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ernesto rossi e gaetano salvemini si scambiarono franche valutazioni sulla guerra mondiale, su pregi e limiti dell`antifascismo, sulle prospettive della federazione europea, sugli equilibri dell`italia postbellica. testimonianza di un momento decisivo della storia italiana ed europea, il carteggio offre il quadro delle relazioni personali stabilite dai due intellettuali con figure di spicco dell`italia degli anni della ricostruzione; da parri a einaudi, da valiani a de gasperi, ugo la malfa e don sturzo. apogeo e crisi del partito d`azione, ricerca di una terza via tra i poli socialcomunista e democristiano fanno di questo epistolario una fonte per la conoscenza del liberalsocialismo e dell`anticomunismo democratico dell`italia del secondo dopoguerra.

con questo libro fondativo, da cui ha preso avvio la sua riflessione ventennale intorno all` dell`idea di secolarizzazione, marramao ha anche aperto la saggistica filosofica italiana agli esiti della begriffsgeschichte tedesca: la storia concettuale che indaga sia la genesi e le trasformazioni del grande lemmario teoretico-politico, sia gli elementi figurali e i complessi metaforici che intervengono nella costituzione dell` lungo la linea di confine tra metafisica e politica, scienza e multiverso delle pratiche.

nelle culture tribali un dono viene fatto girare all`interno della tribu`, e non esige mai un controdono in cambio. la concezione primitiva del dono si ritrova nella cultura veterotestamentaria, in cui il dono e` imposto dalle leggi mosaiche alla comunita` dei simili, mentre il commercio e` la forma di scambio con gli stranieri. se l`ideologia cristiana (ad esempio: sant`ambrogio) postula ancora l`ideale della generosita` e dell`assenza di una controprestazione, il pensiero luterano e riformato ne sottolinea l`impossibilita`, e nasce cosi` l`usura. sostituita l`economia di dono con l`economia di mercato, la sola sopravvivenza universale del dono e` l`opera d`arte che, per essere tale, deve circolare.

il libro di klinkhammer vuole offrire una completa ricostruzione storica del periodo in cui l`italia, o parte di essa, venne a trovarsi nella paradossale condizione dell`alleato occupato. la peculiarita` di questa condizione determino` la forma che assunse il dominio tedesco in italia. l`autore parla di "policrazia" che identifica la rivalita` e concorrenza tra piu` centri di potere autonomi. questo concetto viene qui applicato alla politica estera con risultati innovativi per quel che riguarda la conoscenza dei reali meccanismi decisionali, al di la` della presunta onnipotenza del fuhrer. l`analisi si rivolge anche alla specifica forma di potere che venne a crearsi in italia e al ruolo affidato al governo di mussolini nel quadro della politica di occupazione.

intorno alla meta` degli anni settanta, finita l`epoca dell`impegno e dello sperimentalismo, nella poesia italiana la coscienza storica era azzerata, si ricominciava a scrivere in un presente che non riconosceva piu nessun privilegio al passato moderno e novecentesco ed era lecito fare remunerativi o gratuiti salti all`indietro nel museo della poesia di ogni epoca (i modelli potevano essere lucrezio o cavalcanti, donne o metastasio, indifferentemente). i versi liberi, oppure rigidamente metrici. tanti poeti, tutti poeti. ma il prezzo da pagare e` stato che la poesia oggi non e` piu al centro del sistema letterario, e` diventata insignificante, scarsamente letta, con valori indecifrabili. per alfonso berardinelli i veri nemici della poesia oggi sono diventati i poeti, che scrivono con faciloneria, protetti dalla nobilta` del genere letterario. la poesia oggi va difesa da se stessa, cioe` da tutto cio` che l`ha resa omologa al mondo culturale cosi com`e`. i poeti devono rifiutarsi di sentirsi garantiti nominalmente dalla tradizione della poesia, da quel genere nobile che garantirebbe, senza riscontri nei testi, eccellenza.

