Terzo album per la band newyorkese. Un suono che si avvicina a quello dei Cowbvoy Junkies. Questo album raccoglie outtakes, live songs, inediti e rarità ma sembra, anzi è un disco nuovo a tutti gli effetti. Le covers sono magiche e la musica della band coinvolgente.
Atteso da oltre un anno, ecco il nuovo lavoro dello steel guitarist di colore. La produzione è di T-Bone Burnett, con cui Randolph ha lavorato in stretto contatto: Burnett ha dato notevoli input al suono della band. Randolph ha riscoperto brani storici, canzoni di Dylan e John Lennon e si è fatto aiutare per l'occasione da Ben Harper, Leon Russell, Jim Keltner, Doyle Bramhall II ed altri.