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il libro raccoglie le piu` belle pagine di henry miller sulla scrittura, inedite o tratte dai suoi capolavori - da "tropico del cancro" a "sexus" - per consegnarsi ai lettori nella triplice forma dell`antologia, dell`autobiografia ma soprattutto di un intramontabile manuale di scrittura composto in oltre mezzo secolo di attivita`. nelle pagine di miller la vita e la scrittura si fondono in modo quasi indissolubile grazie a un linguaggio diretto, incalzante, appassionato e privo di intellettualismi. da parigi a new york, dai tropici agli ultimi lavori, dal piu` totale anonimato alla consacrazione internazionale, questo volume e` una lunga lezione sul mestiere di scrivere e un testamento spirituale a uso delle nuove generazioni.

uscito nel 1955 e composto da dieci racconti di inarrivabile potenza, "un brav`uomo e` difficile da trovare" impose immediatamente flannery o`connor come scrittrice di grande originalita` ed esponente di punta di quello che sarebbe stato ribattezzato il . unica sua raccolta pubblicata in vita, ha esercitato un`influenza incalcolabile su scrittori, musicisti, filosofi, politici per la ricchezza dell`apparato simbolico, la potenza e originalita` del tema religioso, la perfezione con la quale, di personaggio in personaggio, di storia in storia, o`connor riesce a costruire un microcosmo umano nel quale commedia e tragedia, dannazione e salvezza, coesistono e si completano a vicenda. dal racconto che da` il titolo alla raccolta, con l`esplosione finale di violenza e le parole misteriose con le quali il balordo, capo di una banda di rapinatori e assassini, chiude la storia, all`irruzione di uno straniero nella tranquilla esistenza della di un`altra memorabile novella, fino alla sarcastica rielaborazione del tema razziale nel , o`connor costruisce un piccolo mondo antico e moderno insieme, esemplare e sorprendente, dal quale siamo tentati a volte di fuggire, ma forse proprio perche` ci somiglia e ci svela troppe cose su noi stessi. postfazione di joyce carol oates.

La Casa Usher, 1980, IT. Negli anni settanta il cinema ha fatto parte del movimento politico delle donne. L'attenzione si è rivolta ai film come a documenti di una crescita per un movimento che ha come fine il superamento della mancanza di linguaggio delle donne. Il primo intento del volume è la scoperta e la ricomposizione dei segni che le donne registe hanno lasciato nella produzione cinematografica. La figura della donna regista costituisce il nodo centrale di una serie di problematiche, non ultimo il rapporto che la donna ha con il potere.

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