


l`evoluzione per selezione naturale, questa "pericolosa" idea di darwin, e` stata al centro di molte controversie per piu` di un secolo e molti continuano a non accettarla pienamente, benche` sia stata trionfalmente confermata da una miriade di scoperte, e sia ormai ben integrata in numerosi settori scientifici. dennett affronta qui le critiche sollevate contro la teoria dell`evoluzione, sfidando le opinioni di alcuni tra i piu` famosi scienziati del nostro tempo, compresi stephen jay gould e roger penrose.

Anche nel mondo del cinema, che la voce comune giudicava zona franca, si infiltrarono le spie dell`Ovra e delle altre polizie del regime. Fuori dalle citta` virtuali e dagli scenari verosimili che si costruivano nei teatri di posa, c`era la realta`, dove la gente del cinema viveva combattendo spesso battaglie senza esclusione di colpi. Le spie misuravano dissensi o deviazioni con il loro metro, dalle accuse di attivita` contro il regime, a segnalazioni di comportamenti non conformi o censurabili per scrupolo moralistico. Natalia marino e` giornalista e autrice di documentari cinematografici. Emanuele Valerio Marino, regista, autore teatrale, soggettista e sceneggiatore, e` stato direttore dell`archivio storico fotocinematografico dell`istituto luce.



menelao che scopre nella gelosia un mestiere per artisti o ponzio pilato che fa dell`antisemitismo una sua vendetta privata e solitaria, il giudice che indossa delle mutandine da donna per riappropiarsi della propria anima o il colonialista inconsapevole che vuol civilizzare a ogni costo, sono talune delle figure paradigmatiche che popolano un "altrove" fabulatorio, cercatori di quelle identita` che ciascuno di noi va inseguendo e di cui scopre, se la trova, la sconsolata inutilita`. sono racconti-saggio, privi di azioni e ricchi di escogitazioni, di monologhi notturni e di digressioni filosofiche sui minimi sistemi, esercizi di stile che sono dei frammenti di una autoanalisi ininterrotta nel senso del celebre aforisma di buffon: lo stile e` l`uomo.


joseph, protagonista del romanzo, e` un borghese che un giorno decide di rifiutare il proprio ruolo nella societa`. per farlo chiede di arruolarsi nell`esercito, dove la ferrea regola militare lo assolvera` da qualsiasi obbligo sociale. a partire da questa decisione, quello che si apre agli occhi del lettore e` un viaggio allucinato nell`alienazione del mondo contemporaneo alla ricerca dei fondamenti di una nuova vita. anche al prezzo della negazione di ogni principio di liberta`.




"il `genji monogatari` viene spesso indicato come il primo esempio di romanzo psicologico. se simili attribuzioni suonano sempre alquanto arbitrarie, leggendolo non si puo` evitare di avvertire quanto si proceda in profondita` nello scandagliare l`animo umano e come il quadro che ne deriva sembri spesso in sintonia con il modo di sentire di oggi. da questo punto di vista, esso merita a buon diritto il titolo di classico della letteratura universale, sebbene solo di recente, in pratica poco piu` di cento anni, sia entrato nell`orizzonte culturale occidentale e abbia preso a influenzarlo. la sua modernita` risiede nella precisa volonta` dell`autrice di non limitarsi a presentare intrecci tali da attirare l`attenzione e distrarre dalle pene quotidiane, ma anche di trasmettere sensazioni e sentimenti nella convinzione che altri possano e debbano condividerli. (...) da questo punto di vista il collegamento con i grandi romanzi occidentali appare inevitabile, ma ogni forma di confronto, classificazione e competizione si rivela alla fine incongrua. si puo` dire che murasaki shikibu ricorda nelle sue introspezioni proust o che il `genji monogatari` sta al mondo cortese dell`anno mille come `madame bovary` sta al mondo borghese dell`ottocento. ma il `genji monogatari` non puo` non essere letto, analizzato, se possibile apprezzato, come un`opera profondamente, organicamente medievale. (...)." (dall`introduzione di maria teresa orsi)


probabilmente nessuna altra citta` capitale e` stata, come parigi, nodo di un territorio, sede di un potere, punto di partenza di un reticolo amministrativo e istituzionale. e forse, nessun`altra citta` e` stata per cosi` lungo tempo, capitale: politica il piu` delle volte, ideologica non di rado, culturale spesso. qual`e` dunque la forza di parigi, quella che ne fa un fenomeno urbano, storico, cosi` eccezionale da trasformarla in un mito? a ritroso fino ai tempi protostorici, bergeron sale e scende lungo la storia di parigi dando un senso alla sua complessa, diuturna, mitica personalita`.


le impressioni, i giudizi su uomini politici come nitti, de gasperi, soleri, togliatti, gronchi, la malfa, parri, umberto di savoia, le confidenze di banchieri come mattioli, di imprenditori come valletta, la quotidiana gestione dell`attivita` della banca d`italia, le riunioni con collaboratori come menichella, steve, rossi doria, carli, baffi, i rapporti con intellettuali come croce. il futuro presidente della repubblica, dall`osservatorio privilegiato della banca d`italia, restituisce con immediatezza la ricchezza di quella intensa fase, dalla quale prese avvio l`italia democratica dopo il ventennio di dittatura fascista.






