
Il nuovo album coi Drivers, hard blues elettrico. Thackery è la migliore incarnazione del blues elettrico del nuovo millennio, con influenze southern ed un beat deciso e vibrante.

"non esiste opera d`arte senza sistema. se la drammaturgia e` un linguaggio, questo e` retto da una grammatica, cioe` da regole. e, come tutte le regole, esse devono essere imparate per poter essere poi trasgredite. poiche` la drammaturgia resta un`arte e non sara` mai una scienza esatta, la conoscenza delle regole non toglie nulla al talento, semmai consente di nutrirlo". "l`abc della drammaturgia" e` il primo manuale europeo di tecnica narrativa che fonde la pragmatica statunitense con la cultura e la tradizione francese e italiana. e un libro che sfida il tempo perche` insegna i fondamentali del linguaggio drammaturgico, elementi di base che servono sia per i testi teatrali che per quelli cinematografici, televisivi o radiofonici.

in bucovina, provincia orientale dell`ex impero austro-ungarico, nacque nel 1920 paul celan, poeta ebreo di lingua tedesca, considerato uno dei massimi lirici del xx secolo. a czernowitz, capitale della bucovina, divenuta romena nel 1919, trascorse l`infanzia e gran parte della giovinezza. durante l`occupazione nazista subi` l`internamento in un ghetto e in un campo di lavoro, ma la ferita insanabile fu la deportazione e l`assassinio dei genitori. con la fine del conflitto mondiale e l`annessione della bucovina settentrionale all`ucraina le condizioni di vita degli ebrei sotto il regime comunista s`inasprirono nuovamente. trasferitosi nel 1945 a bucarest, vi rimase due anni, tra i piu` felici e fecondi della sua turbolenta esistenza. giunto clandestinamente in austria, soggiorno` alcuni mesi a vienna. nel luglio del 1948 emigro` a parigi, dove mori` suicida nel 1970. sulla base di un lavoro di ricerca e di documentazione durato vari anni, israel chalfen ripercorre con rigore e fedelta` la prima meta` della vita di celan, la sua dolorosa vicenda umana e intellettuale, risalendo alle radici culturali che ispirarono e permearono la sua densa produzione lirica.

tutto comincia con una terrifica profezia pronunciata in un salotto di mosca alla vigilia della grande guerra da un certo ananchin: ciascuno dei presenti avrebbe assistito alla propria rovina e a quella della russia, ciascuno avrebbe trovato una morte atroce e uno di loro, la bella wera, avrebbe messo al mondo un demonio. vent`anni dopo il conte chlodowski, che allora stava per sposare la donna, ha visto realizzarsi ogni cosa: il vecchio mondo e` stato travolto, lui e` ridotto in miseria e a nulla e` valso che wera rinunciasse alle nozze e si facesse suora: la guerra e la rivoluzione l`hanno strappata al convento e spinta nelle steppe dell`asia dove, violata da un assassino, ha avuto quel figlio che chlodowski cerca ora di tenere lontano da se`.

in questa testimonianza, come gia` il titolo lascia intravedere, il biografato vi campeggia nei panni del piu` complesso tra tutti i personaggi nello stesso joseph roth. non di rado e` un roth insolente e ingrato, geniale e un po` impostore, ora aggressivo ora vulnerabile, infantile e lucidissimo nei suoi giudizi sull`epoca, i contemporanei e la letteratura. vediamo evocate l`infanzia e l`adolescenza di roth, i suoi amori e le frequentazioni femminili, le discussioni al caffe` con stefan zweig, kesten, musil, l`apprendistato da alcolista, l`idiosincrasia per psichiatri e psicologi, gli anni parigini dissoluti e distruttivi, l`irrompere del delirio e delle sconnessioni mentali.

i personaggi sono stravinskij e kafka con i loro singolari amici ansermet e max brod; o hemingway perseguitato dal suo biografo; o ce`line e majakovskij messi sotto processo dalla loro epoca; o la "storia di famiglia" del romanzo, a partire dal capostipite rabelais. ma, soprattutto, onnipresente protagonista sara` il romanzo stesso, o meglio quella "sapienza del romanzo", quella forma di conoscenza che soltanto il romanzo puo` dare e che sembra irritare sommamente tutti quelli che la ignorano. e kundera e` magistrale nell`evocazione dei persecutori: dagli amici devoti, ai biografi che vogliono sapere dell`autore ben di piu` di quanto egli stesso sapeva, ai traduttori infaticabili nel "migliorare" le opere a loro affidate.

nella roma imperiale corrotta di nerone fioriva il pensiero morale di seneca, qui raccolto e sintetizzato in un`antologia.






