
secondo l`insegnamento di osho, "nella vita di un uomo esistono tre possibilita` di diventare consapevoli. la nascita, ma e` gia` accaduta; la morte, ma non e` prevedibile, per cui potresti trovarti inconsapevole... resta l`amore: non mancare questa opportunita`, non mancare questo incontro". l`amore e la meditazione sono dunque le uniche speranze per il futuro del genere umano. l`amore e` una mano tesa nel vuoto abissale che e` l`esistenza a patto che si sappia distinguerne la profonda essenza ed energia strappando il velo delle illusioni che ci impediscono di cogliere la verita`, come il sesso, il possesso, la gelosia, l`ego. solo in questo modo quell`oscuro intervallo fra la nascita e la morte che e` la vita di ogni uomo trova il suo piu` profondo significato.




"c`era una parte poco frequentata delle edicole della stazione, quasi abbandonata, quella dei tascabili. tra i libri accatastati, nascosti dietro un vetro, avvolti nella plastica e ricoperti di polvere cercavo le raccolte di racconti. era un momento tutto mio, un piacere solitario e veloce perche` il treno stava partendo. studiavo un po` i disegni della copertina, pagavo e infilavo il libro in tasca. appena mi sedevo al mio posto, gli strappavo la plastica che non lo faceva respirare. aprivo una pagina a caso, trovavo l`inizio del racconto e attaccavo a leggere. altre volte, invece, guardavo l`indice e sceglievo il titolo che mi ispirava di piu`. e mentre il treno mi portava via finivo su pianeti in cui c`e` sempre la notte, su scale mobili che non finiscono mai e tra mogli che uccidono i mariti a colpi di cosciotti di agnello congelati. quella era vera goduria. e spero che la stessa goduria la possa provare anche tu, caro lettore, leggendo questa raccolta di racconti che ho scritto durante gli ultimi vent`anni. c`e` un po` di tutto. non devi per forza leggerla in treno. leggila dove ti pare e parti dall`inizio o aprendo a caso." (niccolo` ammaniti)

"aura e choc" raccoglie in un unico volume i principali studi dedicati da walter benjamin al complesso ambito della teoria dei media, tra cui il saggio "l`opera d`arte nell`epoca della sua riproducibilita` tecnica", qui presentato nella versione del 1935-36. chiave di volta di questa teoria, che benjamin sviluppa dai primi scritti degli anni `10 fino agli ultimi frammenti del libro sui "passages" di parigi, e` l`idea secondo cui va considerato come "medium" tutto cio` che e` in grado di ridefinire le coordinate della percezione, dei modi di vedere e di sentire, e piu` in generale dell`esperienza. sulla base di tale presupposto benjamin discute media moderni come la fotografia e il cinema, la radio e il telefono, il libro e il giornale, ma anche le forme espressive della lingua, della linea e del colore, strumenti ottici come la camera obscura e la lanterna magica, i sistemi di illuminazione urbana e l`architettura di vetro, per arrivare infine agli stati di alterazione percettiva indotti dal sogno e dall`hashish. nel loro insieme, tutti questi media sono per benjamin capaci di trasformare storicamente l`esperienza sensibile, sottoponendo l`individuo moderno a un autentico "training del sensorio" che gli consente di affrontare il passaggio dalla cultura ottocentesca, permeata dal culto dell`aura, a una modernita` che lo espone a continui choc.

giudicando la propria vita di uomo e l`opera politica, adriano non ignora che roma finira` un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell`umano, eredita` che gli proviene dai greci, lo sprona a pensare e servire sino alla fine. "mi sentivo responsabile della bellezza del mondo" afferma, personaggio che porta su di se` i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicita` e il metodo, fra l`intelligenza e la volonta`. i "taccuini di appunti" dell`autrice (annotazioni di studio, lampi di autobiografia, ricordi, vicissitudini della scrittura) perfezionano la conoscenza di un`opera che fu pensata, composta, smarrita, corretta per quasi un trentennio.




1978. in un anno di speranze distrutte un ex insegnante di inglese del missouri decide di mollare tutto per tirarsi fuori dalla solita vita. il giorno dell`equinozio di primavera sale a bordo del suo sgangherato furgoncino e inizia un viaggio dentro l`america e dentro se stesso. seguendo un itinerario circolare, da columbia a columbia, sulle strade secondarie degli stati uniti, quelle che un tempo le vecchie cartine segnavano in blu, attraversa le caroline, il texas meridionale, lo stato di washington, il montana e il new england. e riscopre infine un`america diversa, sconosciuta, come gli indimenticabili personaggi che popolano questo libro singolare. un romanzo di incontri, ricerche, inaspettate svolte.

"calvino manda ogni tanto al quotidiano a cui collabora un articolo su un`esposizione insolita, che gli permette di raccontare una storia attraverso una sfilata d`oggetti: antichi mappamondi, manichini di cera, stampe popolari, vestigia di culture tribali... alcuni tratti della fisionomia dello scrittore vengono fuori in queste pagine: onnivora curiosita` enciclopedica e discreta presa di distanza da ogni specialismo; rispetto del giornalismo come informazione impersonale e piacere d`affidare le proprie opinioni a osservazioni marginali o di nasconderle tra le righe; meticolosita` ossessiva e contemplazione spassionata della verita` del mondo."

in un unico volume oltre 350 poesie della piu` importante poetessa americana del xix secolo, che la traduzione di silvia bre restituisce in tutta la loro tellurica potenza.