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un viaggio insolito, in un`africa attraversata dalle guerre dei movimenti di liberazione, sottomessa a vecchie secolari schiavitu` e accesa dal desiderio dell`indipendenza e dal miraggio dello sviluppo. il libro si divide in due parti. nella prima ci troviamo in zaire durante i mesi che precedono la proclamazione dell`indipendenza. qualche mese dopo (seconda parte), a luanda la protagonista e` testimone del tentativo di un intero popolo di risorgere dalle ceneri di un impero coloniale. dostoevskij. weimar`.

"carlotta mia, io dell`arancio amaro conosco solo le spine e ormai non mi fanno piu` male. ma il profumo del suo fiore bianco e` il tuo, e` quello della liberta`." a cosa serve essere giovane e piena di progetti, se sei nata nel tempo sbagliato? tre protagoniste straordinarie fronteggiano la sfida piu` grande: trovare il senso del proprio essere donne in un mondo che vorrebbe scegliere al posto loro. nardina, dolce e paziente, che sogna di laurearsi ma finisce intrappolata nel ruolo di moglie. sabedda, selvatica e fiera, che vorrebbe poter decidere il proprio futuro ma e` troppo povera per poterlo fare. carlotta, orgogliosa e determinata, che vorrebbe diventare avvocato in un mondo dove solo i maschi ritengono di poter esercitare la professione. e un segreto, che affonda nella notte in cui i loro destini si sono uniti per sempre. tra gli anni venti e gli anni sessanta del novecento, sabedda, nardina e carlotta lottano e amano sullo sfondo di un mondo che cambia, che attraversa il fascismo e la guerra, che approda alla nuova speranza della ricostruzione. per ciascuna di loro, la vita ha in serbo prove durissime ma anche la forza di un amore piu` grande del giudizio degli uomini. partendo da una storia vera, milena palminteri esordisce con un romanzo maturo e travolgente, scritto con una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui abbracciano i propri destini.

essere vegetariani per la specie umana e` una scelta, non un`inclinazione naturale. l`uomo e` un onnivoro, non un vegetariano `per stomaco`, come lo sono i ruminanti, per esempio. e per questo importante capire quando in una societa`, in una cultura, in un certo periodo storico, in uno stato, in un gruppo, in una setta si decide di allontanarsi dal regno della carne. si tratta sempre di una scelta culturale, e nella maggior parte delle volte e` quasi sempre espressione di una prospettiva religiosa. l`obiettivo di questo libro non e` giustificare, sostenere, schierarsi, ne` analizzare il fenomeno contemporaneo, che ha avuto nell`ultimo decennio una accelerazione imprevista. semplicemente, si vogliono descrivere momenti storici in cui questa scelta e` avvenuta. si tratta di raccontare la storia, con le sue disomogeneita` e disuguaglianze, con le sue discontinuita` e contraddizioni, percorrendo il tempo e gli spazi geografici dell`asia e dell`europa. si va da pitagora agli orfici passando per il buddhismo, il confucianesimo, il monachesimo e i catari, per approdare nella cina di mao e alla casa bianca nella cucina di michelle obama. senza mai dimenticare che l`essere umano non e` solo un mangiatore biologico, ma e` soprattutto un consumatore-mangiatore simbolico e sociale.

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