la "perdita" e` un tema da un lato troppo presente, dall`altro ancora lontano: idea assillante ma sospesa sul vuoto dell`esperienza che avrebbe potuto sostanziarlo di pensieri e sentimenti reali. forse la condizione "giusta", ne` troppo dolorosa ne` troppo distaccata, per pensare la morte propria e delle persone che abbiamo amato, non si da mai. la morte, come coscienza che siamo destinati a scomparire "a uno a uno", come dicono rossanda e fraire, e` il "grado zero" della rappresentazione, l`"impensabile". tra tutte le opposizioni "incomponibili" che danno un`impronta "tragica" alla vita, la piu` resistente ai nostri sforzi di pacificazione e` sicuramente quella di un io costretto a riconoscersi straniero nel proprio corpo, parte del ciclo biologico e, al medesimo tempo, di una "natura" speciale, irriducibile alla materia di cui sono fatti gli altri viventi.

CD/DVD. Edito per la prima volta, questo show registrato a Montreux nel 1973 (si tratta della prima esiizione dal vivo della King, al di fuori degli Stati Uniti ) cattura la cantautrice all'inizio della sua carriera.Dopo avere pubblicato il suo quinto album, Fantasy, Carole si esibisce in modo decisamente energico, suonando classici come It's Too Late, I Feel The Earth Move, You've Got A Friend. Ma anche canzoni tratte da Fantasy, come Believe in Humanity e Corazón e molte altre ancora. Carole King si esibisce accompagnata da un solida band ed il video rende giustizia all'eccellente performance.

oggi rube`n gallego e` conosciuto per essere l`autore di bestseller come bianco su nero, ma rube`n gallego e` anzitutto un bambino nato con una deformazione cerebrale che lo costringe su una sedia a rotelle; un bambino nato nella mosca del 1968 dalla relazione tra la figlia del segretario del partito comunista spagnolo e uno studente venezuelano; un bambino che trascorre la sua vita in orfanotrofi e ospedali psichiatrici dopo essere stato strappato dal grembo della madre aurora, che lo crede morto. rube`n gallego, pero`, e` anche l`uomo che sopravvive alle avversita` della vita; l`uomo che inizia a ricostruire la sua vera identita`; l`uomo che, scoperte le sue origini spagnole, intraprende quel rocambolesco viaggio per l`europa che, finalmente, gli permettera` di ritrovare sua madre nel 2001. la regista mara chiaretti affronta la delicata vicenda biografica dell`autore di origine russa con lucidita`, realizzando un`opera dove a parlare e` anzitutto rube`n, che con piglio ironico e tagliente racconta la sua storia di abbandono e di miseria, ma anche di speranza e di coraggio. la storia di un`intelligenza che vince la disabilita` che permette a rube`n l`uso di una sola mano, la stessa mano che imbocca in orfanotrofio l`amico misha e che, trent`anni dopo, firmera` l`autografo sul suo primo libro.


ha scritto di se` il grande poeta triestino di origine ebraica:

Garzanti, 1980, IT. Sceneggiatura della pellicola di Federico Fellini con una nota introduttiva di LIliana Berti e una lettura di Andrea Zanzotto.

possiamo considerare una lattina un resto archeologico? e cosa ci racconta della nostra civilta`? cosa rende rilevanti luoghi e oggetti al punto da riconoscerli come siti o reperti archeologici? a partire da dieci oggetti - ad esempio una busta per la spazzatura, una lattina, un furgone ford transit, una bottiglia di plastica, una penna usb, un ammasso di detriti in orbita - in dieci brevi capitoli, l`archeologia mette a disposizione il suo sguardo e i suoi metodi per affrontare alcuni fra i principali temi del passato contemporaneo: dall`industrializzazione alla produzione dei rifiuti, dai conflitti mondiali alla diffusione dell`automobile e dei trasporti di massa, dagli orrori dei totalitarismi alle migrazioni non documentate, dalla guerra fredda all`affermarsi della civilta` digitale, dall`esplorazione dello spazio all`industria cinematografica.

giudicare: un compito necessario e impossibile. necessario perche una societa non puo lasciare senza conseguenze comportamenti incompatibili con la sua ordinata sopravvivenza. impossibile perche non possiamo mai avere la certezza di riuscire a conseguire la verita. da questa contraddizione nasce l?esigenza di stabilire un itinerario conoscitivo, il ?processo?, ritenuto il metodo meno imperfetto per pronunciare una decisione giusta, che siamo disposti ad accettare pro veritate. una preziosa e aggiornata riflessione sul processo penale che ne analizza l?irrinunciabile funzione sociale, le scelte epistemologiche qualificanti, gli snodi fondamentali, le distorsioni della sua rappresentazione mediatica.