Penguin Books, 1993, UK. Ripercorrendo quattro decenni di storia dei Beatles dalla loro infanzia fino all'assassinio di John Lennon, Shout! è l'opera definitiva sui leggendari Fantastici Quattro.


lo scenario e` uno dei piu` "contrastati" e smaglianti dell`alta asia, la storia quella di temujin, meglio noto come gengis khan. una storia che rene` grousset ricostruisce risalendo alle sue remote scaturigini mitiche - l`accoppiamento tra il lupo grigio-blu e la cerbiatta selvatica, capostipiti di quella che diventera` la "razza di ferro" dei mongoli - e racconta con ritmo serrato, senza per questo tralasciare alcun dettaglio rivelatore. assistiamo cosi` alle vicende dell`avo di temujin, qutula, sorta di eracle mongolo la cui voce rimbomba "come il tuono nelle gole delle montagne", e del padre, yesugei il coraggioso, gia` in lotta con quella corte cinese che tratta i nemici con crudelta` esemplare, impalandoli o bollendoli in giganteschi pentoloni. poi alla nascita e alla crescita di un bambino "dagli occhi di fuoco", "il viso acceso da un bagliore misterioso", che non esita a sbarazzarsi del giovane fratellastro prima di unirsi alla bellissima moglie borte, "consigliera avveduta e autorevole". poi ancora alla lunga teoria di scontri vittoriosi contro i merkit e i principi mongoli avversari, fino alla conquista dell`egemonia indiscussa attraverso la "battaglia della tempesta" (contro l`intrigante fratello di sangue djamuqa) e quella "dei settanta mantelli di feltro" (contro le ultime resistenze tatare). e infine all`espansione di un regno quasi senza limiti, esteso fino al palazzo imperiale di pechino e alla via della seta.

4 CD. 98 canzoni che coprono l\'intera carriera del bluesman. Corposo libro di 40 pagine, Registrazione eccellente, packaging Proper GB.

Stereo. Rimasterizzato 2012. Vinile heavyweight 180 grammi. I vinili sono stati istampati nella stessa versione originale con gli inserti dell'epoca e le buste interne e la copertina in cartone duro. Printed in Usa

e impossibile, leggendo i `racconti orientali` qui raccolti, non finire irretiti negli scabri avamposti di un impero britannico ormai presago della fine. un mondo nostalgico e artificiale, in perenne contrappunto con una giungla evocata da rapidi tocchi eppure incombente e foriera di sciagura; un mondo che penetriamo con l`occhio disincantato ma insaziabilmente curioso di maugham, sospinti ogni volta verso un inesorabile finale - spesso tragico, ma quasi mai catartico. e nel frattempo avremo visto andare in pezzi le identita` apparenti dei protagonisti, intrappolati in lividi e rovinosi rapporti gerarchici, furenti ricatti incrociati, colpevoli idilli lavati col sangue. ancora una volta i sapienti congegni narrativi di maugham, qui celati nell`evocativo scenario della malesia, del borneo o delle hawaii, compongono intrecci perfetti e storie crudeli - che ci consentono di attraversare, rimanendo indenni, le passioni umane piu` fosche.




Era uscito solo come video, ora è disponibile anche in questo splendido CD. Concerto del 1971 con Carl Perkins, Carter Family e Statler Brothers. Cash, voce stentorea e forma smagliante, esegue una bella manciata di suoi classici, tra cui Man in Black, I Walk The Line, Folsom Prison Blues, A Boy Named sue, Me and Bobby McGee, Darlin' Companion, Sunday Morning Comin' Down etc. Copia non sigillata.

2 LP. Il meglio di Johnny Cash. 28 tracce essenziali, tratte dal catalogo di the Man in Black. Rimasterizzate usando i master tapes originali.28 canzoni. Remasters 2016,



blaise cendrars e` stato definito . da quando scappo` di casa, a sedici anni, . e molteplici, e rapinosi, sono anche gli scenari che attraversiamo in questo romanzo, una botte a` surprises dalla quale vengono fuori, a ogni pagina, orrori e magnificenze. a farci da guida e` un doppio dell`autore, che non per caso porta il nome di un anarchico ghigliottinato nel 1913, raymond la science. e un doppio diabolico e allucinato dell`autore e` lo stesso moravagine, ultimo discendente di una famiglia reale, che raymond aiuta a fuggire da una clinica per alienati e in compagnia del quale vivra` le peripezie piu` mirabolanti: saranno terroristi nella russia zarista del 1905, prigionieri degli indios blu sulle sponde dell`orinoco, volontari nei corso della prima guerra mondiale... moravagine e` la , , , un essere che incarna la follia e il male, che uccide , di preferenza giovani donne, e teorizza che e che chi ha paura del disordine ha paura della vita stessa: la quale non e` altro che , e che non esiste verita`, ma solo l`azione, , . tra digressioni fascinose, anse maestose, deviazioni fulminee, veniamo irresistibilmente trascinati da una scrittura che, come rilevo` la critica del tempo, possiede una - uno stile la cui sfrenata liberta` continua a vibrare.