"l`impresa irresponsabile" non e` un titolo metaforico. se l`intervista a gallino che aveva per tema la concezione dell`impresa di adriano olivetti si intitolava "l`impresa responsabile", questo graffiante libro sul capitalismo deregolato dei nostri anni non poteva che ribaltare il precedente titolo. perche` per l`autore un`azienda diventa irresponsabile quando non risponde ad alcuna autorita` pubblica o privata e soprattutto quando si afferma una concezione dell`impresa fondata sulla massimizzazione del suo valore in borsa, a qualunque costo e a breve termine. dietro i principali scandali finanziari del nuovo secolo, non c`e` infatti tanto la disonesta` del singolo, quanto l`esito di un governo d`impresa che ha preso sempre piu` piede.

questo volume traccia lo sviluppo del teatro inglese dalla restaurazione del 1660, che riapre i teatri chiusi dai puritani di cromwell nel 1642, fino alla fine dell`ottocento, quando la rivoluzione naturalistica da cui sarebbe nato il teatro moderno si apprestava, faticosamente, ad approdare anche sulle scene inglesi. l`autore da` molto spazio a quelli che possono essere considerati i lavori piu` importanti e duraturi di questa lunga fase del teatro inglese, delineando cosi` indirettamente una "galleria" dei suoi capolavori, appartenenti in particolare al genere della commedia.

scontro fra titani. il potere solare di giove si misura con il potere occulto di un dio buio e sinistro che si nasconde dentro l`anima degli uomini. tutto comincia quando gli de`i, dopo millenni di oblio, tornano a essere padroni dei destini degli uomini. hanno creato un mondo felice, prospero e operoso e ora lavorano con profitto e celestiale soddisfazione. venere, dea della bellezza, si occupa della sanita` e delle "beauty farms"; minerva e` ministro dell`istruzione e dei giochi a quiz; morfeo dirige il dicastero della cultura e via dicendo. insomma tutto va bene, tutti sono contenti, cittadini e governanti. ma un bel giorno il padre degli de`i si accorge che qualcosa non funziona. c`e` nell`aria una presenza ostile, misteriosa...

nel 1998 giuseppe caliceti e giulio mozzi avevano raccolto in "quello che ho da dirvi" le lettere di ragazzi e ragazze italiani ai loro genitori. ora gli stessi curatori hanno costruito un secondo libro-collage raccogliendo le lettere di tanti genitori che, rivolgendosi ai figli, rivelano aspettative e speranze, motivano le ragioni dei conflitti, cercando di dire con le parole scritte - quindi meditate e lente - cio` che nelle parole parlate non si riesce a dire.

sebbene la piu` antica tradizione affermasse che maometto non aveva compiuto miracoli, al di la` del corano, piu` tardi gliene furono attribuiti moltissimi forse per analogia con i miracoli di cristo. in questo volume sono raccolti tutti i piu` importanti riconosciuti come ortodossi, secondo un criterio che non e` di pura elencazione, ma che acquista nel suo procedere un peso teorico. questo testo, tuttora apprezzato e venerato in ambiente musulmano, venne scritto nell`intento di difendere l`islam dalle eresie - sia ebree-cristiane, sia interne all`islamismo stesso - e fornire indicazioni precise su quanto i fedeli dovessero credere.

una prolifica famiglia matriarcale, governata da una madre dolce ed energica, attraversa le tante vicissitudini della storia cinese del novecento. dagli anni trenta dell`invasione giapponese a oggi, figli, nipoti e parenti acquisiti degli shangguan si confrontano con gioie e dolori dispensati da una terra estrema e primordiale. con questo dichiarato omaggio alla propria madre e alle proprie radici, mo yan torna all`affresco rurale e mitologico di "sorgo rosso".

