Raccolta di incisioni inedite, registrate dal '63 al '67.
nell`estate del 1851, rimasto solo con il figlio di cinque anni, hawthorne si ritrova di fronte a un infaticabile produttore di parole e di domande. schivo, introverso, non e` abituato alle piccole incombenze che accompagnano la vita di un bambino: vestirlo, nutrirlo, distrarlo sempre rispondendo alle sue incessanti domande. il risultato e` un modello, ironico e autoironico, del modo di intendersi di un padre e un figlio, un resoconto di un rapporto dove l`unico adulto che appare e` herman melville che fa visita all`amico per parlare del possibile e dell`impossibile. come osserva paul auster nel suo saggio introduttivo, hawthorne e` riuscito a compiere quel che ogni genitore sogna: far vivere il proprio figlio per sempre.
trasformismi, vizi ideologici, inganni culturali, una vocazione quasi biologica alla doppiezza. dalla chiesa affronta il male oscuro della prima repubblica, sin dal dopoguerra, quando il trasformismo fa le sue prove installandosi nei partiti e nelle istituzioni. alfiere di questo grande inganno, la democrazia cristiana, partito dello stato e insieme partito dell`anti-stato. ma anche doppiezza comunista, tra mito della rivoluzione e costruzione della democrazia, conflitti ideologici e tentazioni consociative. la doppiezza laica ha il volto del craxismo, che tenta invano di conciliare impresa e clientela, mercato e corporazione, individualita` e assistenzialismo. nel`ultimo capitolo l`autore prova a tracciare le regole di una democrazia che sappia rigenerarsi.