

in nessun altro luogo al mondo esiste una biodiversita viticola cosi vasta come quella del nostro paese: oltre mille vitigni autoctoni, con molti altri che stanno tornando alla luce grazie al lavoro appassionato di viticoltori innamorati della propria terra. nebbiolo, montepulciano, sangiovese, glera, barbera, trebbiano, pignoletto, malvasia... per molto tempo questa ricchezza e stata considerata un problema: negli anni dell`agricoltura industriale, dell`enologia standardizzata e delle classifiche si cercavano varieta "internazionali" valide per ogni clima e ogni mercato. eppure, da qualche tempo qualcosa e cambiato. e cresciuta la voglia di scoprire cio che rende un vino unico e irripetibile. perche ogni vitigno racconta un luogo meglio di qualsiasi guida turistica, ricordandoci che l`enologia italiana non si e costruita attorno a pochi modelli dominanti, ma su infinite varianti locali, custodite da generazioni di contadini anonimi. di fronte ai cambiamenti climatici e alle sfide ambientali, disporre di una base genetica ampia significa poter scegliere, sperimentare. significa anche difendere un modello culturale, perche un vino nasce dalla terra, dalle parole che usiamo per descriverlo. questo viaggio attraverso le vigne d`italia lascia un`impressione profonda: la grandezza del vino italiano sta nella sua molteplicita. ogni collina, ogni valle, ogni isola ha dato vita a una voce diversa. ogni bottiglia e non solo vino, ma atto di resistenza culturale. e allora il nostro compito non e solo bere o produrre vino, ma ricordare i nomi. perche ogni vite ha un nome. e ogni nome e una storia da raccontare.

"il 2025 segna una cesura silenziosa ma profonda: il mondo ha smesso di cercare un ordine e non sa ancora convivere con il disordine. le potenze si urtano, le regole si moltiplicano, l`equilibrio si ritrae. viviamo in un territorio intermedio, instabile e mutevole, dove potenza e fragilita coesistono. non e la fine dell`ordine: e l`inizio di un `nuovo disordine mondiale`. la globalizzazione integra e divide, la tecnologia emancipa e domina, l`interdipendenza unisce e imprigiona. nessuna potenza governa da sola; il mondo e una mappa in movimento, un sistema senza architetti, la forza non garantisce piu sicurezza. il passaggio da un mondo unipolare a uno oligopolare e in corso, ma non e ancora compiuto e questo genera disordine. [...] che cosa resta da fare, allora, in un atlante geopolitico che ambisce a guidare i lettori in questa geografia mobile? innanzitutto, recuperare la capacita di guardare al mondo con occhio freddo e visione lunga. [...] questo atlante non promette mappe stabili. intende offrire bussole affidabili. non pretende di addomesticare il disordine, ma di aiutare a navigarlo. ogni epoca, scriveva carl von clausewitz, elabora la propria teoria della guerra. la nostra deve elaborare la propria teoria dell`interdipendenza. essere forti significa saper dipendere in modo intelligente; l`efficienza va tarata sulla sicurezza; la cooperazione vive se la deterrenza e credibile. le istituzioni valgono se riflettono forze reali. nel 21? secolo il potere e governo del tempo e delle risorse. la conoscenza e il primo bene strategico: comprendere e gia agire."

che cosa avevano in comune achille, enea, paride, elena, cassandra, menelao, patroclo, ulisse, nausicaa, circe, edipo, giocasta, antigone, prometeo, dafne e orfeo? erano tutti eroi, ma in un senso che abbiamo ormai dimenticato: noi oggi riconosciamo gli isolati atti di grande coraggio, singole azioni che il piu delle volte conducono al sacrificio o addirittura alla morte. insomma, valutiamo il gesto in base al rischio che comporta e non alla vocazione di chi lo compie. da questo punto di vista, riteniamo eroe chi - soprattutto se non era suo compito farlo - si tuffa in mare per salvare qualcuno in difficolta o interviene a difesa di una persona che sta subendo un`aggressione o un grave torto, rischiando in prima persona. ma a ben guardare il mito sembra dirci un`altra cosa: al di la di quale sia l`impresa, prima di tutto l`eroe e colui che la sa compiere, che riesce ad arrivare alla fine. in questo senso, un esempio tra i molti potrebbe essere quello di ercole, non tanto per la straordinarieta delle sue fatiche ma proprio perche le sostiene, tutte e dodici, con perseveranza, fino all`ultimo. non e dunque la sfida a essere di per se eroica, ma la consapevolezza con cui la si affronta, che sola porta al compimento della propria esistenza. per illustrare questo "ritorno alle origini" del concetto di eroe giovanni nucci si avvale di alcuni esempi tratti dai principali testi della letteratura antica che trattano di miti: l`iliade, l`odissea, le tragedie greche, le metamorfosi di ovidio.

