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Come un fulmine a ciel sereno Young incide e pubblica un nuovo album in tempi molto stretti. Contro la guerra, contro il presidente, contro la violenza. Musica forte, chitarrabassobatteria e tromba + coro di 100 voci. Una formazione originale per un disco intenso e vissuto, coraggioso e vibrante. Young non la manda a dire, sbatte la sua musica e le sue parole in faccia a tutti. Grande disco: il coraggio di dire la verità.

Attesissima nuova pubblicazione tratta dagli archivi del canadese. Si tratta di un concerto acustico del 1971, registrato nel tempio della musica canadese. Un disco di straordinaria intensità che avrebbe dovuto essere pubblicato prima di Harvest e che invece ascoltiamo 35 anni dopo.


"l`alleanza di dio con i poveri e gli umili e` in contraddizione con l`arroganza di ogni potere che condanna e elimina l`innocente scomodo. questo libro e` un`eco raccolta nel deserto, un colombo libero con un messaggio nella zampa, una bottiglia in mare con dentro un ammonimento... se dio investe qualcuno del carisma di denunciare le rilassatezze, gli agi, i raggiri, gli intrallazzi, gli ozi, i privilegi di una certa classe clericale, da costoro, ammantati di mistico zelo per apparire i difensori della santita` della chiesa, lui, il denunciante, deve attendersi una reazione altrettanto feroce."



due simpatici orsacchiotti presentano ai bambini alcuni importanti concetti di base sul tema del cibo e grazie alle illustrazioni e al testo bilingue, questo libro rappresenta un primo approccio alla lingua inglese. eta` di lettura: da 2 anni.

"so che conoscete la duchessa di duras" disse un giorno goethe a von humboldt. "siete un uomo fortunato! eppure, ella mi ha fatto tanto male: alla mia eta`, non bisognerebbe lasciarsi commuovere a tal punto... esprimetele tutta la mia ammirazione". pur essendo senz`altro uno dei piu` prestigiosi, goethe non era pero` sicuramente l`unico ammiratore di m.me de duras: tra i suoi estimatori vi furono chateaubriand, hugo, sainte-beuve (che vedeva in lei una "sorella" di m.me de stael). pubblicato nel 1824, "ourika" divenne infatti in brevissimo tempo quello che oggi si definirebbe un libro di culto, tant`e` che nei magasins de mode andavano a ruba nastri, camicette, cappelli e gioielli "a` l`ourika". ancora oggi, a quasi due secoli di distanza, questo breve, intensissimo romanzo conserva tutto il suo fascino sottile - e la vicenda della piccola schiava nera, portata in dono dal governatore del senegal al maresciallo di beauvau e destinata a soccombere a un destino che non potra` essere che tragico per aver "infranto l`ordine della natura", per aver concepito "una passione delittuosa", "un amore colpevole" (e forse soprattutto per aver desiderato una impossibile "fusione dei cuori"), ancora ci commuove. "da un lato" scrive john fowles "ourika affonda le radici nel seicento francese, in racine, la rochefoucauld e mme de la fayette, mentre dall`altro si protende fino al tempo di sartre e camus. e la cartella clinica di un outsider, dell`eterno e`tranger nella societa` umana".


ambiente, cittadinanza, commissione europea, diritti fondamentali, libera circolazione, parlamento, politiche comunitarie, trattato di roma, unione doganale. in piu` di cento lemmi, i valori, i principi e gli organi della prima costituzione dei popoli europei. uno strumento per conoscerla, uno stimolo per renderla operante. giuseppe marazzita, avvocato, insegna istituzioni di diritto pubblico e diritto pubblico dell`ambiente alla facolta` di giurisprudenza dell`universita` di teramo.