oltre l`impianto urbanistico e lo stile architettonico a lei proprio, ogni citta` presenta i suoi elementi d`identita`, il suo volto, i tratti fisiognomici che ne fanno un`entita` riconoscibile e unica e che nel corso del tempo hanno dato un`impronta alla vita dei suoi abitanti. questa raccolta di saggi, scritti per un vasto pubblico, introduce alla scoperta degli aspetti esemplari di alcune citta` in una prospettiva non solo architettonica, ma aperta allo studio di elementi collaterali e non secondari, come la storia e la vita economica e sociale.

ottantaquattro disegni, quasi tutti di proprieta` familiare, rivelano un sironi inedito, volto a cogliere con immediatezza le fisionomie delle persone amate o lo spazio appartato dello studio. i disegni, databili dalle prime prove del 1903 fino al 1930 e affiancati dalle riproduzioni dei quadri a essi riferibili, vivono di un linguaggio proprio e intenso. oltre alla sequenza dei ritratti delle figlie, emerge un consistente gruppo di autoritratti. sironi, variando pose, tecniche e tratto, vi attua un`impietosa scrittura autobiografica, non immune nella proposta costruzione d`immagine dall`assumere identita` elettivamente ricercate nella storia della pittura.

l`architettura contemporanea costituisce la materializzazione concreta, il luogo di applicazione e verifica, delle profonde trasformazioni che hanno avuto corso nel xx secolo, e che proseguono a ritmo sempre piu` frenetico nei primi decenni del xxi. questo volume - frutto della revisione e dell`ampliamento di quello uscito nel 2008 - affronta le vicende dell`architettura dal secondo dopoguerra ai giorni nostri attraverso le opere e le figure dei suoi protagonisti, mettendo a fuoco alcune questioni cruciali: l`eredita` dei ; il rapporto con la tradizione; le possibilita` costruttive offerte da tecniche inedite e da materiali aggiornati; il contributo delle tecnologie informatiche; il nuovo ruolo strategico dell`architetto; le reazioni ai processi di ; la ricerca di soluzioni a fronte dell`emergenza ambientale e climatica. l`analisi di questi fenomeni fornisce un`interpretazione articolata dell`architettura contemporanea, cercando di porla in una prospettiva storico-critica odierna.

restano famose le pagine che auerbach dedico` a gregorio di tours in mimesis, facendone il prosatore esemplare di un`epoca che aveva nel realismo immediato, cioe` senza forti mediazioni intellettuali, la sua caratteristica stilistica. poche idee astratte, nessuna strutturazione sintattica del mondo, ma in compenso immagini vive e tangibili, di grande forza espressiva. tutto questo auerbach lo diceva a proposito della storia dei franchi. ma gregorio di tours, oltre che storico, fu un fecondissimo agiografo. i suoi otto libri di "miracoli" rappresentano una delle testimonianze piu` importanti per lo studio di quello che viene considerato l`aspetto distintivo della religiosita` del periodo post-romano: il culto dei santi e delle loro reliquie. dei quattro libri dedicati a san martino, patrono della citta` di tours di cui gregorio fu vescovo metropolitano, viene qui proposta la prima traduzione italiana accompagnata da un ampio commento. il racconto dei miracoli di martino si snoda in una narrazione realistico-simbolica che possiede molteplici motivi di interesse: in primis quello propriamente religioso, per il significato quasi liturgico delle ripetute sequenze miracolistiche, e per il carattere a un tempo fisico e spirituale proprio del santo presente ancora in questo mondo attraverso le sue reliquie; poi quello culturale, per il rapporto con la medicina popolare e con la tradizione medica greco-romana, ma anche per il significato attribuito alla malattia del corpo interpretata come segno dell`unica vera malattia: quella dell`anima; infine quello pastorale e politico, sia per quanto riguarda le modalita` e i contenuti della predicazione svolta da gregorio, sia per la connessione di quest`ultima con una visione interamente confessionale della societa` umana che il vescovo di tours condivise con gontrano, il sovrano della dinastia merovingia a cui fu maggiormente legato. si tratta di motivi tra loro interconnessi, difficilmente scindibili l`uno dall`altro, rintracciabil

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