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a meta` degli anni trenta, uno scandalo travolse l`immenso impero commerciale dei due fratelli ferchaux, arrivati in africa alla fine dell`ottocento come passeggeri clandestini. simenon prende spunto da questa vicenda di cronaca per realizzare il suo romanzo. con quali mezzi era stata accumulata la fortuna dei ferchaux? quali complicita` avevano avuto i fratelli nelle autorita` coloniali? che fine aveva fatto il primogenito, il vecchio dieudonne`? e` qui che ha inizio il libro ed e` qui che simenon fa entrare in scena un personaggio decisivo: il giovane michel maudet.

"i fatti della vita di meyrink sono meno problematici della sua opera. nacque nel 1868 in una citta` della baviera. sua madre era attrice. (sarebbe troppo facile constatare che la sua opera letteraria e` istrionica). monaco, praga e amburgo si divisero gli anni della sua giovinezza. sappiamo che fu impiegato di banca e che aborri` quel lavoro. sappiamo anche che tento` due rivincite o due forme di evasione: lo studio confuso delle "scienze occulte" e la composizione di scritti satirici". con queste parole, a sei anni dalla morte dello scrittore, borges presentava meyrink ai lettori argentini, mettendone in luce, da grande critico, il principale merito: scrivere narrazioni oniriche che siano anche leggibili.

"...erano dieci anni che, prima di leggere questo romanzo, non avevamo ricevuto piu` un`emozione altrettanto genuina e certa." dall`introduzione di mario luzi.

lear, re di britannia ha tre figlie tra cui vorrebbe dividere il regno, ma cordelia, la minore, viene diseredata e va sposa al re di francia. il regno e` diviso tra gonerilla, moglie del duca d`albany, e regana, moglie del duca di cornovaglia. le due scacciano il padre dal regno e in sua difesa giunge con l`esercito francese cordelia che pero` viene catturata e uccisa per ordine di edmondo, usurpatore della contea di gloucester. lear muore di dolore, gonerilla, innamorata di edmondo, uccide la sorella e trama l`assassinio del marito. scoperta, si uccide e il regno della britannia sara` del duca d`albany.

il testo propone un campionario dei vocaboli piu` significativi e ricchi di storia della lingua italiana, compresi diversi termini stranieri ormai entrati nell`uso quotidiano, e presenta inoltre alcune parole o espressioni piu` o meno antiche ma rivestite di significati nuovi e altre del tutto nuove, usate comunemente dai mass media o nel gergo giovanile.

il battesimo del mare, il tabu` delle scarpe a bordo, le origini del gran pavese, l`evoluzione della barca, dai tronchi alle petroliere, i proverbi e i modi di dire legati alla vita marinaresca. sulle onde della tradizione e delle consuetudini della gente di mare, giovanni caputo racconta aneddoti, curiosita` e storie che hanno come protagonisti marinai, pescatori e maestri d`ascia che, con la loro esperienza e la loro dedizione, hanno tramandato, per lo piu` oralmente, rituali e comportamenti legati spesso a superstizioni e a credenze animiste. il rapporto uomo-barca-mare e` carico di fascino e mistero e nasconde una vera e propria forma di amore, cosi` forte e speciale che coinvolge tutti i marinai, al di la` del tempo e della modernita`. brillanti motti e avvincenti racconti emergono dai flutti e dalla corrente lungo le rotte solcate prima da robuste navi di legno e poi dalle gigantesche navi dei nostri giorni. nel tempo nulla cambia: l`uomo da sempre cerca di instaurare un forte e autentico legame con il mare e con i suoi segreti.

