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d`elia ci offre con questa raccolta il frutto di un lungo lavoro cominciato nel 1992 e continuato fino al 1998 attraverso varie metamorfosi metriche e compositive. il risultato di tanti anni di scrittura e` una sorta di "poema a diario" che intreccia gli spunti piu` disparati, lasciando che i temi scorrano liberi tra le pagine, che si alternino come sequenze in un montaggio filmico.

c`e` "una donna fatale e un giorno fatale" per ogni uomo, dice peter hoag, personaggio secondario di questo romanzo. e quel giorno e quella donna verranno anche per il protagonista di questa storia, robert grant. ma prima dovremo osservarlo "espandersi" e fiorire nell`azione, come una vorace pianta tropicale. il suo alimento principale sono le donne e i soldi. la sua scienza suprema e` la seduzione, praticata usando con equanimita` gli espedienti piu` abietti e i piu` puerili. "un te` e quattro chiacchiere" e` uno di questi. l`efficacia e` comunque somma. robert grant conosce le donne, ma le donne non conoscono lui, questo e` il segreto di cui va fiero. eppure, come tanti segreti, un giorno potra` anche essere svelato.

prima persona plurale del verbo essere: e` la voce verbale che attraversa tutta la nuova raccolta di mariangela gualtieri. una voce, per l`appunto, prima ancora che una forma. una voce che parla da non si sa dove e pronuncia l`essere e l`esserci come evidenza e nello stesso tempo come mistero. ne` punto di partenza ne` punto di arrivo, ma consapevole e accidentato percorso. gli approcci piu` che definitori sono tentativi di collocazione: , . ma soprattutto sono indicazioni di stati d`animo: , . di sicuro non siamo soli. un`altra presenza costante del libro (e non solo nella seconda sezione, ad essi dedicata) e` quella degli animali. fratelli, ma anche qualcosa di piu`: sorta di angelici anelli di congiunzione con quanto si cela dietro la parola e il verbo essere. e anche i cuccioli umani, ai quali e` dedicata un`altra sezione, sono creature speciali, piu` immediatamente partecipi di quei cicli naturali intorno ai quali ruota, come una preghiera, la scrittura della poetessa romagnola. ma senza essere troppo francescana, senza dimenticare che il male esiste e che quella umana e` una . d`altra parte, anche nelle poesie piu` introspettive le pulsioni sono del tutto contrastanti, in un`alternanza di estasi e smarrimento. il filo rosso del libro resta comunque quello del sentimento panico (ancora una volta , tutto, insieme) che attraversa le varie sezioni e tocca forse il suo vertice nel requiem finale.

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