
koinsky, il protagonista de "gli scorpioni del deserto", ci racconta varie storie della seconda guerra mondiale. le storie, disegnate da pratt durante il suo soggiorno londinese nel 1956-57, erano state pubblicate sulla rivista corto maltese tra il 1988 e il 1992. dalle sabbie del deserto libico alle foreste infestate dai giapponesi, dalle lagune di comacchio ai bordelli africani, queste avventure di guerra sono le `piccole` storie di uomini che ogni giorno devono confrontarsi con le piu` varie e inconsuete situazioni che pero` alla fine faranno la differenza fra il continuare a vivere e il morire.



questa antologia, a cura di gaetano savatteri, ripercorre i fili del racconto della sicilia (ma meglio dire: il racconto dell`italia espresso alla latitudine siciliana) negli ultimi trent`anni con la sua capacita` di innovazione e di rielaborazione di una tradizione illustre e determinante. un`antologia che documenta i cambiamenti, rivelando le nuove voci che hanno saputo parlare a molti, con lingue moderne e insieme antiche. il paesaggio della narrazione siciliana ha subito fortissime torsioni, ma questa abilita` di adattamento e` forse la ragione del suo successo. l`anno spartiacque e` il 1992, quando le stragi segnano la stagione piu` cupa della storia recente di sicilia: cosa nostra uccide a palermo i magistrati falcone e borsellino con due attentati che scuotono l`assetto civile dell`italia. da allora, la sicilia ha provato a ridisegnare la propria identita` narrativa e letteraria, assumendo un ruolo di reazione e di contrasto rispetto allo stigma di terra . , scrive salvatore silvano nigro nella sua nota, : dal giornalismo alla graphic novel, dal cinema al teatro, mentre narrativa e letteratura hanno aggiornato i canoni delineati dagli autori che della sicilia hanno fatto metafora. il racconto di un`isola nuova, tuttora capace di allestire un potentissimo teatro di suggestioni sul palcoscenico che dalla sicilia si apre sul resto del mondo. fulvio abbate, simonetta agnello hornby, roberto alajmo, stefano amato, roberto ando`, maria attanasio, stefania auci, pietro bartolo e lidia tilotta, attilio bolzoni, pietrangelo buttafuoco, domenico cacopardo, antonio calabro`, giosue` calaciura, davide camarrone, andrea camilleri, ottavio cappellani, cristina cassar scalia, daniele cipri` e franco maresco (con emiliano morreale), gian mauro costa, giuseppe culicchia, emma dante, alessandro d`avenia, nino de vita, piergiorgio di cara, giacomo di girolamo, viola di grado

un , si definisce manganelli in queste strepitose lettere inedite degli anni 1960-1973, avviluppato com`e` in e in ; un manganelli faceto si`, ma anche focosamente innamorato. e poco importerebbe tutto questo, se l`amore non gli dettasse lettere che in buona parte sono racconti perfettamente prismatici, di grande vitalita` inventiva, capaci di farsi visionari e svoltare in una sensualita` golosamente rovente: . e anche un , manganelli. per la donna amata, ebe, che e` lontana, organizza un concerto tutto mentale. dispone nello spazio fantastico gli strumenti musicali. dirige gli esecutori. , dice, nel suo . e se la destinataria tiene nella borsa due sensualissime , lui estrae dalla valigia . si inchina, manganelli, alla fine, volgendo le spalle agli orchestrali. ci sono lettere che arrivano dall`africa, dalla malesia, dalle filippine. la donna amata e` sempre un . e intanto manganelli recensisce paesaggi, serate tropicali, una azzardata escursione tra poco invitanti coccodrilli, in , senza mai venir meno alla sapiente energia e all`impudica felicita` del suo linguaggio: , scrive; e specifica:

e l`anno fatidico 2001. a new york, harvey sonnenfeld, agente cia messo un po` in disparte ma carico di esperienza, ha un`intuizione, una di quelle convinzioni tenaci che non si sa da dove vengano ma che possono essere piu` radicate di un ragionamento articolato: ci sara` un attentato. . ingaggia allo scopo un gruppo di persone tanto assurdo quanto efficace. bobby fischer, l`unico americano della storia campione mondiale di scacchi, paranoico, ma capace di anticipare un migliaio di mosse; l`immigrato russo kozlov, un ubriacone, proveniente dall`afghanistan, ingegnere esperto di ogni tipo di attentato; il professor koselleck, cacciato dall`universita` a causa di una condanna per stalkeraggio contro la moglie, il massimo studioso del pianeta di graffiti offensivi e scritte oscene. intanto un`ombra si aggira, un altro gruppo affaccendato a tessere una rete di contatti; per loro non e` il 2001 ma l`anno 1421 dall`egira. l`improbabile squadra di harvey sonnenfeld da un labile indizio scovato in metropolitana e una conversazione captata per caso, da` l`avvio a una corsa contro un tempo immaginario, in cui si profilano minuziosamente terroristi costruiti sull`equivoco. siamo arrivati a settembre. la fine e` nota. ma il racconto e` pieno di tensione e di sorprese, e pervaso dall`ironia di chi, come alessandro barbero, sa guardare alla storia con disincanto. e il desiderio di complotti produce le sue conseguenze, mentre la realta` va pericolosamente, indisturbata, per conto suo.