




in questo testo ormai classico, pubblicato per la prima volta nel 1981, habermas analizza l`ipotesi che la razionalita` non sia esclusivamente di tipo funzionalistico, finalizzata cioe` a uno scopo e tale da ridurre gli individui a strumenti, ma possa essere di tipo discorsivo, ovvero piu` emancipativa, e scaturire dal dialogo tra soggetti non isolati nel mondo sociale. come il linguaggio non e` solo un insieme di termini ma anche discorso rivolto a qualcuno con cui ci si deve intendere (e che in quell`intesa si realizza), cosi` la legittimazione delle istituzioni politiche dipende in gran parte dalla , in grado di favorire la formazione di una volonta` collettiva e di promuovere la partecipazione democratica da parte di individui non asserviti. un`opera tuttora centrale nella produzione dell`autore, che viene qui riproposta in un`edizione rivista e arricchita della nuova presentazione di alessandro ferrara e di un testo inedito scritto per l`occasione dallo stesso habermas.

in questo testo ormai classico, pubblicato per la prima volta nel 1981, habermas analizza l`ipotesi che la razionalita` non sia esclusivamente di tipo funzionalistico, finalizzata cioe` a uno scopo e tale da ridurre gli individui a strumenti, ma possa essere di tipo discorsivo, ovvero piu` emancipativa, e scaturire dal dialogo tra soggetti non isolati nel mondo sociale. come il linguaggio non e` solo un insieme di termini ma anche discorso rivolto a qualcuno con cui ci si deve intendere (e che in quell`intesa si realizza), cosi` la legittimazione delle istituzioni politiche dipende in gran parte dalla , in grado di favorire la formazione di una volonta` collettiva e di promuovere la partecipazione democratica da parte di individui non asserviti. un`opera tuttora centrale nella produzione dell`autore, che viene qui riproposta in un`edizione rivista e arricchita della nuova presentazione di alessandro ferrara e di un testo inedito scritto per l`occasione dallo stesso habermas.

la bibbia non e` solo libro della religione ebraica e cristiana; e` anche uno sterminato magazzino di storie e immagini che hanno influenzato nel profondo l`arte occidentale. poeti, romanzieri, pittori vi hanno regolarmente attinto rendendo spesso il loro lavoro, consapevoli o meno, un`eco, un riflesso di quelle storie, in breve una sorta di riscrittura delle scritture. cosi` come aveva fatto raccontando in un libro fortunato le reincarnazioni di ulisse lungo i secoli della letteratura europea, boitani rintraccia qui il riaffiorare della parola in una pluralita` di autori lontani e diversi, da dante a saramago, da shakespeare a faulkner, da milton a thomas mann. e un viaggio vertiginoso, iniziato oltre vent`anni fa, che testimonia quante sorprendenti ricchezze ancora ci puo` riservare la nostra tradizione culturale quando e` esplorata per sentieri originali da un lettore come piero boitani.

questo volume propone una reinterpretazione del mezzo millennio (500-1000) che sta tra la fine dell`impero romano e la rinascita dell`europa cristiana, periodo comunemente considerato intermezzo di decadenza e frammentazione, "secoli bui". l`autrice sostiene che quel periodo e` in realta` caratterizzato da grandi e importanti trasformazioni oltreche` da marcate differenziazioni locali. la sua indagine si appunta non tanto sulle vicende politico-istituzionali o economiche ma esamina, secondo un approccio piu` antropologico, comportamenti e valori. lavorando rigorosamente su fonti d`epoca, l`autrice mette cosi` in luce la condizione dell`umanita` del tempo rispetto all`ambiente in cui viveva, le dinamiche demografiche, le risposte alle calamita`; poi le relazioni interpersonali: l`amicizia, la parentela, i rapporti fra i sessi; le gerarchie sociali; le concezioni del potere. ne viene il convincente ritratto di un`epoca multiforme che sta per molti versi all`origine delle diverse specificita` culturali dell`europa.


polacco di origine, henri tajfel ha vissuto prima in francia e poi in inghilterra, elaborando i capitoli che compongono questo libro in oltre vent`anni di ricerca. nel volume, a cura di augusto palmonari, i vari momenti in cui si e` articolato il progetto originario si fondono in un discorso unitario, influenzato anche, specie nelle parti dedicate alla discriminazione verso le minoranze, dalla sofferta esperienza personale dell`autore, ebreo vittima della persecuzione nazista. il tema che attraversa tutta l`opera e` la contaminazione sociale del giudizio individuale; l`obiettivo e` la costruzione di una teoria che spieghi come stereotipi e pregiudizi portano all`"eterofobia".





