non e un mistero che l`ispirazione di pasolini fosse molto legata alle immagini dell`arte, almeno quanto alla tradizione letteraria. ma la quasi totalita degli studi si e finora dedicata al suo rapporto col repertorio della grande pittura rinascimentale e manierista, trascurando quello controverso che ebbe con l`arte del suo tempo. soprattutto nella sua ultima stagione, nei mesi convulsi che precedettero la tragica morte, e evidente l`attrazione - contraddittoria e combattuta - per le sperimentazioni di pittori, cineasti e fotografi dell`avanguardia: tanto avversata nelle prese di posizione pubbliche quanto presente, sia pure in modo tormentato, nel segreto dell`officina. senza questo reagente non si capirebbero (e spesso non si sono capite) opere come salo e petrolio - la cui edizione piu recente ha restaurato, almeno "virtualmente", l`apparato di immagini che avrebbe dovuto accompagnare il "misterioso" romanzo lasciato doppiamente incompiuto nel novembre del 1975. andrea cortellessa, da sempre interessato alle avanguardie e al rapporto fra letteratura e immagini, prende in esame l`opera di pasolini partendo dal consumo che della sua icona fa la cultura del nostro tempo e, retrocedendo come in un procedimento indiziario, risale al cuore di tenebra della biografia dell`autore e della storia del novecento.

anagrammi, barzellette, giochi di parole, indovinelli, enigmi, palindromi, parole crociate, rebus, nonsense, sciarade, scioglilingua: e il mondo di cui stefano bartezzaghi conosce ogni sfumatura e di cui ci ha fatto appassionare negli anni attraverso articoli, libri e le tante voci scritte per l?istituto dell?enciclopedia italiana e raccolte in questo volume. delle numerose declinazioni dell?enigmistica bartezzaghi rileva ogni aspetto: parte dalle definizioni, ricostruisce le origini e la storia, mostra le varianti, svela i meccanismi, esibisce i virtuosismi, fornendo una ricca bibliografia e tanti esempi per farci innamorare della ricchezza e delle infinite possibilita offerte dalla nostra lingua.

e` l`inizio di una nuova era: l`intelligenza artificiale, la nuova grande rivoluzione tecnologica (e non solo) del nostro tempo, dopo quella di internet, sta cambiando e cambiera` definitivamente le nostre vite. sara` uno stravolgimento inevitabile, con cui dovremo imparare a fare i conti. chatgpt promette sostegno e assistenza per scrivere, fare ricerca, programmare, tradurre, creare immagini, discorsi o storie, sedurre, arricchirsi, ma anche per imbrogliare, fingere, mentire. ma di che cosa si tratta veramente? pensa davvero, e` consapevole, potra` sostituirci? e` un fuoco che ci brucera` o potra` insegnarci qualcosa, magari anche a diventare piu` umani? avvalendosi degli strumenti della storia delle idee, delle scienze e della tecnica, e di un pizzico di filosofia, alexandre gefen riflette sul modo in cui chatgpt si e` gia` imposto nelle nostre vite, ci racconta come e dove e` nato, come funziona, quali sono le sue potenzialita` (e, al momento, i suoi limiti) e i migliori campi di applicazione, i pregiudizi che lo riguardano e le insidie che nasconde. lo interroga per valutarne le risposte - talvolta davvero divertenti, talvolta deludenti, spesso sorprendenti. ma ci svela soprattutto i segreti per utilizzarlo al meglio. perche` tra idealizzare l`ia ed esserne spaventati esiste una terza via, l`unica che l`autore ritiene possibile per il nostro futuro: comprenderla e imparare a conviverci.

il fascismo e` stato il piu` importante fenomeno politico nella storia d`italia e uno dei piu` rilevanti del xx secolo in genere. ha influenzato la politica di molti paesi ed e` stato oggetto di una straordinaria mole di studi. a cent`anni dalla marcia su roma continua a essere utile riflettere sulle condizioni politiche, economiche, sociali e culturali che aprirono la strada alla sua affermazione. e quanto fanno - e ci aiutano a fare - i saggi raccolti nel volume, che ne ripercorrono la storia dalle origini alla caduta, ricostruendone i "valori", la conquista del potere, le trasformazioni, il consenso, le interpretazioni, e contestualizzandolo nel piu` ampio scenario europeo. la chiave di lettura e` duplice: innanzitutto, il fascismo non e` il passato che non passa, ma e` un passato che ha considerevolmente influenzato il presente e che deve essere conosciuto approfonditamente per costruire un futuro migliore. in secondo luogo, esso tento` di imporre una visione totalitaria alla societa` italiana ma, tra ambiguita`, concessioni, vilta`, non riusci` ad acquisire il pieno controllo sopra la monarchia, la chiesa, le forze armate, gli industriali, e dovette fare i conti anche con gli antifascisti che coraggiosamente mantennero viva la loro opposizione. il volume mira a offrire ai lettori il materiale indispensabile per acquisirne una corretta e approfondita conoscenza e comprendere se esso possa in qualche modo ripresentarsi.

