i saggi riuniti in questo volume testimoniano un interesse verso la produzione poetica spagnola del novecento fino ai primi anni del terzo millennio, interesse rimasto costante lungo il corso dell`attivita` scientifica di maria caterina ruta. i poeti collegati ai movimenti dell`avanguardia storica europea che in spagna sono riuniti sotto la definizione di "generazione del `27", sono stati la chiave di uno dei movimenti piu` importanti della produzione poetica iberica. dalla sua capacita` di coniugare modi espressivi innovativi con la lezione dei poeti dei secoli d`oro, furono esaltati i caratteri fondamentali di ogni possibile linguaggio poetico. dalla riflessione dell`autrice deriva un approccio ai testi attento al ritmo, alla musicalita`, alla presenza o assenza di regolarita` strofiche e metriche, alle figure retoriche. con la nascita dell`era industriale si impose l`esigenza di una ricerca di immagini che restituirono il cambiamento sociale e tecnologico, realizzatosi nei primi decenni del nuovo secolo. i campi metaforici furono estesi a tutti gli ambiti del vissuto, accostando mondi prima molto lontani, allo scopo di creare un oggetto poetico nuovo, dotato di vita propria, non piu` riflesso mimetico della natura, ma prodotto originale della creativita` umana. l`efficacia di questa lezione rimane attuale per tutto il xx secolo, anche se le alterne vicende storiche ridestarono periodicamente tensioni realistiche.
certi libri entrano a far parte del patrimonio dell`umanita`. la loro grandezza consiste non solo nello stile e nell`eleganza narrativa, ma anche nella forza della loro storia e del loro messaggio. fra questi la divina commedia di dante alighieri, la tempesta di william shakespeare, il faust di wolfgang goethe e l`avaro di molie`re. i bambini li conoscono, ma non potranno fruirne la complessita` e la grandezza fino all`adolescenza, o forse anche oltre. come introdurre un giovanissimo lettore a questi capolavori letterari? guidati dal poeta-drammaturgo roberto mussapi, con questa collana si e` scelta una struttura semplice; ogni opera e` sintetizzata in cinque scene come fossero cinque atti di un dramma. mussapi racconta cosa accade in queste scene e cio` che e` accaduto prima e dopo. giorgio bacchin, illustratore, rappresenta invece le scene. ogni scena si apre con un`ampia rappresentazione dell`epoca dell`autore: la firenze di dante aligheri, la londra di william shakespeare, la parigi di molie`re e la campagna toscana di goethe. eta` di lettura: da 7 anni.
nel 1941, subito dopo essersi affermato, il noir rivolse le sue armi contro se stesso - con questo libro, che alla ferocia del genere assomma quella, anche piu` implacabile, del me`lo. fino alla sua uscita, le dark lady di innumerevoli romanzi (e di altrettanti film) usavano la seduzione per condurre qualsiasi maschio capitasse loro a tiro a forme di distruzione spesso molto peggiori della morte. ma qui cain - che di quelle storie aveva gia` scritto uno degli archetipi piu` potenti e imitati, "il postino suona sempre due volte" - va molto oltre. con le sue letali sorelle mildred pierce ha in comune il carattere, la capacita` di andare dritta allo scopo - peraltro rispettabile, e cioe` raggiungere un qualche benessere nell`america della grande depressione - e un fondato scetticismo nei confronti del genere maschile. sul quale infatti trionfa, salendo uno alla volta tutti i gradini di un successo insperato, per una casalinga californiana malamente abbandonata dal marito. e in effetti niente sembrerebbe poter fermare l`ascesa di mildred: niente, se non la sua immagine rovesciata, sua figlia veda, la creatura forse piu` demoniaca di tutta la narrativa nera.
"nel millenovecentosessantuno jurij gagarin volo` nello spazio, e io andai a scuola." inizia cosi` il primo dei diciassette capitoli con i quali l`istrionico regista emir kusturica apre il proprio album di famiglia e racconta la sua storia. senza risparmiare nessuno, ne` se stesso ne` gli altri. ci sono voluti quindici anni per mettere insieme autobiografia, cronaca e storie degne dei suoi migliori film, e raccontare una vicenda autentica, emozionante, sorprendente e provocatoria, nella quale si riflette la storia della seconda meta` del ventesimo secolo. l`infanzia, la sarajevo degli anni sessanta, tito e charlie chaplin, l`amore per la futura moglie maja e la scuola di cinema a praga, fellini, ivo andric` e dostoevskij, i primi lungometraggi - "ti ricordi di dolly bell?", "papa`... e` in viaggio d`affari" e "il tempo dei gitani" -, l`america, johnny depp e "arizona dream", "underground" e la guerra, la fine della jugoslavia e quella di suo padre, la morte di dio, quella dei rapporti con i vecchi amici e con sarajevo, milo.evic` e la malattia della madre. autobiografia di un artista geniale, "dove sono in questa storia" e` si` il "diario politico di un idiota", secondo le parole dello stesso autore, ma soprattutto il racconto sincero della sua storia personale, l`adattamento letterario del film della sua vita.