Recensendo questa commedia in tre atti del 1947 - rappresentata per la prima volta il 14 gennaio 1948 dalla compagnia "Il Teatro di Eduardo con Titina De Filippo" al Teatro Eliseo di Roma -, scriveva su "Oggi" L. Antonioli: "La trama, come per le precedenti commedie, nasce da un fatto veramente accaduto. Il personaggio di Benedetto, il marito tradito, è realmente esistito: la guerra gli aveva dato in un primo tempo la ricchezza, poi gli aveva tolto la moglie, innamoratasi di un ufficiale americano. Quando è venuto a sapere che la sua storia era stata messa in scena (la fortuna gli aveva già voltato le spalle), non ne ha intentato causa, come gli amici gli avevano consigliato, non ne ha fatto una speculazione, ha chiesto a Eduardo solo una poltrona al teatro"

a vent`anni dall`uscita del volume di roberto corbella "le fortificazioni della linea cadorna tra lago maggiore e ceresio", il primo ad avere affrontato l`argomento in modo organico, questo volume, con il contributo storico del gen. ambrogio viviani, presenta una visione d`insieme del progetto strategico che stava alla base della linea difensiva destinata a bloccare il tentativo austriaco di conquistare milano e la lombardia distruggendo la capacita` combattiva dell`esercito italiano. e sufficiente considerare l`enorme estensione di questo tracciato e la varieta` e l`imponenza delle opere realizzate, in gran parte nelle viscere delle montagne, per capire che, pur non essendo mai diventata effettivo teatro di guerra, la linea cadorna fini` per avere un forte potere dissuasivo nei confronti dei progetti d`invasione piu` volte discussi dallo stato maggiore austriaco.

in questa storia raccontata a ritroso, la vita di un criminale di guerra nazista, il dottor tod t. friendly, viene narrata a partire dalla sua conclusione, procedendo all`indietro verso l`inizio. cosi il dottor friendly muore e in seguito si sente significativamente meglio, rompe con le sue amanti con un gesto che prelude alla loro seduzione; inoltre fa scempio dei propri pazienti prima di mandarli a casa. fuggendo dal corpo del medico morente, che aveva lavorato come complice dei nazisti nei campi di concentramento, la coscienza del dottor friendly inizia a vivere la sua vita dal fondo, consapevole soltanto che quella che sta vivendo e` la vita di un uomo orribile in un tempo tremendo.

2CD. RaccoGLie il live a My Father's Place di Roslyn del 29 novembre 1977 e una roccolta delle migliori esibizioni radiofoniche.

per piu di trent?anni pietro citati, oltre che alla scrittura e alla critica letteraria, si e dedicato a una singolare impresa editoriale. ha creato una collana di classici greci e latini: ha scelto testi famosi, ha scoperto capolavori sconosciuti o dimenticati, ha inventato raccolte di opere che mai prima erano state accostate fra loro. per ciascun volume ha scritto il risvolto, la breve presentazione che compare sulla copertina. i risvolti qui raccolti contengono, in dosi infinitesimali, il suo genio migliore. c?e anzitutto la fede assoluta nella letteratura, intesa come lo strumento attraverso cui i grandi autori rivelano all?umanita la sua stessa essenza, la sua verita ultima. citati e affascinato dalla vita segreta e profonda del mondo antico; insegue ovunque le tracce dell?invisibile e del divino, da sofocle ai testi gnostici, fino agli inni orfici. piu forte, pero, e la suggestione di "quanto gli uomini hanno sognato, fantasticato, simboleggiato attorno alla figura del cristo". la letteratura cristiana, ci dice citati, e immensa. ci sono libri fondamentali come le confessioni di agostino, "questo libro tessuto in parti uguali di luce e di tenebra". ci sono testi oggi meno frequentati: le vite dei santi, le regole monastiche, i meravigliosi scritti dei mistici, perche "solo i libri che nessuno puo dissigillare completamente, continuano a infuocare per secoli i pensieri degli uomini". l?appassionato catalogo tocca anche le grandi narrazioni dei miti greci, le storie di alessandro magno, i testi "abbaglianti e sinistri" che raccontano la lenta fine di bisanzio. a lettura ultimata, ci accorgiamo che questa raccolta apparentemente casuale e attraversata da infinite corrispondenze, echi, allusioni. negli anni, citati ha creato con i suoi risvolti una cassa armonica complessa. e viene il sospetto che, presentandoci gli amati classici greci e latini, ci abbia voluto consegnare il ritratto di una mente, la sua, abitata dalla "follia degli antichi". "citati e stato un

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