Area 1. Import Usa. Interessante film di protesta con la Theron che interpreta un'operaria vessata dal sistema. Eccellente colonna sonora, con un brano inedito, di Bob Dylan.
dalla primavera 2001 alla primavera del 2003, dalla vittoria del cavaliere in italia a quella di bush in iraq: questo il periodo che passa sotto gli occhi sgranati di bobo, protagonista delle vignette di sergio staino. ecco quindi un berlusconi sorridente e gaffeur rivolgersi a putin, di spalle: "signor putin, qualunque cosa brutta abbia scritto su di me... si ricordi che in occidente la stampa e` ancora in mano ai comunisti..."
nel 1998 giuseppe caliceti e giulio mozzi avevano raccolto in "quello che ho da dirvi" le lettere di ragazzi e ragazze italiani ai loro genitori. ora gli stessi curatori hanno costruito un secondo libro-collage raccogliendo le lettere di tanti genitori che, rivolgendosi ai figli, rivelano aspettative e speranze, motivano le ragioni dei conflitti, cercando di dire con le parole scritte - quindi meditate e lente - cio` che nelle parole parlate non si riesce a dire.
"c`era una parte poco frequentata delle edicole della stazione, quasi abbandonata, quella dei tascabili. tra i libri accatastati, nascosti dietro un vetro, avvolti nella plastica e ricoperti di polvere cercavo le raccolte di racconti. era un momento tutto mio, un piacere solitario e veloce perche` il treno stava partendo. studiavo un po` i disegni della copertina, pagavo e infilavo il libro in tasca. appena mi sedevo al mio posto, gli strappavo la plastica che non lo faceva respirare. aprivo una pagina a caso, trovavo l`inizio del racconto e attaccavo a leggere. altre volte, invece, guardavo l`indice e sceglievo il titolo che mi ispirava di piu`. e mentre il treno mi portava via finivo su pianeti in cui c`e` sempre la notte, su scale mobili che non finiscono mai e tra mogli che uccidono i mariti a colpi di cosciotti di agnello congelati. quella era vera goduria. e spero che la stessa goduria la possa provare anche tu, caro lettore, leggendo questa raccolta di racconti che ho scritto durante gli ultimi vent`anni. c`e` un po` di tutto. non devi per forza leggerla in treno. leggila dove ti pare e parti dall`inizio o aprendo a caso." (niccolo` ammaniti)
dall`apocalissi festosa de "l`ultimo capodanno dell`umanita`" alle peripezie del picciotto albertino protagonista di "fango", i racconti di niccolo` ammaniti mettono in scena i nuovi eroi di un`umanita` borderline e metropolitana, capace di passare con leggerezza da una modesta aspirazione a un efferato delitto. sono racconti che mescolano tutti i generi, dall`horror alla commedia all`italiana, trovando infine in una grottesca vena comica il vero elemento comune. storie nelle quali una minuziosa osservazione della realta` si fonde con una scatenata fantasia, per cui anche la morte si trasforma in uno scintillante spettacolo.
vedovo, con una figlia che cresce velocemente, il colonnello aurelio reggiani dedica tutte le sue energie alla lotta contro i furti di opere d`arte. e non importa se queste hanno gia` varcato i confini del paese: reggiani e i suoi uomini sono pronti a seguirne le tracce anche in sudamerica e nella jugoslavia sull`orlo della guerra. un lavoro che non richiede solo acume investigativo e organizzazione, ma pure una buona dose di savoir-faire, perche` gli ambienti in cui ci si muove non sono propriamente "semplici". alti prelati, nobilta` e trafficanti internazionali: sono questi i soggetti con cui entrano in contatto l`affascinante colonnello e la sua squadra, composta da uomini efficienti e preparatissimi... anche se talvolta un po` bon vivants.
il libro si propone di approfondire alcuni momenti essenziali della storia del problema dell`io e di individuare l`esito di un discorso che risale alle origini della nostra tradizione e che ci riporta sul nostro tempo, come sul tempo della fine della tradizione. e questo esito e` necessario, casuale o inscritto come destino nelle origini stesse della vicenda dell`io? i contributi di adorno e di berti ricostruiscono i rapporti della moderna concezione dell`io con la metafisica platonica e aristotelica, vannini indica le relazioni con la tradizione biblica; kant, nietzsche e heidegger costituiscono tre grandi prospettive del pensiero contemporaneo sul pensiero dell`essere e dell`io.