"rousseau politico e` particolarmente vivo appunto perche`, rovesciando la particolarita` della `politica` nella totalita` della `filosofia` dimostra che la costruzione della citta` importa la consapevolezza di tutti i problemi dell`uomo: impone "il prezzo della verita`", ossia una presa di posizione su tutto il problema della condizione e del significato dell`uomo e della sua storia nella realta`." (dall`introduzione di eugenio garin).

questo manuale introduttivo espone nella prima parte le tecniche tradizionali di somministrazione del test, illustrando le caratteristiche delle tavole, le risposte e le tecniche di siglatura. nella seconda parte viene presentato un approccio all`interpretazione del contenuto. secondo gli autori, il rorschach non dovrebbe essere concepito specificamente ed esclusivamente come un test, bensi` anche come un particolare tipo di procedura clinica di colloquio.

sarao takase, scrittore giapponese che ha vissuto a lungo in america, muore suicida lasciando due figli gemelli, il maschio otohiko e la femmina saki, e il manoscritto di un libro incompiuto dal titolo n.p. (che sta per `north point`, il titolo di una vecchia canzone). pubblicato con solo 97 dei 100 racconti previsti, il libro diventa un bestseller negli stati uniti. una giovane giapponese, kazami, viene in possesso del novantottesimo racconto, inedito, alla cui traduzione stava lavorando il suo amante, shooji, anche lui morto suicida, e che narra la storia di una passione erotica tra padre e figlia. kazami incontra i due gemelli e trova otohiko coinvolto in una tormentata storia d`amore con sui, che scoprira` essere non solo figlia illegittima dello scrittore suicida ma anche sua amante. kazami viene risucchiata completamente nel loro mondo, il mondo di `n.p.`, per tutta un`estate, che e` il tempo reale in cui si svolge la storia. dopo alterne vicende, kazami scopre anche l`esistenza del racconto n?99 in cui takase rappresenta l`altra faccia della sua realta`, l`aspirazione verso la normalita` e l`eterodossia. ormai manca solo il racconto n?100. ed e` soltanto quando tutti i destini si sono compiuti e il cerchio si chiude che il libro apparira` scritto fino in fondo: n.p. di banana yoshimoto e` il racconto n?100 che takase non aveva fatto in tempo a scrivere...

negli anni felici del regno del compagno tito, un bambino di sarajevo cresce giocando alle spie. negli anni tragici della guerra dei balcani, un giovane e` costretto all`esilio negli stati uniti. non e` piu` jugoslavo, non e` ancora americano. assumere una nuova identita` non e` facile come nei giochi del bambino. ora c`e` la paura di non ricordare le proprie radici e insieme la condanna a ricordare il dolore che si e` lasciato alle spalle.

stesi nell`arco di un ventennio circa, i saggi che compongono il giardino delle esperidi segnano una tappa importante nel percorso critico-letterario di giuseppe pontiggia. l`autore, forte di una ormai pluridecennale esperienza di scrittore, ripensa totalmente le modalita` dell`opera critica e dona a questi testi un taglio inedito, un linguaggio denso fino all`aforisma, capace di scavare implacabilmente per arrivare allo scheletro delle cose. trovano spazio in queste pagine gli scrittori piu` cari a pontiggia - lucano, baudelaire, sallustio, lorca, gozzano, pessoa, stout, gadda - autori in cui il linguaggio riveste sempre una forte valenza etica.

a vederlo da lontano, belcolle sembra un paese da cartolina, una barca arenata su una montagna verde, e sullo sfondo il mare di cefalu`. ma da vicino e` ben altra cosa: d`inverno e` gelido e nevoso, e per tutto l`anno e` abitato da persone taciturne e diffidenti, "genti di montagna". son cinque anni che il maresciallo antonio brancato, "un omo preciso al quale piaciva che tutto stava al posto indovi doviva stare", e` a capo della stazione dei carabinieri di questo isolato paesino siciliano. cinque anni non facili, ma durante i quali il maresciallo brancato e` riuscito a guadagnarsi la confidenza e la stima dei belcollesi. forse addirittura troppo, infatti ormai tutti lo cercano, anche a sproposito, per ogni problema...

scritto nel 1835, sulla scia di un fatto di cronaca avvenuto nel cantone di basilea, "interdizioni israelitiche" e` uno dei primi tentativi di confutazione dell`antisemitismo, e rappresenta per la cultura europea un modello assoluto di "pamphlet" storico-politico. cattaneo ricostruisce la storia delle persecuzioni subite dagli ebrei, dai tempi di roma antica alla rivoluzione francese e oltre, incentrando la sua ricerca sulla questione cruciale del rapporto tra vita e denaro.






