
















un percorso storico della cultura scientifica europea che trova le sue radici nel mondo antico e che dialoga con le altre culture soprattutto con quella islamica. la ricerca perenne della comprensione dei meccanismi universali, attraverso lo studio dell`esistente sul globo terrestre: dalle pietre (geologia) alle erbe (botanica) agli animali (zoologia) alla fisiologia umana e all`intervento dell`uomo in questo processo: la chimica, la farmacia e la medicina.








diviso in tre parti che corrispondono ai tre nodi della cultura, della politica e delle istituzioni, il volume fotografa una realta` in rapida trasformazione. dopo il ventennio del miracolo economico, e della transizione dalla cultura rurale a quella industriale, gli anni settanta si aprono sotto il segno della crisi. e di "crisi perpetua" si puo` parlare per questa difficile, e ancora irrisolta, transizione della societa` italiana verso il mondo postindustriale delle democrazie "mature": crisi delle istituzioni, della politica, della rappresentanza sindacale; ma anche della famiglia, della cultura e dei mezzi di comunicazione.





i severi, diocleziano, costantino, fino all`anno 476, caduta dell`impero romano. gli ultimi secoli della grande potenza militare, economica e culturale del dominio di roma; l`affermarsi dell`oriente bizantino; l`insorgenza di nuove religioni; i barbari. in questo primo tomo, gli avvenimenti della politica, i cambiamenti delle strutture economiche e dell`impianto istituzionale, il cristianesimo.



con il v secolo fin verso il primo millennio prende forma l`europa: una sintesi complessa di civilta`, di stati e di popolazioni a fronteggiare i flussi di invasione che giungono dall`asia. ma e` un`entita` tutt`altro che unitaria. all`europa predominante, cristiana e occidentale, che diverra` il fulcro della piu` nota civilta` medioevale, se ne affianca un`altra, bizantina, ortodossa, orientale: bisanzio, l`islam, gli slavi, il baltico. il libro ci offre un profilo di questa entita` che fin dal suo inizio racchiude in se` molte e diverse europe.





accanto alla storia interna delle singole corporazioni, il volume da` spazio alla storia esterna di una classe dirigente che e` sempre stata, con alterne fortune, uno dei principali motori dello sviluppo del paese. vediamo allora come i professionisti acquistino coscienza di se` e del loro peso sociale, e come questo si rifletta, ad esempio, nel tessuto urbano delle citta` del primo novecento, attraverso la costruzione di edifici e quartieri che dovevano simboleggiare proprio questo nuovo status. ma scopriamo anche quanto sia stata forte l`influenza delle singole corporazioni nella vita politica nazionale e locale. centrale, infine, il rapporto tra l`esercizio della libera professione e la formazione universitaria.

a partire dall`emarginazione e dalla chiusura dei ghetti (processi che terminano solo a meta` ottocento) gli ebrei italiani acquisiscono finalmente uno status di cittadini "normali", il che accellera il processo di piena integrazione nella nascente societa` civile dell`italia unita. ma sul finire del secolo, un fenomeno di segno uguale e contrario rilancia l`idea della specificita` ebraica: nasce il sionismo, e con esso il sogno di una patria ben diversa da quella di adozione. proprio quando l`elaborazione dei temi sionistici sembra matura, la tragedia del fascismo e del nazismo segna una frattura irrimediabile con il passato, che prelude alla creazione dello stato di israele e alle sue vicissitudini del dopoguerra.



demografi, economisti e sociologi descrivono oggi la liguria come una regione in accentuato declino. il passato di grandezza sembra oramai lontanissimo; non solo quello della repubblica aristocratica di genova, ma anche quello del secondo ottocento, quando e` stata protagonista nella unificazione nazionale e nel decollo industriale. questa opera e` dedicata alla ricostruzione di questo percorso, ma, nel contempo, analizza e sviluppa i processi che stanno ad indicare la linea di futuro sviluppo. il volume e` completato da due inserti dedicati l`uno all`immagine cartografica e l`altro all`immagine fotografica della regione.

regione di confine, a cavallo tra francia, italia e svizzera, la valle d`aosta e` soggetto multiforme di situazioni e di cultura. non solo e non tanto per il suo bilinguismo e per le sue aspirazioni autonomiste; non solo per la sua storia particolare nel contesto sardo-piemontese prima e italiano poi, ma per il sovrapporsi di vocazioni economiche e relazioni sociali che ne hanno fatto la sede di molte storie particolari; quella che rivela una civilta` contadina; quella delle miniere di ferro e carbone; quella dell`industria idroelettrica; e ancora quelle piu` recenti dell`immigrazione, come pure del turismo. molte anime convivono e dialogano a confronto con un problema storico, ormai di portata nazionale: quello delle relazioni delle regioni con lo stato centrale.












il volume sceglie di approfondire le due citta` piu` importanti del periodo detto epiclassico, affidandosi agli autori che rispettivamente hanno studiato la loro realta` archeologica e storica. si ha cosi` la possibilita` di penetrare i due insediamenti chiave per comprendere quanto avvenne prima dell`avvento degli aztechi nel secolo xiii, considerando la complessita` storica e sociale di questi mondi.









il libro comprende una raccolta di testi di vari autori: whitman, mary cholmondeley, o. henry, zangwill, post, saki, chesterton, london, ring lardner e karol capek.

il fenomeno del giallo italiano fu dapprima incoraggiato e anzi gonfiato dall`autarchismo fascista, per poi finire soffocato dalle rigide imposizioni del regime. questo non impedi` ad alcuni autori di scrivere eccellenti "crime stories": tra quelli qui antologizzati ricordiamo alessandro varaldo, tito a. spagnol, lo sceneggiatore cinematografico edoardo anton, il futuro leader politico guglielmo giannini e la grande luciania peverelli.