avida, sanguinaria, assetata di potere, ma insieme intelligentissima, seducente e colta. chi era davvero cleopatra? questo libro restituisce verita` storica alla straordinaria figura dell`ultima e piu` famosa regina della dinastia tolemaica. la vita di cleopatra ci parla dei rapporti tra roma e l`egitto; ci porta a ripercorrere le storie d`amore e di politica intrecciate con giulio cesare e con antonio. rappresenta, infine, un punto di vista privilegiato per ripercorrere i principali eventi accaduti nel i secolo a.c. su tutti i paesi affacciati sul mediterraneo, e in parte dell`asia. la reputazione di cleopatra e` stata deformata dalla propaganda di augusto, che ha consegnato alla posterita` un`immagine della regina totalmente negativa, preda sessuale e insieme nemica pubblica dell`italia, nonche` principale responsabile della guerra civile che decreto` la fine della repubblica. visione che e` stata rilanciata dalla storiografia moderna, di stampo prevalentemente eurocentrico e maschilista, e da teatro e cinema, dove la regina e` stata presentata come l`antesignana della vamp o della donna in carriera e senza scrupoli. cleopatra fu invece soprattutto una consapevole erede dei faraoni, che si impegno` per tutta la vita a trasformare l`egitto nel fulcro di un nuovo ordine mondiale in una auspicata eta` dell`oro.

la realta` e` socialmente costruita e infinitamente manipolabile e la verita` e` una nozione inutile: questo e` stato il pensiero "postmoderno" che ha dominato negli ultimi decenni. una visione della vita per cui non esistono fatti ma solo interpretazioni, possibilmente da non prendere troppo sul serio, e un approccio al mondo per cui basta desiderare e siamo in grado di cambiare la nostra vita. il postmoderno ha pervaso ogni ambito della quotidianita`, dalla politica, all`arte, alla letteratura, alla dipendenza dal linguaggio delle fiction e dei reality, cosi` finto da sembrare vero. maurizio ferraris critica senza riserve questo modo di pensare e propone di tornare alla realta` dei fatti e delle verita` appurabili, che esistono e sono evidenti, inemendabili. in questo "manifesto del nuovo realismo", che sintetizza gli ultimi venti anni del suo lavoro, indaga su alcuni concetti chiave degli ultimi decenni: emancipazione, autorita`, illuminismo, decostruzione, critica, realta`, verita`. ferraris sostiene con forza il ruolo della filosofia per argomentare e difendere il realismo filosofico. "l`umanita` deve salvarsi, e occorrono il sapere, la verita` e la realta`. non accettarli, come hanno fatto il postmoderno filosofico e il populismo politico, significa seguire l`alternativa, sempre possibile, che propone il grande inquisitore; seguire la via del miracolo, del mistero e dell`autorita`".
se temple grandin non ha potuto accedere alla facolta di veterinaria e a causa delle gravi carenze in matematica: il suo modo di pensare per immagini - correlato al disturbo dello spettro autistico - le rende infatti difficile maneggiare concetti astratti quali i numeri. la sua particolare forma mentis, riconosciuta e sviluppata grazie ai corsi pratici un tempo offerti dalle scuole, le ha tuttavia permesso di diventare una stimata progettista di macchinari zootecnici, nonche un?autorevole esperta di comportamento animale - materia che, paradossalmente, oggi insegna proprio agli aspiranti veterinari. l?attrito fra il funzionamento del suo cervello e il mondo circostante, avvertito sin dalla piu tenera eta, l?ha convinta che noi umani abbiamo "modi diversi di pensare": al pensiero verbale - sequenziale e fondato sul linguaggio - si oppone infatti, in un continuum di gradazioni intermedie, un pensiero visivo che procede per immagini, e che il sistema educativo e il mondo del lavoro sempre piu spesso stentano a valorizzare. intrecciando illuminanti aneddoti storici - fra i pensatori visivi si annoverano molti degli uomini piu geniali d?ogni epoca, da michelangelo a einstein fino a steve jobs -, esperienze personali ed evidenze tratte dai piu recenti studi neuroscientifici, grandin ci offre un?affascinante analisi di queste divergenti forme di pensiero, e insieme lancia alla societa un severo monito, affinche impari a scorgere in menti differenti "non una disabilita ma una risorsa" e non si lasci sfuggire un?irrinunciabile opportunita di arricchimento.