
Lo score strumentale del nuovo film dei fratelli Coen. Firmata da Carter Burwell, collaboratore abituale dei Coen, la soundtrack di True Grit ( rifacimento de Il Grinta, famoso film con John Wayne ), è una colonna sonora orchestrale affascinante, che descrive con minuzia lo svolgersi del film, tra melodia e momenti incalzanti.

la storia di sansone, narrata nei capitoli 13, 14, 15, 16 del settimo libro dell`antico testamento, giudici, nella traduzione dall`antico ebraico di erri de luca. il testo restituisce al lettore la figura dell`eroe suicida che si fa crollare addosso il palazzo gremito di nemici filistei.


nel testo si affrontano le alternative teorico-normative con cui governare la babele multiculturale del mondo contemporaneo. le difficolta` derivano dal fatto che, in democrazia, il riconoscimento politico della diversita` culturale non puo` che poggiare sull`eguaglianza dei diritti. secondo i liberali la politica si fonda sull`universalismo delle norme giuridiche e dunque rimane neutrale rispetto alle varie concezioni etiche "private". secondo i comunitari la politica si fonda invece sulla differenza dei valori etici.



nei racconti del "libro della giungla" troviamo l`india con la sua natura prorompente, la sua natura simbolo, i suoi animali antropomorfizzati. e, soprattutto, troviamo quello che per kipling e` il fondamento del suo credo morale, ovvero la legge, intesa non come legge della giungla del "vinca il piu` forte", ma come un sistema di valori assai pratico e non misterioso, a cui ogni uomo, come ogni animale, deve sottostare. mowgli non puo` diventare un uomo se prima non apprende la legge della giungla. un individuo non puo` dirsi tale se non risponde, liberamente e nei limiti di quello che e` il suo ruolo, a un sistema di valori riassumibili a grandi linee con coraggio, generosita`, fedelta`, onore, obbedienza, rispetto per gli anziani, disciplina... eta` di lettura: da 10 anni.





Werner Pirchner, Harry Pepl, Jack DeJohnette: Classic Jazz. ECM 1983, copia originale


Considerato da molti come il disco migliore del trombettista jazz, Color Changes è un album particolare. Infatti Terry, invece di usare noti sidemen, ha fatto suoi gli arrangiamenti dei musicisti che erano in studio con lui, con un risultato decisamente interessante. Nel disco suonano Yusef Lateef, Tommy Flanagan, Jimmy Knepper, Budd Johnson ed altri. Il disco, originariamenter è stato edito dalla Candid nel 1961. Rimasterizzato da Bernie Grundman, stampa Usa, vinile 180 grammi.

gia` con "satura", apparso nel `71 dopo un lungo silenzio, eugenio montale aveva proposto rilevanti novita` nel cammino della sua poesia; novita` che sono ancora piu` evidenti nel "diario del `71 e del `72 ": il ritorno ai valori della comunicazione e l`ulteriore apertura a una dimensione quotidiana del reale. ma, s`intende, conservando in pieno la complessita` del messaggio e assorbendo, nella pronuncia piu` lineare e a volte colloquiale, non pochi tratti dell`incisiva tensione verticale dei libri precedenti. si impone dunque nel montale diaristico la coraggiosa scelta a favore di un dire piu` prosastico (con momenti di vivace estro plurilinguistico) e di una intonazione narrativa o gnomica. e forse oggi, piu` ancora di quando questi versi apparvero per la prima volta, la semplicita` elegantissima della loro natura, la loro verita` antiretorica ci appaiono esemplari. in queste pagine leggiamo un intreccio di meditazioni sull`esserci e sul mutare nel tempo di un soggetto che osserva se stesso e il mondo delle cose in cui e` inevitabilmente immerso. sono vere e proprie quotidiane annotazioni in versi che vanno dallo sguardo sulla realta` minima alla tensione metafisica, dalla riflessione sulla poesia stessa al pensiero di un`irraggiungibile divinita`: il tutto nel contesto di una societa` criticata con ironia tagliente. con scritti di angelo jacomuzzi e andrea zanzotto. commento di massimo gezzi.

"cosa c`e` di piu` facile del volto? tutti ne abbiamo uno, e abbiamo a che fare con quello degli altri. eppure, di tutte le cose che ci capita di guardare, il volto rimane la piu` enigmatica". dopo "cromorama" e "figure", riccardo falcinelli rivoluziona ancora il nostro sguardo su qualcosa che diamo per scontato: le facce. nell`arte, nei film, nelle pubblicita`, su tiktok e anche nello specchio ogni mattina. pubblicando i selfie su instagram ci poniamo gli stessi problemi che si e` posto ogni artista e comunicatore nella storia: cercare di rendere una faccia piu` eroica, autorevole, addirittura divina. o magari conferirle valori morali, come i pittori del rinascimento, che ritraevano i sovrani accanto a una colonna o una tenda per esprimere maesta` e prestigio. la faccia e` la parte del corpo piu` soggetta ad attribuzioni di senso: anche se tendiamo a considerarli qualcosa di "naturale", i volti sono sempre una costruzione culturale. da alessandro magno a rita hayworth, da elsa di "frozen" al bambino della kinder, dall`icona di cristo fino alle foto sulle lapidi dei nostri nonni, con immensa profondita` di analisi e verve narrativa, falcinelli inventa una "facciologia", chiamando in causa l`arte, la semiotica, le neuroscienze, la storia politica, la moda e i cosmetici. perche` il volto che ci costruiamo puo` determinare la vita che faremo. con oltre 600 immagini a colori.