durante una delle sue passeggiate in provenza, jean giono ha incontrato una personalita` indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. nonostante la sua semplicita` e la totale solitudine nella quale viveva, quest`uomo stava compiendo una grande azione, un`impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta . eta` di lettura: da 10 anni.

ci sono alcune idee portanti della civilta` occidentale che ci appaiono del tutto ovvie e naturali. ma, se le osserviamo da vicino e nel contesto delle altre civilta`, scopriamo che esse hanno addirittura un carattere eccezionale ed eccentrico. due fra queste idee sono indicate dai termini individuo ed eguaglianza. louis dumont si e` proposto di mostrare appunto la peculiarita` di tali idee, il loro formarsi, le loro implicazioni. questo ampio disegno comprende (1966) e i due volumi di . nel pensiero di dumont la polarita` gerarchia/eguaglianza ha una funzione fondatrice, ma dietro di essa se ne distingue un`altra: olismo/individualismo. tra le societa` che conosciamo, l`individualismo moderno si presenta come un caso unico, articolato pero` in forme diverse. dapprima dumont fi ssa l`attenzione sul nostro rapporto con le cose e su quella disciplina dove esso diventa tematico, l`economia politica. e ci mostra come l`emanciparsi della categoria dell`economico coincida con il sorgere e il trionfare dell`. nel secondo volume si concentra sulla comparazione fra le varianti nazionali di tale ideologia, e in particolare su quella tedesca - e, a mano a mano che se ne delineano i tratti specifici, sugli . da grande antropologo quale e`, dumont non si distacca mai dalla precisione del dettaglio: .

piu` che una raccolta di ricette e` una guida pratica che vi prende per mano e vi accompagna in cucina, che siate dei principianti assoluti o dei cuochi gia` discreti. troverete consigli su quali ingredienti e su quali attrezzi comprare; trucchi per vincere l`ansia da prestazione culinaria; indicazioni per variare e improvvisare; persino qualche spiegazione scientifica; e, be`, si`, anche un bel po` di ricette. tutto in ordine di difficolta`, dal piatto piu` semplice a quello che pensavate esistesse solo nei film. troverete, spero, anche una voce amica e divertente che, avendo commesso personalmente quasi tutti gli errori che si possono commettere in cucina, vi insegnera` a evitarli e ad accostarvi ai fornelli con gioia e senza timori.

se si eccettuano api e formiche - che ammiriamo per la loro operosita` e organizzazione, ma teniamo comunque alla larga - gli insetti, questi esseri con cui da sempre condividiamo il pianeta, restano per noi degli estranei, il piu` delle volte fastidiosi e ripugnanti. eppure, per cambiare il nostro sguardo su di loro, basterebbe aprire a caso una pagina dei ricordi di fabre. quest`opera, che ha aperto la strada a un nuovo modo di intendere lo studio del mondo animale (sino allora relegato dietro le quinte di un museo di storia naturale), e` attraversata da una felicita` narrativa difficilmente eguagliabile in una trattazione scientifica, e ancora oggi resta uno di quei rari libri che riescono a trasmettere a qualsiasi lettore la passione verso l`oggetto di cui parlano. perche` fabre era prima di tutto uno scrittore, e nella sua prosa ogni esemplare delle infinite specie da lui osservate - descritto con millimetrica precisione nel corpo e nell`agire - puo` trasformarsi nel protagonista di un racconto di avventura, a tratti esilarante, che non svela il suo disegno sino alla fine. , investigando le ragioni apparentemente insondabili del suo comportamento, e` stata la missione della vita di fabre. e sempre, al cuore di una visione del mondo che ben poco concede al caso (le teorie di darwin non lo turbarono, mentre darwin dichiaro` la sua ammirazione per lui), rimane l`istinto: questo dono , che detta la misura delle cose. prefazione di gerald durrell.

