` alla morte. ancora una volta, con il consueto, lucido puntiglio e con quella lingua ardita e immaginosa che e` soltanto sua, rosa matteucci mette in piedi un teatrino degli affetti al tempo stesso struggente e grottesco...
Svezia 1957. 91 minuti. Con Gunnar Bjornstrand, Ingrid Thulin, Bibi Andersson.