
i protagonisti di questo libro sono una frase e 72 ore. la frase, ipnotica quanto spietata, e` quella che annuncia a chris burton, giornalista inglese da anni trapiantato in italia, il suicidio del figlio schizofrenico. le 72 ore sono quelle immediatamente successive, spese da burton nel tentativo di ricomporre le schegge di una mente sconvolta dal lutto e i brandelli di un`italia non meno frantumata. dopo aver passato anni a riflettere sulla prevedibilita`, burton si trova urtato da qualcosa di imprevisto e orribile. e di conseguenza dalla rocciosa parola - destino - che d`ora innanzi racchiudera` la sua vicenda.


il jazz e` musica di molti, si dimostra nell`ultimo capitolo di questo libro. nella sua storia non si possono separare ne` i singoli artisti dal fiume indistinto di suonatori, ne` isolare la loro musica dalle loro vite. infatti dietro ogni jazzista c`era un bambino che sentiva un richiamo misterioso e irresistibile. e dietro il richiamo c`era una sofferenza e un`inquietudine indefinite nate quasi sempre sulla strada. per cui, raccontare la vita e lo stile di tredici grandi creatori del jazz, dagli albori agli anni settanta, non risponde alla scelta di individuare il genio isolato, ma a quella di indicare la sintesi biografico-artistica in cui si distilla sempre un intero fatidico momento spirituale dell`epopea collettiva del jazz.

sanguineti e` noto come traduttore di versi scritti per il teatro (eschilo, sofocle, euripide, aristofane, seneca), ma le sue traduzioni coprono anche altri generi poetici che vanno dal poema didascalico alla lirica, all`elegia e all`epigramma. comune con le traduzioni teatrali e` il gusto per una parola sonora, da pronunciare. e la fedelta` al suono e al ritmo e` una regola ancora piu` rigorosa della fedelta` al senso (che pure non manca, nonostante la leggenda secondo cui sanguineti sarebbe sempre autore di riscritture molto libere o quasi autonome dal testo di partenza). le scelte di sanguineti rivelano l`aspirazione verso una "traduzione a calco" che riproduca l`originale proprio a partire da alcuni elementi formali. ma proprio in questo modo sembra emergere l`anima, cioe` la struttura profonda dei testi affrontati. testi e autori, peraltro, molto diversi fra loro: dal de rerum natura di lucrezio, amato come padre del materialismo, ai sonetti di shakespeare, di cui sanguineti esalta le profondita` manieristiche, al goethe ironico e sensuale delle elegie romane o a quello licenzioso degli epigrammi veneziani. una varieta` di temi e toni che esalta l`esercizio tecnico di sanguineti e la sua straordinaria "prova d`attore".

un uomo comune, con responsabilita` lavorative e familiari, puo` raggiungere il nirvana o l`illuminazione? un manager indaffarato puo` coltivare la spiritualita`? le emozioni negative sono tutte uguali o ne esistono di tipi diversi? come possiamo rimanere sereni di fronte alle ingiustizie umane e alle devastazioni ambientali? nell`ultimo libro sua santita` il dalai lama risponde a queste e ad altre domande interpretando l`ineguagliabile saggezza del buddha e adattandola al mondo contemporaneo. parla delle molte strade che conducono alla realizzazione di se`, del bisogno di superare le emozioni negative per sviluppare la consapevolezza.


a chentupedes, un antico villaggio scavato fra i monti di un paesaggio sontuosamente barbarico, la tradizione vuole che i coniugi legati da un vincolo d`amore muoiano insieme, come insieme sono vissuti. purtroppo non e` andata cosi` per mannoi lisandru e mannai rosaria niala. lisandru e` morto e rosaria e` cosi` convinta che il cielo se l`e` preso anzitempo che ha continuato ad aspettarlo. lo ha aspettato cosi` forte che, quando arriva, fantasma acceso da vita che si rinnova, lo accoglie come una moglie accoglie il marito dopo un lungo viaggio. lisandru e` tornato per morire con lei. ma prima che cio` accada e` necessario sbrogliare il filo del passato. sapere come sono andate le cose. mettere alla prova la memoria con un`altra memoria, che viene da lontano e si srotola, magica e luminosa, quasi fosse un film, anzi come un vero film, sulle pareti calcinate della cucina dei niala. i fantasmi, le pantumas, tornano per narrare, come in un racconto infinito, il gesto infinito dell`amore, il sapore dolcissimo del sangue.



re clodoveo ritorna dalla guerra ed e` ansioso di rivedere la figlia verbena, ma intorno alla sua citta` e` cresciuta un`inestricabile foresta, e il re si ritrova a vagare in un labirinto di radici che sembrano rami, di rami che si confondono con le radici. e come lui si perdono la bella verbena e il giovane mirtillo, l`infedele matrigna e il ministro traditore, tanto che tornare a palazzo sembra impossibile, e bisogna cercarsi e inseguirsi alla luce delle torce, finche` il mistero della foresta-radice-labirinto non verra` risolto... torna, dopo vent`anni, la fiaba "dimenticata" di uno dei piu` grandi scrittori italiani: una storia singolare, complessa e affascinante che grandi e piccoli potranno leggere insieme. eta` di lettura: da 6 anni.

barry miles ripercorre le tappe della vita di frank zappa, un musicista che e` stato un`autentica leggenda del rock, nonche` un suo intimo amico. racconta della sua arte, del suo impegno e dei suoi amori, lo presenta come un carismatico guru politico, ma soprattutto come un grande artista. di origini siciliane, cresce ascoltando diversi generi musicali, dal rhythm & blues alla musica classica a quella popolare, formandosi un gusto che lo portera` a contaminare forme e fonti; suona prima la batteria, poi la chitarra, infine si concentra sulla tastiera; fonda una propria casa discografica; mostra curiosita` per ogni novita` musicale e tecnologica; ama giocare sui registri dell`ironia, del sarcasmo e del gioco, ma la sua musica e` fatta anche di anticonformismo e critica del sistema, anzitutto di liberta` creativa e sperimentazione. in questa biografia, arricchita da un inserto fotografico tratto dall`archivio dello zappa family trust e da un ricco apparato di approfondimento (note, bibliografia, indice analitico e discografia completa), miles esplora il mondo musicale e quello privato di zappa con la curiosita` del giornalista e l`affetto dell`amico.