come rimediare agli errori del passato? come imparare a perdonarsi? come riuscire a prendere decisioni e a fare scelte con serenita`? un libro che non offre illusorie bacchette magiche ma che, attraverso la psicoterapia cognitiva, vi aiuta a riscoprirvi. come se steste conversando con il vostro psicoterapeuta. concretamente, senza fronzoli, per ricevere idee e suggerimenti oltre che per riuscire a prendere le decisioni migliori in ciascuna fase della vita. leggendolo, potrete cambiare in parte il vostro modo di pensare o allargare i confini della vostra mente. sarete invitati a prendere in considerazione elementi che forse avevate trascurato prima perche` non sapevate che fossero importanti o perche` magari non sapevate come fare i conti con il vostro passato e con le vostre esperienze precedenti. nessuno vuole essere infelice. se le persone sono infelici, insoddisfatte o terrorizzate non lo fanno apposta: ci si trovano. tuttavia, ci sono sempre scelte possibili e fruttuose, a qualsiasi eta`. due lettori immaginari, paolo (dirigente d`azienda) e arianna (psicologa psicoterapeuta), vi accompagneranno in questo percorso, commentando e discutendo con l`autore alcuni argomenti, interrompendo la stesura del libro con domande, osservazioni, battute di spirito, rilievi e critiche. un libro di psicologia che si legge come un romanzo con la verve di una commedia.
con i versi di una ballata, che a stento riescono a contenere l`impeto affabulatorio, friedrich durrenmatt, come gia` nella morte della pizia, si inoltra sul terreno del mito. il suo minotauro, creatura terrifica e insieme innocente, imprigionato in un labirinto che e` un intricato gioco di specchi, si dibatte alla ricerca di una via d`uscita, in primo luogo da se stesso. e nel turbine di immagini in cui il mostro si perde, e si scopre, il mito rifulge di nuova luce.
"filastrocche in cielo e in terra" e` l`opera che ha fatto conoscere gianni rodari al grande pubblico. pubblicato nel 1960, il libro affiancava all`autore di omegna un`altra figura geniale: bruno munari, le cui illustrazioni sono qui riproposte. eta` di lettura: da 6 anni.
il vecchio commissario barlach e` a fine corsa. a pochi giorni dalla pensione, giace in un letto d`ospedale. il complesso intervento a cui e` stato sottoposto e` andato bene, si`, ma gli e` stata diagnosticata una malattia senza scampo. e messo male, barlach, e le riviste che ha a disposizione per distrarsi non lo distraggono affatto: dice all`amico hungertobel porgendogli un numero di del `45. una scena di inaudita efferatezza: nel campo di concentramento di stutthof il dottor nehle, medico del lager, con sta operando un prigioniero senza narcosi. di colpo hungertobel impallidisce. in quella foto gli e` parso di riconoscere il suo antico compagno di studi emmenberger, ora stimato proprietario della piu` esclusiva clinica di zurigo, un luminare amato dai suoi pazienti, che . l`atroce sospetto, pero`, non tarda a rivelarsi infondato, anzi : dalle informazioni che barlach riesce a ottenere risulta infatti che nehle si e` tolto la vita alla fine della guerra. eppure qualcosa non gli torna. ci sono strane discrepanze - e ancor piu` strane somiglianze: le figure di nehle ed emmenberger sembrano confondersi. negli occhi di barlach, stretti a fessura, torna a brillare l`antica vitalita` quando convince hungertobel a farlo trasferire sotto falso nome, come paziente, nella clinica di emmenberger. li` potra` condurre la sua ultima, solitaria battaglia contro il male.
le "teorie sul plusvalore" fanno parte dei ventitre` quaderni, scritti tra il 1861 e il 1863 da marx e su cui lavoro` engels per estrarre il secondo e il terzo libro del "capitale". in queste pagine si trovano le sintesi, le comparazioni e le riflessioni che marx condusse sulle opere di decine di economisti borghesi che nel precedente secolo e mezzo avevano affrontato l`enigma del capitale e le origini del plusvalore. sono il risultato di studi ventennali, iniziati nel 1844 a parigi e distillati negli anni con rigore scientifico. per chi desidera conoscere e capire il ruolo e i limiti della scienza economica della borghesia prima e dopo la sua conquista del potere politico, la lettura delle pagine di marx non ha sostituti. sul piano teorico, la storia delle "teorie sul plusvalore" e` una splendida applicazione del materialismo storico al campo delle relazioni fra le classi principali e dei riflessi che le loro lotte hanno avuto nella formazione del pensiero economico. sul piano politico, pone il concetto del "plusvalore" come una netta linea di demarcazione con l`opportunismo. la battaglia teorica delle "teorie sul plusvalore" ha ancora molto da insegnare alle nuove generazioni del marxismo.