hannibal lecter e` uno psichiatra geniale, un uomo colto e raffinato. ed e` anche un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. ma e` l`unica risorsa che ha a disposizione la giovane agente dell`fbi clarice starling per rintracciare buffalo bill, l`imprendibile "mostro" che scuoia le sue vittime. il dottor lecter decide di aiutarla, ma al prezzo di uno scambio perverso: le consegnera` buffalo bill in tempo per salvare la sua ultima preda unicamente se clarice accettera` di svelargli cio` che da anni tormenta la sua anima...

cosi` ecco il grande libro del mare: comincia in un infinito passato, quattro miliardi di anni fa, raccontando una geologia antica e gli inizi della vita, i dinosauri e i pesci primitivi, i mari scomparsi e le grandi catastrofi. e poi giu` negli abissi, per riemergere tra barriere coralline, zone acquitrinose, scogli o spiagge di sabbia. quindi naturalmente la storia. quella delle prime colonizzazioni, dei mezzi e delle antiche imbarcazioni per affrontare il mare e della nascita dei porti. la storia dei grandi miti, quelli biblici e quelli omerici. e le civilta`: i fenici, i greci, i romani; e attorno a questo le rotte dei mercanti, le storie delle anfore, del corallo; i racconti dei pellegrini e dei vichinghi in america e dei cinesi nell`oceano indiano. una storia fatta anche delle cose piu` note: la bussola, le caravelle, cristoforo colombo, magellano, vespucci e i pirati dei caraibi. senza mai dimenticare che tutto questo ha a che fare anche con le balene e gli squali, con i tesori nascosti, con le leggende del kraken, del maelstrom, dell`olandese volante e di tutto quanto ha alimentato la nostra fantasia per secoli. sino al presente, ovviamente, alla crisi ambientale e allo scioglimento dei ghiacci. perche` fare una storia del mare vuol dire si` parlare dei nostri sogni piu` profondi, ma anche ricordarci che alla fine siamo solo una specie tra altre specie. siamo parte del mare ed e` questa forse la cosa che piu` conta in tutta questa avventura millenaria.

attratta da una strana vetrina, una bambina entra nella bottega straripante di specchi, anticaglie e foto in bianco e nero del "magisarto" viktor kopek, ossia un eccentrico ometto che crea abiti e accessori per le occasioni piu` strampalate della vita. cinque intriganti costumi - da curiosa inveterata (un lungo naso per fiutare e indovinare, una sfilza di punti interrogativi e una serratura portatile), da piu` che - perfetta (un abito da camaleonte stirato a puntino, un quaderno di "risposte per tutto" e un sorriso di circostanza taglia unica)... - sono riposti sugli scaffali ma nessuno si addice alla bambina, cosi` lei decide di pescare qualcosa da ognuno e farsi un costume a modo suo. una storia poetica e bizzarra, a meta` fra lewis carroll e tim burton, splendidamente illustrata da nicolas zouliamis. eta` di lettura: da 6 anni.

1978 BUONE CONDIZIONI


che cosa sappiamo di sparta? citta` guerriera, popolata di eroi programmati per combattere a difesa della patria senza temere la morte. societa` dove il singolo non conta di fronte alla comunita`. sparta e` la polis severa che senza pieta` elimina i bambini imperfetti e sottopone i superstiti a un addestramento durissimo. soprattutto, sparta e` l`antitesi di atene: se questa e` la culla della democrazia, della filosofia, della poesia, della liberta`, sparta e` la roccaforte dell`oligarchia, citta` senza cultura, austera ed essenziale. ma e` davvero cosi`? questo libro prova ad andare oltre lo stereotipo. scopriremo che la vulgata sulla soppressione dei bambini e` probabilmente un falso; che l`educazione spartana non era poi cosi` diversa dall`educazione impartita ai ragazzi nelle altre citta` di grecia; che vivere a sparta non significava votarsi solo alla guerra e all`addestramento militare; che in citta` si apprezzavano motti di spirito, musica, feste; che le donne avevano piu` liberta` e piu` diritti rispetto alle altre donne greche. insomma, scopriremo perche` la citta` "amabile" e "divina" - per citare omero - ha lasciato segni indelebili nella storia e nella cultura del mondo greco.

LP. Bear Family, 1979, DE. Raccolta di materiale raro del grande muscista country.

Registrato dal vivo al Festival di Glastonbury il 26 giugno 1994. Copia non sigillata.

Registrato c/o Suonare Vezzù Studio
Mixato c/o ROOFtop Studio Milano
Masterizzato c/o Level Mastering Studio
Registrazioni addizionali in "La teoria del caos" c/o Bagnoli Bros Recording Studio