"il mondo e` pieno di poesia che attende di essere scoperta": comincia cosi` tina festa nel presentare, nelle prime pagine di questo libro, il metodo caviardage?. un metodo utile a scoprire la poesia che ci sta intorno, nei suoni, nelle immagini, negli odori e negli oggetti che ci circondano e che, spesso, non vediamo per la frenesia della vita quotidiana. questo libro accompagnera` i lettori nella scoperta del metodo caviardage?, delle sue origini, della sua visione del mondo e di come sia possibile utilizzarlo per se stessi come pratica di benessere e di meditazione, oppure, se adeguatamente formati, per gli altri: come strumento di lavoro nella didattica scolastica, nel counseling, in arte terapia, in psicoterapia e nelle relazioni d`aiuto. attraverso il metodo caviardage?, i lettori saranno in grado di superare il blocco creativo e cimentarsi nella scrittura di testi poetici per condividere il proprio sentire, educandosi ed educando alla bellezza. la pratica costante del "trovare la poesia nascosta" in noi e intorno a noi diventa, infatti, un`attitudine mentale ed etica. l`incontro con la bellezza fara` riscoprire il gusto della vita e permettera` di conoscere "luoghi" del nostro essere ancora inesplorati.

questa non e` utopia.smettiamola di non realizzare cose belle per paura di essere definiti sognatori.cosa c`e` di male nel desiderare una scuola migliore e nuovi paradigmi che la rendano piu` bella e piu` felice e anche piu` proficua?proviamo, allora, a pensare alla scuola come un luogo di possibilita`.un grande "parco giochi" nel quale le menti, i cuori e le anime possano giocare a sviluppare i propri talenti, allenare le proprie emozioni, fortificare le abilita` e prepararsi per la seconda parte della vita: quella di adulti che dovranno portare il loro meglio nella societa` attraverso il loro lavoro.certo, le difficolta` economiche non aiutano, il precariato e tanti altri innegabili problemi esistono. ma crediamo di produrre effetti positivi pensando negativo e cercando sempre quello che non va? non e` giusto cedere a facili disfattismi. questo lavoro e` una proposta, un tentativo concreto di portare nelle scuole, attraverso un ampio e articolato supporto metodologico, pratiche di educazione alla felicita`.praticare la risata vuol dire spezzare gli schemi negativi. quando pensiamo a una situazione in chiave positiva diventiamo capaci di prendere decisioni migliori e influenzare il nostro corpo e il nostro comportamento. cosi` non solo cambiamo noi stessi, ma in fondo trasmettiamo un`energia positiva che cambia il mondo.e non e` queste la missione della scuola?

"carissimi genitori che avete la fortuna di avere un bambino di pochi mesi o di uno o due anni, carissimi nonni che avete un nipotino o una nipotina agli albori della vita, vi scrivo per dirvi che avete a che fare con un grandissimo tesoro: un nuovo essere umano, pieno di misteriose potenzialita`, che diverra` adulto tra vent`anni, una persona, si sa, totalmente diversa da quella che ora avete sotto gli occhi, ma tanto piu` aperta quanto piu` preserverete la sua originalita`, permettendo a lui o a lei di costruire la propria liberta` interiore. se siamo cosi` bravi a capire le richieste di un piccolo animale domestico che non parla, certo saremo capaci di interpretare quelle, altrettanto silenziose, di un neonato. l`importante e` non anticiparle mai, trattandolo da grande quando e` ancora cosi` vicino alla nascita, buttandolo troppo presto in mezzo al chiasso, alle luci, alla concitazione della nostra vita quotidiana. no! andiamo adagio per favore, trattiamolo con il riguardo che si ha con una pianta delicata o un vetro prezioso. seguiamolo piuttosto che imporgli le nostre abitudini, adottiamo con lui la lentezza del bradipo o della chiocciola, anziche` il balzo vittorioso del ghepardo che appartiene piuttosto alla puberta` e all`adolescenza..."

il volume riporta i principali eventi accaduti nei 366 giorni del 2000, in italia e nel mondo, riguardanti societa`, politica, economia, scienza e sport. accompagnano il lettore, attraverso gli avvenimenti e i temi principalmente dibattuti, gli interventi di noti nomi della scena politica e culturale italiana tra cui: rita levi montalcini, gae aulenti, vittorio zucconi, francesco rutelli, giuseppe patroni griffi, piero ottone, carlo de benedetti, edoardo boncinelli, carlo jean, lino micciche`, massimiliano fuksas.