le "teorie sul plusvalore" fanno parte dei ventitre` quaderni, scritti tra il 1861 e il 1863 da marx e su cui lavoro` engels per estrarre il secondo e il terzo libro del "capitale". in queste pagine si trovano le sintesi, le comparazioni e le riflessioni che marx condusse sulle opere di decine di economisti borghesi che nel precedente secolo e mezzo avevano affrontato l`enigma del capitale e le origini del plusvalore. sono il risultato di studi ventennali, iniziati nel 1844 a parigi e distillati negli anni con rigore scientifico. per chi desidera conoscere e capire il ruolo e i limiti della scienza economica della borghesia prima e dopo la sua conquista del potere politico, la lettura delle pagine di marx non ha sostituti. sul piano teorico, la storia delle "teorie sul plusvalore" e` una splendida applicazione del materialismo storico al campo delle relazioni fra le classi principali e dei riflessi che le loro lotte hanno avuto nella formazione del pensiero economico. sul piano politico, pone il concetto del "plusvalore" come una netta linea di demarcazione con l`opportunismo. la battaglia teorica delle "teorie sul plusvalore" ha ancora molto da insegnare alle nuove generazioni del marxismo.
"l?angoscia si aggira come uno spettro. solo la speranza puo farci recuperare quel vivere che e qualcosa in piu del sopravvivere". il libro piu sentito e vivo di una delle grandi voci critiche di questi anni. un saggio che vibra di indignazione, ma anche di fiducia. e dove si sente l?urgenza dell?utopia. stiamo barattando l?empatia, la solidarieta, la stessa capacita di pensare e di raccontare la nostra esistenza con un eterno presente sovraccarico di informazioni disorientanti, ansie da prestazione, solitudine. eppure ci sono ancora spazi d?azione e pensiero, altri modi di vivere. e a innervarli e la forza della speranza. una forza che non si esplica nell?attesa, ma apre la strada alla rivoluzione. attraverso un confronto - un vero e proprio corpo a corpo - con alcuni dei maggiori pensatori del novecento, byung-chul han traccia una topografia di questo concetto e del suo potere salvifico. perche chi spera sa che l?ultima parola - su di noi e sul mondo - non e ancora stata detta.
quali sono le ragioni dell?attenzione della scienza marxista non solo e non tanto alla religione in generale, dal punto di vista della concezione materialista, ma nello specifico alla chiesa cattolica sul piano della sua azione politica e della sua visione strategica? la risposta piu ovvia e che si tratta di studiare la maggiore forza politica della classe dominante, e l?unica con insediamento mondiale. nel corso degli ultimi decenni si e trattato di studiare l?organizzazione cattolica per una battaglia politica che ne mostrasse, certo, il tratto di garante della conservazione sociale, sfuggendo pero alla malattia infantile massimalista dell?anticlericalismo. oggi si aggiunge un ulteriore compito specifico, nella nuova congiuntura segnata dal "declino atlantico" e dall?irruzione dell?asia. si tratta di studiare la "chiesa multipolare" come forza e riserva ideologica dell?imperialismo unitario, nella "crisi dell?ordine" e nelle sue guerre. agostino scrisse "la citta di dio" nella fase terminale dell?impero, dopo che roma, nel 410, era stata messa a sacco dai visigoti di alarico; i pagani davano al cristianesimo e all?abbandono degli antichi dei la responsabilita per quella catastrofe. quella teologia politica e anche una teologia del declino. oggi leone xiv, papa del multipolarismo, e anche agostino papa americano, giacche l?america non e piu superpotenza garante dell?ordine. e cosi acuta la percezione in vaticano del declino usa, e delle sue conseguenze - anche belliche - nella "crisi dell?ordine"? ed e per questo che si consultano le carte d?archivio sul "vaticano e la guerra"?