"l`enrico vi, parte prima" appare nel grande in-folio del 1623 che raccoglie le opere di shakespeare. pur conservando una sua autonomia narrativa, esso forma, con la seconda e la terza parte dell`enrico vi, una trilogia che ricostruisce il lungo e infelice regno del figlio di enrico v, il vincitore dei francesi ad agincourt, morto prematuramente nel 1422. enrico vi viene incoronato re a soli nove mesi e resiste sul trono con alterna fortuna fino al 1471, quando il suo assassinio nella torre di londra pone fine alla supremazia della dinastia lancaster.

stetano zuffi ci racconta e ci spiega la grande arte del rinascimento italiano attraverso la lettura di circa duecento parole chiave correlate ad altrettante opere che sintetizzano e condensano i principali concetti di quest`epoca storica. uno straordinario strumento didattico, un manuale per capire a fondo in modo facile e comprensibile il fascino e la bellezza del periodo d`oro della pittura italiana.

trentatre` racconti che, a partire dagli anni trenta alla morte, buzzati dedico` al natale: c`e` il ricordo del suo primo natale adolescenziale senza il padre, una riflessione sulla tecnica dei regali, una fiaba illustrata dallo stesso scrittore bellunese. e ancora, il racconto scritto a bordo dell`incrociatore su cui buzzati prestava servizio come inviato di guerra, una poesia su gesu` bambino. ne risulta un lungo viaggio nel mondo di un grande scrittore attraverso la lente di un argomento che lo ha sempre stimolato, offrendogli lo spunto per considerazioni piu` ampie. una raccolta di pagine toccanti che disegnano il ritratto di un uomo e della sua vita, svelata attraverso abitudini, contraddizioni e meraviglie del natale.





















carlo monterossi, il protagonista di questi racconti e dei romanzi di alessandro robecchi, e` una figura di detective del tutto atipica. suo punto di partenza e` sempre stato . pubblicare a dieci anni dall`esordio in un unico volume i racconti sparsi, gia` comparsi nelle diverse antologie gialle di sellerio, serve - spiega robecchi nel testo che li introduce - , a comprenderli a tutto tondo. e infatti si va da un monterossi quasi naif del primo racconto, che si fa aiutare da un professionista misterioso come oscar falcone, fino a un`agenzia investigativa dell`ultimo, aperta in societa` con agatina cirrielli, ex poliziotta risoluta e sbrigativa gia` incontrata negli ultimi romanzi della serie. ma lui, lungo tutto questo arco di tempo, e` sempre piu` riluttante, quasi preda delle diverse storie: una truffa a suo danno e la contro beffa, il rapimento di un chihuahua che chissa` cosa nasconde, l`etica di due killer, cartoline di significato misterioso su un interno di famiglia miliardaria, la ricerca affannosa del piu` sfortunato degli eredi di una fortuna industriale. perche` la cifra di monterossi e` il dubbio: dubita del comodo lavoro di produttore di programmi televisivi di grande successo commerciale, che lui giudica spazzatura, ma dubita anche della sincerita` del suo disprezzo per il mondo da cui succhia tanto denaro. cosi` affronta la sua scettica parte sia tra le belle donne il cui fascino e` cesellato da generazioni di privilegi, sia nei bilocali con soggiorno-cucina di chi sa sulla propria pelle che . e tutto questo, senza rinunciare al whisky piu` costoso, all`automobile piu` silenziosa, all`appartamento piu` elegante, nutrendo una preferenza per chi riesce a vivere da sfigato. o forse e` invidia. alessandro robecchi racconta una milano nera ma , in modo un po` cinico e sarcas



il volume indaga sui significati assunti nel tempo dalla metafora del "naufragio" attraverso un itinerario tematico che vuole ricollegare la poesia piu` recente ai suoi padri letterari. nelle opere di alcuni poeti venuti alla ribalta nella seconda meta` degli anni settanta, colpisce l`insistenza di un motivo ricorrente: il naufragio. l`ossessivo ricorso al motivo del naufragio rievoca influssi e connessioni con una tradizione letteraria del passato, della quale citiamo coleridge, poe, baudelaire, rimbaud e leopardi. lo studio viene condotto sui testi di autori quali montale, quasimodo, ungaretti, nonche` dei poeti dell`ultima genrazione (de angelis, cagnone), analizzando il tema non come struttura fissa, ma come metafora, stilema, climax, antistrofe ecc.